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Alessandro D'Ancona (Pisa, 20 febbraio 1835 – Firenze, 8 novembre 1914) è stato uno storico della letteratura, filologo, giornalista e politico italiano.
Francesco Paolo Giuseppe Torraca (Pietrapertosa, 18 febbraio 1853 – Napoli, 15 dicembre 1938) è stato un letterato e politico italiano. Storico della letteratura, e in particolare dantista di fama internazionale, ha anche pubblicato importanti studi su Boccaccio e sulla cultura medievale e umanistica. È considerato uno dei maggiori critici letterari dell'ultimo ottocento e primo novecento. Ricoprì anche diversi incarichi politici, tra cui quello di senatore del Regno d'Italia.
Ferdinando Martini (Firenze, 30 luglio 1841 – Monsummano Terme, 24 aprile 1928) è stato uno scrittore e politico italiano. Fu senatore del Regno d'Italia nella XXVI legislatura, ministro delle Colonie e dell'Istruzione pubblica.
Carlo Milanesi (Siena, 13 luglio 1816 – Siena, 10 agosto 1867) è stato un paleografo, archivista e letterato italiano.
Amedeo Benedetti (Fivizzano, 22 settembre 1954 – Genova, 18 aprile 2017) è stato un saggista, insegnante e biografo italiano. Laureato a Genova in Lettere, in Storia, e in Filosofia, fu un autore attivo soprattutto nel settore della storia della letteratura italiana dell'Ottocento e in quello dei linguaggi settoriali.
Alessandro Tassoni (Modena, 28 settembre 1565 – Modena, 25 aprile 1635) è stato uno scrittore e poeta italiano.
Aldo Francesco Massera (Ancona, 3 febbraio 1883 – Rimini, 21 luglio 1928) è stato un critico letterario italiano.
Adolfo Bartoli (Roma, 12 agosto 1950) è un direttore della fotografia italiano.
Adolfo Bartoli (Firenze, 19 marzo 1851 – Pavia, 18 luglio 1896) è stato un fisico italiano, allievo di Riccardo Felici ed Enrico Betti, collega di studi e di lavoro di Giuseppe Poloni e Luigi Donati. Pubblica il primo articolo sull'elettrolisi con Giuseppe Poloni sulla rivista Nuovo Cimento, nel maggio del 1872, e nel 1874 si laurea in Scienze Fisico-Matematiche all'Università di Pisa. L'articolo termina così (i due hanno 21 anni): A lui dobbiamo la prima spiegazione sul comportamento del radiometro di Crookes. Nel 1902, nella commemorazione di Riccardo Felici tenuta all'Accademia dei Lincei, Antonio Roiti cita tre assistenti di Felici, tra i numerosi che ebbe in più di trent'anni di cattedra: sono Luigi Donati, Giuseppe Poloni e Bartoli, che contribuirono al collaudo dell'interruttore di Felici, accomunati anche da alcuni articoli su Nuovo Cimento.