Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La pesca subacquea in apnea, da non confondere con la caccia subacquea, è un'attività di pesca praticata con la tecnica dell'immersione senza l'ausilio di attrezzature autonome di respirazione, quindi con il trattenimento del respiro (apnea), generalmente con uso di maschera subacquea, boccaglio, pinne e fucile subacqueo (arbalete o fucile oleopneumatico) o fiocina a mano o con elastico, e per la protezione dal freddo e dalle possibili abrasioni da contatto con rocce ecc, spesso con l'ausilio di muta e relativa zavorra per la compensazione d'assetto, è una delle varie attività di pesca sportiva ma è anche inquadrata e praticata per le attività di pesca subacquea professionale.
La tartaruga dal guscio molle africana (Trionyx triunguis Forskål, 1775), è l'unica specie vivente del genere Trionyx (Geoffroy Saint-Hilaire, 1809), è una tartaruga dal guscio molle acquatica di grandi dimensioni appartenente alla famiglia Trionychidae, nativa degli habitat d'acqua dolce e salmastra dell'Africa (parti più estese dell'Africa orientale, occidentale e centrale) e nel Vicino Oriente (Israele, Libano, Siria e Turchia). È l'unica specie esistente del genere Trionyx, ma in passato molte altre tartarughe dal guscio molle sono state collocate in questo genere; ora queste specie sono state tutte spostate in altri generi. Nonostante il nome "tartaruga dal guscio molle africana", non è l'unica specie o genere di tartaruga dal guscio molle presente Africa (anche i generi Cyclanorbis e Cycloderma sono africani).
Luigi Agostino Lodde (Ozieri, 19 aprile 1980) è un tiratore a volo italiano, specialista dello skeet. È stato introdotto al tiro a volo dal padre Paolo, che è stato il suo primo allenatore..
I calamari giganti, ritenuti un tempo creature mitiche, sono calamari della famiglia Architeuthidae, composta da circa otto specie del genere Architeuthis. Talvolta sono chiamati piovre, un nome che oggi è più comune per i polpi. Una ricerca condotta nel 2005 avrebbe però dimostrato che in realtà fanno tutti parte di un'unica specie. Sono abitanti delle profondità oceaniche che possono raggiungere dimensioni ragguardevoli: si parla di dimensioni massime di 13 metri per le femmine e di 18 metri per i maschi, dalla pinna caudale fino all'estremità dei due lunghi tentacoli (essendo secondo solamente al calamaro colossale, rimane comunque uno tra i più grandi organismi viventi). Il mantello, esclusi i tentacoli di circa 5 metri, è lungo circa 2 metri (più lungo nelle femmine, meno nei maschi). Leggende urbane parlavano di esemplari lunghi oltre 25 metri (tentacoli compresi), ma nessun animale di queste dimensioni è stato documentato scientificamente, principalmente a causa delle profondità abissali in cui vivono. Il calamaro di Humboldt, invece, appartiene alla famiglia delle Ommastrephidae. Il 30 settembre 2004 i ricercatori del Museo Nazionale di Scienze del Giappone e dell'Associazione di Whale Watching delle Ogasawara catturarono le prime immagini di un calamaro gigante vivo nel suo ambiente naturale. Alcune delle 556 fotografie vennero pubblicate un anno dopo. Successivamente, il 4 dicembre 2006, lo stesso team filmò per la prima volta un calamaro gigante vivo.