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Srinivasa Aiyangar Ramanujan (tamil: ஸ்ரீனிவாஸ ஐயங்கார் ராமானுஜன்; IPA: [ˈʃriːniˌvɑːsə ˈrɑːmɑːˌnʊdʒən], ; Erode, 22 dicembre 1887 – Kumbakonam, 26 aprile 1920) è stato un matematico indiano. Bambino prodigio, imparò la matematica in gran parte da autodidatta. Lavorò principalmente sulla teoria analitica dei numeri ed è noto per molte formule di sommatorie che coinvolgono costanti come π, numeri primi e la funzione di partizione. Frequentemente le sue formule furono enunciate senza dimostrazione e solo in seguito si rivelarono corrette. I suoi risultati hanno ispirato un gran numero di ricerche matematiche successive. Nel 1997 fu lanciato il Ramanujan Journal per la pubblicazione di lavori "in aree della matematica influenzate da Ramanujan".
Piergiorgio Odifreddi (Cuneo, 13 luglio 1950) è un matematico, logico, saggista e accademico italiano. Oltre che di matematica, nelle sue pubblicazioni si occupa di divulgazione scientifica, storia della scienza, filosofia, politica, religione, esegesi, filologia e saggistica varia.
Il metodo scientifico (o metodo sperimentale) è la modalità tipica con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile: esso consiste, da una parte, nella raccolta di dati empirici sotto la guida delle ipotesi e teorie da vagliare; dall'altra, nell'analisi rigorosa, logico-razionale e, dove possibile, matematica di questi dati, associando cioè, come enunciato per la prima volta da Galilei, le «sensate esperienze» alle «dimostrazioni necessarie», ossia la sperimentazione alla matematica.Nel dibattito epistemologico si assiste in proposito alla contrapposizione tra i sostenitori del metodo induttivo e quelli del metodo deduttivo, con l'approccio scientifico che è valutato diversamente anche in base al suo campo di applicazione, ossia se si riferisce alle scienze naturali, o viceversa a quelle umanistiche (nel primo caso si parla di «scienze dure», nel secondo di «scienze molli»). Sebbene la paternità ufficiale del metodo scientifico, nella forma rigorosa sopra definita, sia attribuita storicamente a Galileo Galilei, da cui anche il nome metodo galileiano, studi sperimentali e riflessioni filosofiche in merito hanno radici anche nell'antichità, nel Medioevo e nel Rinascimento.
La chimica matematica è l'area di ricerca impegnata nell'applicare la matematica alla chimica in modo originale e non ovvio; si interessa principalmente di modelli matematici applicati ai fenomeni chimici. La chimica matematica non deve essere confusa con la chimica computazionale. Le maggiori aree di ricerca della chimica matematica includono: la teoria chimica dei grafi, la quale si occupa di argomenti quali lo studio matematico dell'isomeria e lo sviluppo di descrittori topologici (detti anche indici topologici), i quali trovano applicazione nelle relazioni quantitative struttura-proprietà; aspetti chimici della teoria dei gruppi, i quali trovano applicazioni in stereochimica e in chimica quantistica; aspetti topologici della chimica (topologia molecolare).Il termine "chimica matematica" venne coniato da Georg Helm, che nel 1894 pubblicò il trattato Grundzüge der mathematischen Chemie (Principi di Chimica matematica). Alcune pubblicazioni periodiche internazionali specializzate in questo campo sono MATCH Communications in Mathematical and in Computer Chemistry, pubblicato la prima volta nel 1975, e il Journal of Mathematical Chemistry, pubblicato la prima volta nel 1987. I modelli fondamentali per la chimica matematica sono i grafi molecolari e gli indici topologici.