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Posizione politica di Seneca è una pagina di approfondimento che tratta l'evoluzione del pensiero politico di uno dei massimi autori della letteratura latina, Seneca, dal principato di Caligola a quello di Claudio e Nerone. L'analisi dello sviluppo dei rapporti di Seneca con la politica è qui studiata attraverso l'analisi delle sue opere letterarie.
Con il titolo complessivo di Dialoghi (lat. Dialogi o Dialogorum libri XII) è conosciuto un insieme di opere del filosofo latino Lucio Anneo Seneca.
La Consolatio ad Marciam è un'opera di Seneca indirizzata a Marcia, figlia dello storico Cremuzio Cordo, che non si era rassegnata alla perdita di suo figlio Metilio. L'opera, appartenente al genere della consolatio, vuole muovere una riflessione sul tema del suicidio e più in generale della morte. Consolando Marcia per la scomparsa del figlio, Seneca celebra indirettamente l'opera dello storico Cremuzio Cordo, gli Annales, in cui venivano esaltati Bruto e Cassio, gli uccisori di Cesare. Tiberio disapprovò l'opera e ne bruciò tutte le copie. L'unica copia rimasta era posseduta dalla figlia di Cordo, Marcia, che la ripubblicò sotto l'imperatore Caligola. Seneca si rifà anche a Cicerone, in particolare prendendo spunto dal Somnium Scipionis nel raffigurare nei Campi Elisi il nonno e il nipote a cui sono mostrati gli astri e le costellazioni.
La consolatio (equivalente latino dell'italiano "consolazione") è una tipologia di testo utilizzata per confortare qualcuno per la perdita di una persona cara; può realizzarsi principalmente nella forma di un'orazione, di un trattato filosofico, di un poema o di un'epistola. Questo genere letterario è riconoscibile da una serie di tematiche e di topoi distintivi. Era uno dei più popolari generi della retorica classica e ricevette nuova linfa durante l'umanesimo rinascimentale. Tra le più notevoli consolationes antiche integralmente superstiti si segnalano tre opere di Seneca (Consolatio ad Helviam matrem, Consolatio ad Polybium, Consolatio ad Marciam) e il De consolatione philosophiae di Severino Boezio.