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L'Ossezia del Sud, è un territorio situato nel Caucaso rivendicato dalla Georgia, ma de facto è uno Stato a riconoscimento limitato denominato ufficialmente Repubblica dell'Ossezia del Sud - Stato di Alania. La capitale dello Stato è Tskhinvali (38.000 abitanti), la quale sorge sul versante meridionale del Grande Caucaso ed è un notevole mercato agricolo. Dal 1934 al 1961 la capitale si chiamò Staliniri.Al giorno d'oggi, il russo è la sola lingua ufficiale usata nel paese. All'epoca dell'Unione Sovietica vi era un certo livello di autonomia, che comprendeva l'uso comune e l'insegnamento della lingua osseta.
Iosif Vissarionovič Džugašvili (in russo: Ио́сиф Виссарио́нович Джугашви́ли? ; in georgiano: იოსებ ბესარიონის ძე ჯუღაშვილი?, Ioseb Besarionis Dze Jughašvili; Gori, 6 dicembre 1878 – Mosca, 5 marzo 1953) è stato un rivoluzionario, politico e militare sovietico. Conosciuto anche come Iosif Stalin (in russo: Ио́сиф Ста́лин?), fu segretario generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica a partire dal 1924, fino alla morte, avvenuta nel 1953. Nativo della Georgia, di umili origini, visse un'avventurosa giovinezza come rivoluzionario socialista attivista, prima di assumere un ruolo importante di dirigente all'interno della fazione bolscevica del Partito Operaio Socialdemocratico Russo guidata da Lenin. Capace organizzatore, dotato di grande energia e di durezza di modi e di metodi, nonché strettamente fedele alle direttive di Lenin, Stalin divenne uno dei principali capi della rivoluzione d'ottobre e del nuovo Stato socialista: l'Unione Sovietica. Il suo ruolo e il suo potere politico crebbero durante la guerra civile russa in cui svolse compiti politico-militari di grande importanza, entrando spesso in rivalità con Lev Trockij. Nonostante le critiche mossegli da Lenin nell'ultima parte della sua vita e il duro contrasto con Trockij, alla morte di Lenin assunse progressivamente, grazie alla sua abilità organizzativa e politica e al ruolo di segretario generale del partito, il potere supremo in Unione Sovietica. Dopo aver sconfitto politicamente prima la sinistra di Trockij, poi l'alleanza tra Trockij, Zinov'ev, Kamenev e poi la destra di Bucharin, Rykov e Tomskji, Stalin adottò una prudente politica di costruzione del "socialismo in un solo Paese", mentre nel campo economico mise in atto le politiche di interruzione della NEP, di collettivizzazione forzata delle campagne e di industrializzazione mediante i piani quinquennali, lo stakanovismo e la crescita dell'industria pesante.A metà degli anni trenta, in una fase di superamento delle difficoltà economiche e di crescita industriale, Stalin cominciò il tragico periodo delle purghe e del grande terrore in cui progressivamente eliminò fisicamente, con un metodico e spietato programma di repressione, tutti i suoi reali o presunti avversari nel partito, nell'economia, nella scienza, nelle forze armate e nelle minoranze etniche. Per rafforzare il suo potere e lo Stato sovietico contro possibili minacce esterne o interne di disgregazione, Stalin utilizzò il vasto sistema di campi di detenzione e lavoro (gulag) in cui furono imprigionati in condizioni miserevoli milioni di persone.Nel campo della politica estera Stalin, timoroso delle minacce tedesche e giapponesi alla sopravvivenza dell'Unione Sovietica, in un primo momento adottò una politica di collaborazione con l'Occidente secondo la dottrina della sicurezza collettiva; dopo l'accordo di Monaco Stalin, sospettoso delle potenze occidentali e intimorito dalla potenza tedesca, preferì ricercare un accordo temporaneo con Adolf Hitler che favorì l'espansionismo sovietico verso occidente e i Paesi Baltici. Colto di sorpresa dall'attacco iniziale tedesco con il quale la Germania nazista violava il patto di non aggressione sottoscritto dalle due potenze solo due anni prima, nonostante alcuni errori di strategia militare nella fase iniziale della guerra, Stalin seppe riorganizzare e dirigere con efficacia il Paese e l'Armata Rossa fino a ottenere, pur a costo di gravi perdite militari e civili, la vittoria totale nella grande guerra patriottica. Stalin rivestì un ruolo di grande importanza nella lotta contro il nazismo e nella sconfitta di Hitler; le sue truppe, dopo aver liberato l'Europa orientale dall'occupazione tedesca, conquistarono Berlino e Vienna, costringendo lo stesso Hitler al suicidio.Dopo la vittoria Stalin, divenuto detentore di un enorme potere in Unione Sovietica e nell'Europa centro-orientale e assurto al ruolo di capo indiscusso del comunismo mondiale, accrebbe il suo dispotismo violento riprendendo politiche di terrore e di repressione. Morì a causa di un'emorragia cerebrale nel 1953, lasciando l'Unione Sovietica ormai trasformata in una grande potenza economica, una delle due superpotenze mondiali dotata di armi nucleari, e guida del mondo comunista. Dal 1956, a partire dal XX Congresso del PCUS, Stalin, che era stato oggetto di un vero e proprio culto della personalità da parte di dirigenti e simpatizzanti del comunismo mondiale, è stato sottoposto a pesanti critiche da parte di politici e storici per la sua attività politica e per i suoi spietati metodi di governo.
La guerra d'inverno (in finlandese: talvisota; in svedese: vinterkriget; in russo: Финская кампания?, traslitterato: Finskaja kampanija), nota anche come guerra russo-finlandese, è un conflitto che fu combattuto tra il 30 novembre 1939 e il 12 marzo 1940 dalla Finlandia e dall'Unione Sovietica (URSS). L'attacco alla Finlandia da parte dell'Unione Sovietica ebbe come conseguenza l'espulsione di quest'ultima dalla Società delle Nazioni. Le cause del conflitto furono, da un lato, l'aspirazione dell'Unione Sovietica ad acquisire alcuni territori finlandesi di importanza strategica dal punto di vista militare scambiandoli con propri territori di maggiore superficie e, dall'altro, la volontà della Finlandia di non cedere alle richieste sovietiche, sia per motivi patriottici legati a sentimenti politici anti-russi che per il timore dei pericoli insiti in una dimostrazione di debolezza verso il potente vicino, quale sarebbe potuta apparire la cessione di territori nazionali. La guerra ebbe termine nel marzo 1940 con la firma di un accordo di pace, il trattato di Mosca, per il quale la Finlandia cedette all'Unione Sovietica circa il 10% del proprio territorio, tra cui gran parte della Carelia, alcune isole nel golfo di Finlandia nonché, all'estremo nord, la propria porzione della penisola di Rybačij.
La Georgia (in georgiano: საქართველო?, Sakartvelo; in russo: Грузия?, Gruzija) è uno Stato sulle rive del Mar Nero, situato sulla linea di demarcazione che separa l'Europa dall'Asia, considerato, dal punto di vista storico-culturale, come appartenente all'Europa orientale. La Georgia fa parte del Consiglio d'Europa, dell'OSCE, di Eurocontrol, della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, e del GUAM. Parte dell'impero russo dal 1801 fino alla rivoluzione del 1917, per buona parte del XX secolo fu una repubblica dell'Unione Sovietica; nel corso del 1991 proclamò la propria indipendenza che divenne formalmente riconosciuta il 25 dicembre di quello stesso anno. Confina a nord e a nord-est con la Russia, a sud con la Turchia e l'Armenia, a sud-est con l'Azerbaigian, e a ovest col Mar Nero. Ha una popolazione di 3 718 200 abitanti e la sua capitale è Tbilisi.
Il carcere, o istituto penitenziario, nell'ordinamento giuridico italiano, è la sede in cui sono detenuti i condannati a una pena detentiva (ergastolo, reclusione o arresto), nonché i destinatari di misure cautelari personali coercitive (custodia cautelare in carcere) o di misure precautelari (arresto in flagranza di reato). Gli istituti penitenziari italiani dipendono dal Ministero della giustizia. Gli istituti penitenziari per adulti sono amministrati dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, mentre gli istituti penali per i minorenni dal Dipartimento per la giustizia minorile. Un discorso a parte meritano la residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza (ex ospedale psichiatrico giudiziario) e la comunità terapeutica, nonché l'assegnazione a una colonia agricola o ad una casa di lavoro e l'assegnazione a una casa di cura e di custodia, sedi di esecuzione di misure di sicurezza.