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Maria Adelaide di Savoia (Torino, 6 dicembre 1685 – Versailles, 12 febbraio 1712) nata principessa di Savoia, fu la moglie di Luigi, duca di Borgogna. Fu la madre del futuro re Luigi XV. Figlia maggiore di Vittorio Amedeo II di Savoia e della prima moglie Anna Maria d'Orléans, fu fidanzata al Duca di Borgogna nel giugno del 1696 e si trasferì in Francia in virtù del Trattato di Torino. Titolata duchessa di Borgogna fino al 1711, alla morte del suocero, il Gran Delfino, divenne Delfina di Francia. Morì di morbillo nel 1712 seguita una settimana dopo dal marito.
Luigi di Francia, detto anche il Gran Delfino (Fontainebleau, 1º novembre 1661 – Meudon, 14 aprile 1711), era il primogenito e quindi l'erede del re Luigi XIV di Francia e della regina Maria Teresa. Erede designato al trono di Francia, Luigi fu perciò chiamato "delfino" dalla nascita, ma morì prima di succedere al padre. Attraverso i suoi figli e nipoti però, la successione fu assicurata non solo al regno di Francia, ma anche a quello di Spagna.
Luigi di Borbone, duca di Borgogna (Versailles, 16 agosto 1682 – Marly-le-Roi, 18 febbraio 1712), figlio di Maria Anna di Baviera e di Luigi, il Gran Delfino (1661-1711), nipote del re di Francia Luigi XIV (1638-1715) e suo erede al trono, ereditò alla morte del padre il titolo di Delfino ma morì l'anno dopo di morbillo.
La casa Savoia è una tra le più antiche e importanti dinastie d'Europa. La sua origine è attestata sin dalla fine del X secolo nel territorio del Regno di Borgogna, dove venne infeudata della contea di Savoia, elevata poi a ducato nel XV secolo. Nello stesso secolo, estintasi la dinastia dei Lusignano, ottenne la corona titolare dei regni crociati di Cipro, Gerusalemme e Armenia. Nel XVI secolo circa spostò i suoi interessi territoriali ed economici dalle regioni alpine verso la penisola italiana (come testimoniato dallo spostamento della capitale del ducato da Chambéry a Torino nel 1563). Agli inizi del XVIII secolo, a conclusione della guerra di successione spagnola, ottenne l'effettiva dignità regia, dapprima sul Regno di Sicilia (1713), dopo alcuni anni (1720) scambiato con quello di Sardegna. Nel 1807 Carlo Emanuele IV ereditò dall'ultimo principe Stuart, il card. Enrico Benedetto, anche i diritti di pretensione ai troni di Inghilterra, Scozia e Irlanda, oltre che di Francia secondo la successione giacobita ma nessun sovrano sabaudo fece uso dei titoli finché restarono nella Casa. Nel XIX secolo si pose a capo del movimento di unificazione nazionale italiano, che condusse alla proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo 1861. Da questa data e fino al giugno del 1946, quando il referendum sulla forma istituzionale dello Stato sancì l'abolizione della monarchia in favore della repubblica parlamentare, fu la Real Casa d'Italia. Al di fuori della penisola italiana, il duca Amedeo di Savoia-Aosta fu inoltre re di Spagna dal 1870 al 1873, con il nome di Amedeo I di Spagna. Durante il regime totalitario di Benito Mussolini, la dinastia ottenne formalmente con Vittorio Emanuele III le corone di Etiopia (1936) e di Albania (1939) in unione personale, mentre nel 1941, col duca Aimone di Savoia-Aosta, anche la corona di Croazia. Questi ultimi titoli cessarono tuttavia definitivamente nel 1945, con l'assetto internazionale seguito alla fine della seconda guerra mondiale. Nel 1947, la XIII disposizione transitoria e finale della Costituzione della Repubblica Italiana dispose l'esilio degli ex re e dei loro discendenti maschi. Nel 2002, in vista della cancellazione della XIII disposizione, Vittorio Emanuele di Savoia e suo figlio Emanuele Filiberto di Savoia giurarono per iscritto «fedeltà alla Costituzione repubblicana e al nostro presidente della Repubblica». Nel 2003 i discendenti di casa Savoia poterono rientrare in Italia.