Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
L'Organizzazione mondiale del commercio, abbreviato in OMC (in inglese: World Trade Organization, WTO), è un'organizzazione internazionale creata allo scopo di supervisionare numerosi accordi commerciali tra gli stati membri. Vi aderiscono 157 Paesi, e altri 26 paesi stanno negoziando l'adesione all'Organizzazione, comprendendo così oltre il 97% del commercio mondiale di beni e servizi. La sede si trova, dal 1995, presso il Centro William Rappard a Ginevra, Svizzera.
Il commercio internazionale è un tipo di commercio, ossia uno scambio di capitale, merce o servizi che si effettua attraverso i confini internazionali. Nella maggior parte dei Paesi, questo tipo di commercio rappresenta una quota significativa del PIL. Il commercio internazionale fornisce globalmente ai consumatori e alle nazioni la possibilità di essere esposti a nuovi mercati e prodotti. Quasi ogni tipo di prodotto può essere commercializzato sul mercato internazionale: cibo, vestiti, gioielli, valute, azioni, prodotti di industria. Il prodotto che viene venduto nel mercato globale rappresenta una esportazione, mentre quello che viene acquistato dal mercato globale è una importazione. Sia le esportazioni che le importazioni sono contabilizzate nel bilancio di un Paese. L'importanza del commercio internazionale è notevolmente aumentata negli ultimi secoli, avendo forti impatti sulla società, sull'economia e sulla politica. Questo è successo per merito dell'industrializzazione, della tecnologia avanzata nel settore dei trasporti, della globalizzazione, delle multinazionali e dell'esternalizzazione, tutti fattori che hanno contribuito in maniera determinante all'aumento del commercio internazionale. Senza questi fattori e quindi senza il commercio internazionale, il commercio in una nazione sarebbe limitato ai beni e prodotti della stessa nazione, quindi limitato al cosiddetto commercio interno. La differenza tra i due tipi di commercio è che quello internazionale è generalmente più costoso, il che deriva dall'imposizione di tariffe o costi aggiuntivi connessi alle differenze tra Paesi come cultura o sistema giuridico. Un'altra differenza è che i fattori produttivi come il lavoro o il capitale sono più mobili all'interno di un Paese che in due o più Paesi. Il commercio internazionale è un ramo dell'economia che, insieme alla finanza internazionale, costituisce un ramo più ampio chiamato economia internazionale.
Il commercio equo e solidale o commercio equo (o Fair Trade, in inglese) è una forma di commercio che vorrebbe garantire al produttore ed ai suoi dipendenti un prezzo giusto assicurando anche la tutela del territorio. Si oppone alla massimizzazione del profitto praticata dalle grandi catene di distribuzione organizzata e dai grandi produttori. Carattere tipico di questo commercio è di vendere direttamente al cliente finale i prodotti, limitando la catena di intermediari. La Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale è il documento che definisce i valori e i principi condivisi da tutte le organizzazioni di Commercio Equo e Solidale italiane. La prima versione della Carta è stata approvata nel 1999 sviluppata fino ad arrivare alla stesura e approvazione della seconda Carta nel 2005. La Carta definisce che cos’è il Commercio Equo e Solidale e contiene gli obiettivi del commercio stesso. L’11 maggio si celebra in tutto mondo la Giornata del Commercio Equo e Solidale.
L'espressione commercio elettronico (in inglese e-commerce (anche eCommerce)), può indicare diversi concetti: può riferirsi all'insieme delle transazioni per la commercializzazione di beni e servizi tra produttore (offerta) e consumatore (domanda), realizzate tramite Internet; nell'industria delle telecomunicazioni, si può altresì intendere il commercio elettronico come l'insieme delle applicazioni dedicate alle transazioni commerciali. un'ulteriore definizione descrive il commercio elettronico come l'insieme della comunicazione e della gestione di attività commerciali attraverso modalità elettroniche, come l'EDI (Electronic Data Interchange) e con sistemi automatizzati di raccolta dati.
Il commercio, in economia, ovvero lo scambio in forma di acquisto e/o vendita di beni valutari o di consumo, mobili o immobili, e di servizi su un mercato in cambio di moneta, è una delle attività principali su cui, da sempre, si fonda il sistema economico / operazione di scambio di beni o servizi in cambio di una valuta monetaria. Nei secoli, il commercio ha subìto varie evoluzioni fino a raggiungere, a far data dallo sviluppo rispettivamente nelle ere industriale e post-industriale dei mezzi di trasporto e di comunicazione, alla convergenza verso un mercato globale senza confini, la globalizzazione. Quando il commercio si svolge tra nazioni diverse avvengono le cosiddette esportazione ed importazione.
Lanciato nel 2010, AliExpress.com è un servizio di negozi online composto da piccole imprese cinesi che offrono prodotti a acquirenti online internazionali. È di proprietà di Alibaba. È il sito web di e-commerce più visitato in Russia ed è il 10º sito più popolare in Brasile. Consente alle piccole imprese in Cina di vendere ai clienti in tutto il mondo ed è possibile trovare qualsiasi cosa. Potrebbe essere più preciso confrontare AliExpress con eBay, anche se i venditori sono indipendenti. Serve semplicemente come host per altre aziende a vendere ai consumatori. Simile ad eBay, i venditori su Aliexpress possono essere società o individui. Aliexpress è diverso da Amazon perché agisce solo come piattaforma di e-commerce e non vende prodotti direttamente ai consumatori. Collega direttamente le imprese cinesi con gli acquirenti. La principale differenza dal sito commerciale cinese Taobao è che Aliexpress è rivolto principalmente agli acquirenti internazionali principalmente Stati Uniti, Russia, Brasile e Spagna.Alibaba utilizza AliExpress per espandere la sua portata al di fuori dell'Asia e sfidare giganti online come Amazon ed eBay. AliExpress utilizza marketing di affiliazione per trovare nuovi consumatori.
L'accordo di Marrakech è un accordo firmato a Marrakech, Marocco, il 15 aprile 1994. L'accordo sancì la nascita dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, che entrò in vigore dal 1º gennaio 1995. L'accordo di Marrakech, atto finale dell'Uruguay Round, si è sviluppato a partire dal GATT e lo ha esteso aggiungendo sezioni relative non solo ai beni commerciali, ma anche: ai servizi ai settori agricolo, tessile e sanitario al rafforzamento della proprietà intellettuale all'abbattimento degli ostacoli al libero scambio delle merci alla risoluzione delle dispute internazionaliI singoli punti dell'accordo di Marrakech formano un insieme indivisibile: i membri che sottoscrivono l'accordo sono obbligati ad accettarne ogni sua parte.
Gli accordi di Bretton Woods sono stati un insieme di regole riguardanti le relazioni commerciali e finanziarie internazionali tra i principali paesi industrializzati del mondo occidentale. Essi furono il risultato di trattative tenutesi dal 1º al 22 luglio 1944 nella omonima località, nei pressi di Carroll, nel New Hampshire (la cosiddetta Conferenza di Bretton Woods), durò fino al 1971 sostituito con lo Smithsonian Agreement. Il sistema giuridico che ne scaturì consisteva in una serie di accordi per definire un sistema di regole e procedure per controllare la politica monetaria internazionale. Fu il primo esempio, nella storia umana, di un ordine monetario interamente negoziato, destinato a governare i rapporti monetari di stati nazionali indipendenti.
H3G S.p.A., più semplicemente nota come Tre Italia o solo 3, è stata un'azienda italiana di telecomunicazioni che offriva servizi di telefonia mobile. Il 31 dicembre 2016 è entrata a far parte di Wind Tre S.p.A., società nata dalla fusione di H3G con Wind Telecomunicazioni, controllata al 50% da CK Hutchison e al 50% da VimpelCom. Il marchio 3 appartiene alla multinazionale di Hong Kong CK Hutchison, operante nella telefonia mobile. H3G, prima della fusione con Wind, era il quarto operatore di telefonia mobile in Italia per numero di abbonati (11% del mercato al 31/12/2016) dopo TIM, Vodafone e Wind.