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Maria Adelaide di Savoia (Torino, 6 dicembre 1685 – Versailles, 12 febbraio 1712) nata principessa di Savoia, fu la moglie di Luigi, duca di Borgogna. Fu la madre del futuro re Luigi XV. Figlia maggiore di Vittorio Amedeo II di Savoia e della prima moglie Anna Maria d'Orléans, fu fidanzata al Duca di Borgogna nel giugno del 1696 e si trasferì in Francia in virtù del Trattato di Torino. Titolata duchessa di Borgogna fino al 1711, alla morte del suocero, il Gran Delfino, divenne Delfina di Francia. Morì di morbillo nel 1712 seguita una settimana dopo dal marito.
Luigi XV di Borbone, detto il Beneamato (Versailles, 15 febbraio 1710 – Versailles, 10 maggio 1774), è stato re di Francia dal 1715 fino alla sua morte. Ereditato il trono dal bisnonno Luigi XIV di Francia all'età di appena cinque anni, trascorse i primi anni della sua vita in relativa tranquillità sotto l'attenta guida di diversi precettori, che gli fornirono una vasta cultura, mentre il potere effettivo venne delegato ad alcuni reggenti. Al compimento della maggiore età, Luigi XV affidò il governo al cardinale Fleury, suo vecchio precettore. A differenza di Luigi XIV non ebbe mai contatti diretti con la vita politica del suo Paese: incontrava di rado i suoi ministri e spesso agiva contro le loro aspettative, arrivando a costituire una rete segreta di diplomatici e spie. Il disinteresse per la politica e il continuo susseguirsi di ministri diversi indebolì il potere della Francia a livello europeo e contribuì a gettare le basi per lo scoppio della Rivoluzione francese. All'inizio del regno ottenne grandi consensi da parte del popolo, che arrivò a tributargli l'appellativo di "Beneamato". Con il passare degli anni però la sua debolezza nel prendere decisioni e l'intrigante e costante presenza delle sue amanti ne fecero crollare la popolarità, tanto che alla sua morte per le vie di Parigi impazzarono i festeggiamenti, com'era accaduto anche per Luigi XIV, e il suo funerale dovette essere celebrato di nascosto e nottetempo per evitare, com'era capitato con il suo predecessore, che il feretro venisse sottoposto al pubblico dileggio. Sotto il suo regno la Francia ottenne tuttavia grandi successi militari all'interno del continente europeo, come la conquista del ducato di Lorena, ma perse il controllo su gran parte del proprio impero coloniale a favore della Gran Bretagna.
Luigi XIV di Borbone, detto il Re Sole (Le Roi Soleil) o Luigi il Grande (Saint-Germain-en-Laye, 5 settembre 1638 – Versailles, 1º settembre 1715), è stato un membro della casata dei Borbone nonché il sessantaquattresimo re di Francia e quarantaquattresimo di Navarra. Regnò per 72 anni e 110 giorni, dal 14 maggio 1643, quando aveva meno di cinque anni, fino alla morte nel 1715. Per la sua durata il regno di Luigi XIV è al primo posto nella classifica dei regni più lunghi della storia. Fu il primogenito di Luigi XIII e di Anna d'Austria. Il 10 marzo 1661, alla morte del cardinale Mazzarino, prese personalmente il potere senza nominare alcun primo ministro: la sua presa di potere segnò la fine delle grandi rivolte nobiliari, parlamentari, protestanti e contadine che avevano segnato i decenni precedenti. Luigi impose l'obbedienza a tutti gli ordini della popolazione e il controllo anche sulla religione, condannando il giansenismo nel 1660 e il protestantesimo, revocando l'Editto di Nantes nel 1685. Durante il suo regno rafforzò l'influenza della Francia in Europa e nel mondo, combattendo tre grandi conflitti; ma oltre che militarmente la cultura francese fu sovrana in Europa durante il suo lungo regno. Fino alla morte convinto assertore di una monarchia di tipo assolutistico e della legittimità dei diritti divini del monarca. Continuò inoltre l'opera dei suoi predecessori nel tentativo di creare uno Stato sempre più centralizzato governato direttamente dalla capitale: Parigi. Cercò di eliminare gli ultimi resti dell'antico feudalesimo medievale persistente in alcune parti della Francia con il trasferimento dal 1682 della corte intera alla reggia di Versailles, il grande palazzo da lui fatto realizzare in aperta campagna con il preciso scopo di controllare direttamente l'aristocrazia francese e costringerla a vivere lontana dalla vera politica che si dibatteva nella capitale. Con questi mezzi consolidò il sistema della monarchia assoluta in Francia, la cui supremazia, che non teneva in nessun conto l'opinione dei sudditi, perdurò sino alla rivoluzione francese. Alla sua morte gli succedette il bisnipote di appena cinque anni, che assunse il nome di Luigi XV, dal momento che tutti gli eredi intermedi gli erano premorti: suo figlio Luigi, il Gran Delfino, il primogenito del delfino Luigi, duca di Borgogna e anche il figlio di questi, Luigi, duca di Bretagna (fratello maggiore di Luigi XV).
Maria Teresa Carlotta di Borbone (Versailles, 19 dicembre 1778 – Frohsdorf, 19 ottobre 1851), duchessa d'Angoulême, delfina di Francia (ed anche, per alcuni minuti nel 1830, Regina di Francia), quindi in esilio Contessa di Marnes, nota anche come Madame Royale, era la figlia primogenita di Luigi XVI di Francia e di Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena. L'esperienza vissuta nei tre anni di prigionia la segnò per sempre. Proprio come la madre, che da accesa sostenitrice del diritto divino dei re e implacabile avversaria della causa rivoluzionaria era stata un simbolo del dispotismo tout court e ostinata roccaforte dell'ancien régime fino alla morte, tutta la sua esistenza fu condizionata dal suo strenuo appoggio all'antico sistema monarchico. Divenne quindi uno dei capi riconosciuti degli ultras.
Luigi di Borbone, duca di Borgogna (Versailles, 16 agosto 1682 – Marly-le-Roi, 18 febbraio 1712), figlio di Maria Anna di Baviera e di Luigi, il Gran Delfino (1661-1711), nipote del re di Francia Luigi XIV (1638-1715) e suo erede al trono, ereditò alla morte del padre il titolo di Delfino ma morì l'anno dopo di morbillo.
La casa Savoia è una tra le più antiche e importanti dinastie d'Europa. La sua origine è attestata sin dalla fine del X secolo nel territorio del Regno di Borgogna, dove venne infeudata della contea di Savoia, elevata poi a ducato nel XV secolo. Nello stesso secolo, estintasi la dinastia dei Lusignano, ottenne la corona titolare dei regni crociati di Cipro, Gerusalemme e Armenia. Nel XVI secolo circa spostò i suoi interessi territoriali ed economici dalle regioni alpine verso la penisola italiana (come testimoniato dallo spostamento della capitale del ducato da Chambéry a Torino nel 1563). Agli inizi del XVIII secolo, a conclusione della guerra di successione spagnola, ottenne l'effettiva dignità regia, dapprima sul Regno di Sicilia (1713), dopo alcuni anni (1720) scambiato con quello di Sardegna. Nel 1807 Carlo Emanuele IV ereditò dall'ultimo principe Stuart, il card. Enrico Benedetto, anche i diritti di pretensione ai troni di Inghilterra, Scozia e Irlanda, oltre che di Francia secondo la successione giacobita ma nessun sovrano sabaudo fece uso dei titoli finché restarono nella Casa. Nel XIX secolo si pose a capo del movimento di unificazione nazionale italiano, che condusse alla proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo 1861. Da questa data e fino al giugno del 1946, quando il referendum sulla forma istituzionale dello Stato sancì l'abolizione della monarchia in favore della repubblica parlamentare, fu la Real Casa d'Italia. Al di fuori della penisola italiana, il duca Amedeo di Savoia-Aosta fu inoltre re di Spagna dal 1870 al 1873, con il nome di Amedeo I di Spagna. Durante il regime totalitario di Benito Mussolini, la dinastia ottenne formalmente con Vittorio Emanuele III le corone di Etiopia (1936) e di Albania (1939) in unione personale, mentre nel 1941, col duca Aimone di Savoia-Aosta, anche la corona di Croazia. Questi ultimi titoli cessarono tuttavia definitivamente nel 1945, con l'assetto internazionale seguito alla fine della seconda guerra mondiale. Nel 1947, la XIII disposizione transitoria e finale della Costituzione della Repubblica Italiana dispose l'esilio degli ex re e dei loro discendenti maschi. Nel 2002, in vista della cancellazione della XIII disposizione, Vittorio Emanuele di Savoia e suo figlio Emanuele Filiberto di Savoia giurarono per iscritto «fedeltà alla Costituzione repubblicana e al nostro presidente della Repubblica». Nel 2003 i discendenti di casa Savoia poterono rientrare in Italia.
Luigi XIII di Borbone, detto il Giusto (Fontainebleau, 27 settembre 1601 – Saint-Germain-en-Laye, 14 maggio 1643), è stato re di Francia e Navarra dal 1610 fino all'anno della sua morte, avvenuta nel 1643. Il suo regno, dominato dalla personalità del cardinale Richelieu, suo primo ministro, venne segnato dalla lotta contro l'Austria e l'affermazione della predominanza militare francese in Europa, in particolare nella Guerra dei Trent'anni. Il suo matrimonio con l'infanta Anna d'Austria diede vita a due figli: Luigi XIV, il Re Sole successore del padre al trono di Francia, e suo fratello Filippo, duca d'Orléans, fondatore della casata da cui poi discenderà anche il re Luigi Filippo.
Maria Adelaide di Francia, Fille de France (Versailles, 23 marzo 1732 – Trieste, 27 febbraio 1800), è stata una principessa di Francia, fra le donne più influenti di Francia durante il regno di suo padre Luigi XV e di suo nipote Luigi XVI. Fu denominata come Madame Adélaïde dal 1737 al 1755 e dal 1759 alla sua morte, e semplicemente come Madame dal 1755 al 1759.. In origine nota come Madame Quatrième ("Madame Quarta"), fino alla morte della sorella maggiore Luisa Maria nel 1733, diventò Madame Troisième, ("Madame Terza"). Adelaide possedette dal 1777 anche il Ducato di Louvois insieme a sua sorella Madame Sophie , che era stato creato per loro dal nipote Luigi XVI. Sopravvisse ad entrambi i suoi genitori e a tutti i suoi fratelli e sorelle.