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Le elezioni regionali italiane del 2020 si sono tenute il 26 gennaio in Emilia-Romagna e Calabria e il 20-21 settembre in Valle d'Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia. Le consultazioni elettorali, originariamente previste per il 19 aprile in Valle d'Aosta e tra marzo e giugno in Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia, sono state rinviate al 20-21 settembre a causa della pandemia di COVID-19: in tale data si è votato anche per il referendum costituzionale in tutta Italia, per le elezioni amministrative in 957 comuni, e infine per le elezioni suppletive in due seggi uninominali del Senato rimasti vacanti (Sassari e Villafranca di Verona).
Le elezioni regionali italiane del 2020 in Toscana si sono tenute il 20 e 21 settembre, con possibilità di ballottaggio il successivo 4 e 5 ottobre qualora nessun candidato avesse raggiunto al primo turno il 40% delle preferenze.
Le elezioni regionali italiane del 2015 in Toscana si sono tenute il 31 maggio, contestualmente alle altre 6 regioni chiamate al voto: Veneto, Liguria, Umbria, Marche, Campania e Puglia. A differenza che nelle altre regioni dove il Presidente è eletto con un turno unico, in Toscana è previsto un ballottaggio tra i due candidati più votati nel caso in cui nessun candidato raggiunga il 40% dei voti al primo turno.
Le elezioni regionali italiane del 2010 in Toscana si sono tenute il 28 e 29 marzo. Esse hanno visto la vittoria di Enrico Rossi, sostenuto dal centro-sinistra, che ha sconfitto Monica Faenzi, sostenuta dal centro-destra.
Le elezioni comunali italiane del 2016 si sono tenute il 5 giugno 2016, con turno di ballottaggio fissato per il 19 giugno. Le elezioni si sono svolte in 1 342 comuni: 149 comuni superiori (con popolazione superiore ai 15 000 abitanti nelle regioni a statuto ordinario, in Sardegna e in Friuli-Venezia Giulia; con popolazione superiore ai 10 000 abitanti in Sicilia) e 1 193 comuni inferiori. Nel mese di maggio il governo aveva annunciato un decreto-legge per estendere le votazioni ai lunedì 6 e 20 giugno, ipotesi però rientrata a seguito delle polemiche sollevatesi.In Trentino-Alto Adige le elezioni si sono tenute l'8 maggio, con ballottaggio il 22 maggio, ed hanno interessato venti comuni, di cui due superiori, tra cui Bolzano. Nel comune di Castel Ivano il voto è stato posticipato all'autunno. In Valle d'Aosta si è votato in un solo comune, Ayas, il 15 maggio.In totale i comuni rinnovati sono stati dunque 1 364. Si è votato anche in 26 nuovi comuni istituiti nel 2016 mediante fusioni amministrative di territorio: tre in Piemonte, uno in Lombardia, sedici in Trentino-Alto Adige, due in Veneto e quattro in Emilia Romagna.I comuni capoluogo di provincia o città metropolitana in cui si è votato sono stati 25: Benevento, Bologna, Bolzano, Brindisi, Cagliari, Carbonia, Caserta, Cosenza, Crotone, Grosseto, Isernia, Latina, Milano, Napoli, Novara, Olbia, Pordenone, Ravenna, Rimini, Roma, Salerno, Savona, Torino, Trieste e Varese. Nelle città metropolitane di Roma, Milano e Napoli i rispettivi statuti avrebbero previsto l'elezione diretta degli organi metropolitani; tuttavia, in assenza della necessaria legge elettorale, si è applicato anche ad esse il sistema ad elezione indiretta previsto per le altre città metropolitane.
Le elezioni amministrative in Italia sono i procedimenti elettorali consistenti nella chiamata quinquennale alle urne dei cittadini per esprimere il voto per il rinnovo dei consigli comunali e, dal 1993, per la contestuale elezione del sindaco. Dal 2014 alle elezioni amministrative per il rinnovo dei consigli provinciali partecipano invece solamente i consiglieri comunali della provincia interessata.
Il Consiglio regionale è l'organo legislativo rappresentativo di ogni regione, previsto dall'articolo 121 della Costituzione della Repubblica. Il consiglio è un organo della regione che, analogamente ad altri organi di rilevanza costituzionale, dispone di personalità giuridica, regolamenti autonomi, un proprio bilancio ed un proprio personale, distinti da quelli della giunta regionale. I consigli delle regioni a statuto ordinario sono stati istituiti dopo il 1970. A livello nazionale i Consigli sono coordinati attraverso la Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome. A livello europeo, i presidenti dei Consigli regionali partecipano alla Conferenza delle assemblee legislative regionali europee (CALRE). Il consiglio della Sicilia, istituito nel 1947, è invece chiamato dallo statuto speciale col nome di Assemblea regionale siciliana e i suoi componenti hanno il rango di deputati, mentre il consiglio dell'Emilia-Romagna, in virtù di quanto disposto dal nuovo statuto ordinario, prende attualmente il nome di Assemblea legislativa.