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L'ambiente naturale comprende tutte le cose viventi e non viventi che si verificano in modo naturale, il che significa in questo caso non artificiale. Il termine viene spesso applicato alla Terra o ad alcune parti di essa. Questo ambiente comprende l'interazione di tutte le specie viventi, il clima, il tempo e le risorse naturali che influenzano la sopravvivenza umana e (in maniera positiva o negativa) il ciclo vitale. Il concetto di "ambiente naturale" può essere distinto come componenti: unità ecologiche complete che funzionano come sistemi naturali senza un massiccio intervento umano civile, compresi tutta la vegetazione, i microrganismi, il suolo, le rocce, l'atmosfera e i fenomeni naturali che si verificano entro i loro confini e la loro natura; risorse naturali universali e fenomeni fisici privi di confini ben definiti, come aria, acqua e clima, nonché energia, radiazioni, carica elettrica ma anche delle risorse che usufruiscono di precisi oggettie magnetismo, non originati da azioni umane civili. L'insieme correlato dell'ambiente e di tutta la comunità ecologica degli organismi che lo popolano (incluso l'organismo al quale l'ambiente si riferisce) definisce quello che viene detto un "ecosistema".Il termine ambiente viene inoltre utilizzato in senso più ampio non solo in riferimento a un singolo organismo, bensì a tutti gli organismi che vivono sul pianeta Terra. In questo senso dunque non ci si riferisce più a una zona circoscritta bensì all'intero pianeta e alle sue particolari caratteristiche che permettono l'esistenza della vita.
Lo sviluppo sostenibile è una forma di sviluppo economico compatibile con la salvaguardia dell'ambiente e dei beni liberi per le generazioni future, che ha dato vita all'economia sostenibile, appoggiandosi almeno in parte alla cosiddetta economia verde. Tante sono le organizzazioni pubbliche e private che adottano i bilanci sociali o report di sostenibilità e misurano gli impatti sociali generati dalle proprie attività economiche per essere in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. L’economia non è orientata solo al profitto, ma al benessere e a migliorare la qualità della vita, infatti alcune organizzazioni internazionali sono arrivate ad adottare il cosiddetto ‘bilancio integrato’ che unisce la rendicontazione delle attività finanziare con quella delle attività non finanziarie (bilanci sociali). Il concetto di sostenibilità è parte centrale e fondamentale dello sviluppo sociale, economico e ambientale di tutte le Nazioni. I Paesi sotto-sviluppati sono quelli che più necessitano di sviluppo, di aiuti umanitari e di tutela dei diritti poiché l’ordinamento giuridico è a supporto di tutti gli interventi e le politiche strategiche ed attuative, operative caratterizzate da una forte trasparenza dei processi.
La sociologia è la scienza sociale che studia i fenomeni della società umana, indagando i loro effetti e le loro cause, in rapporto con l'individuo e il gruppo sociale; un'altra definizione, più restrittiva, definisce la sociologia come lo studio scientifico della società. Altre definizioni storiche includono quella di Auguste Comte che la definisce uno strumento di azione sociale, quella di Émile Durkheim, cioè la scienza dei fatti e dei rapporti sociali, infine quella di Max Weber, scienza che punta alla comprensione interpretativa dell'azione sociale (interpretativismo).
Il rapporto sessuale (amplesso e coito) è un'attività fra due o più individui consenzienti dalla quale si ricava piacere sessuale e dalla quale può insorgere, se di tipo eterosessuale, la riproduzione di uno o più nuovi individui. L’attività sessuale può comprendere: sesso non penetrativo (masturbazione reciproca, tribadismo, frottage, preliminari) e/o sesso penetrativo (sesso vaginale, anale, orale). La sessualità e i rapporti sessuali sono considerati elementi sostanziali dell'essere umano poiché, oltre alla riproduzione, coinvolgono gli aspetti ontogenetici dell'essere umano e in modo preponderante, lo sviluppo dell'identità, la formazione e il mantenimento delle sue relazioni nell'ambiente di vita.
Il rapporto Brundtland (conosciuto anche come Our Common Future) è un documento pubblicato nel 1987 dalla Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo (WCED) in cui, per la prima volta, venne introdotto il concetto di sviluppo sostenibile. Il nome venne dato dalla coordinatrice Gro Harlem Brundtland, che in quell'anno era presidente del WCED e aveva commissionato il rapporto. La sua definizione era la seguente: In tale definizione, come si può vedere, non si parla propriamente dell'ambiente in quanto tale, quanto più ci si riferisce al benessere delle persone, e quindi anche la qualità ambientale; mette in luce quindi un principale principio etico: la responsabilità da parte delle generazioni d'oggi nei confronti delle generazioni future, toccando quindi almeno due aspetti dell'ecosostenibilità: ovvero il mantenimento delle risorse e dell'equilibrio ambientale del nostro pianeta. In relazione al turismo, secondo tale rapporto le attività turistiche si possono considerare sostenibili quando non alterano l'ambiente, non ostacolano lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche e nel contempo riescono a mantenersi vitali in un territorio turistico per un periodo di tempo illimitato. Tutto ciò mira a garantire la redditività del territorio nel lungo periodo con obiettivi di compatibilità ecologica, socio-culturale ed economica.
L'ecologia del paesaggio (in inglese, landscape ecology) è una scienza applicata, nata in origine come interfaccia tra geografia ed ecologia. Come scienza altamente interdisciplinare in ecologia dei sistemi, l'ecologia del paesaggio integra approcci biofisici e analitici con prospettive umanistiche e olistiche, attraverso le scienze naturali e le scienze sociali. Secondo questo approccio i paesaggi sono aree geografiche spazialmente eterogenee caratterizzate da diverse e interagenti patches o ecosistemi, che vanno dai sistemi terrestri e acquatici relativamente naturali come le foreste, le praterie e i laghi a ambienti di largo dominio umano, comprese i contesti agricoli e urbani. Il paesaggio viene quindi considerato come "sistema complesso di ecosistemi", in cui si integrano gli eventi della natura e le azioni della cultura umana. L'International Association for Landscape Ecology (IALE) definisce l'ecologia del paesaggio come disciplina che si occupa dello studio della variazione spaziale del paesaggio a diversi livelli di scala. L'importanza della landscape ecology è accresciuta dal fatto che gli ecosistemi naturali e quelli antropici si integrano con pari dignità a scale spazio-temporali compatibili fra loro. La teoria dell'ecologia del paesaggio si rinnova, con gli studi di Vittorio Ingegnoli, nel senso di bionomia del paesaggio, proponendo nuovi concetti (ecotessuto, fittest vegetation, habitat standard), mettendo in evidenza inoltre nuovi processi biologici sia nell'ambiente naturale che nell'ambiente antropico, studiandone la formalizzazione matematica e il metodo di misura (per es., capacità biologico-territoriale della vegetazione, capacità portante del territorio), proponendo una nuova metodologia di studio del territorio ed, infine, reimpostando secondo una visione ecologica i principali criteri e metodi di intervento ambientale.
L'ecologia (dal greco: οἶκος, oikos, "casa" o anche "ambiente"; e λόγος, logos, "discorso" o "studio") è l'analisi scientifica delle interazioni tra gli organismi e il loro ambiente. L'oggetto di studio dell'Ecologia sono pertanto gli ecosistemi. Si tratta di un campo interdisciplinare che include sia le scienze della vita (biologia) sia le scienze della terra (geologia). L’ecologia fornisce argomentazioni a movimenti socio-politici come quelli ambientalisti, ma si distacca da questi in quanto scienza. Gli argomenti trattati dall’ecologia sono per esempio: i processi biogeochimici, le interazioni tra organismi, e le strategie adattative il trasferimento di materia e di energia attraverso gli ecosistemi le dinamiche evolutive degli ecosistemi la biodiversità.