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Le rivoluzioni atlantiche furono un'ondata rivoluzionaria tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo, associate prevalentemente al Mondo Atlantico nell'era compresa tra gli anni '70 del Settecento e gli anni '20 dell'Ottocento. Esse ebbero luogo sia nelle Americhe che in Europa, come ad esempio negli Stati Uniti (1775–1783), in Francia e nelle colonie controllate dalla Francia (1789–1814), ad Haiti (1791–1804), in Irlanda (1798) e nell'America spagnola (1810–1825). Vi furono sollevazioni minori anche in Svizzera, in Russia ed in Brasile. I rivoluzionari di ciascun paese sapevano che altri avrebbero cercato di emularli seguendo l'esempio di queste rivoluzioni.I movimenti indipendentisti nel Nuovo Mondo ebbero inizio con la Rivoluzione americana, 1775–1783, dove Francia, Paesi Bassi e Spagna diedero la loro assistenza ai nuovi Stati Uniti d'America per assicurarsi l'indipendenza dalla Gran Bretagna. Negli anni '90 del Settecento scoppiò la Rivoluzione haitiana. Con la Spagna coinvolta nelle guerre europee, gran parte delle colonie spagnole si assicurarono l'indipendenza dalla madrepatria attorno al 1820.In una prospettiva a lungo termine, le rivoluzioni ebbero tutte successo. Esse riuscirono a diffondere gli ideali del liberalismo e del repubblicanesimo, detronizzando le aristocrazie, i re e le chiese costituite, enfatizzando gli ideali dell'Illuminismo, come ad esempio l'eguaglianza di tutti gli uomini, la giustizia sociale e molti altri punti. Venne dimostrato come fosse possibile ribaltare l'ordine costituito del mondo creando un governo ex novo.
James Boswell, 9th Laird of Auchinleck (Edimburgo, 29 ottobre 1740 – Londra, 19 maggio 1795), è stato uno scrittore, giurista e aforista scozzese.
Carlo Emanuele III di Savoia, detto il Laborioso e soprannominato dai piemontesi Carlin (Torino, 27 aprile 1701 – Torino, 20 febbraio 1773), fu re di Sardegna, duca di Savoia, duca del Monferrato, marchese di Saluzzo, principe di Piemonte, duca d'Aosta e conte della Moriana e di Nizza dal 1730 al 1773. Sotto il suo regno, che durò ben quarantatré anni, lo stato di Sardegna continuò a militare al fianco delle grandi potenze nelle guerre di successione polacca e austriaca, ottenendo considerevoli acquisizioni territoriali, che ne spostarono il confine al Ticino. Poco stimato dal padre come comandante militare, si circondò di militari cui conferì le più alte cariche dello Stato.
Per architettura neoclassica si intende lo stile architettonico che, in linea con la più generale tendenza artistica del neoclassicismo, riprende ideali e apparato formale dell'architettura classica greca e romana e la razionalità nelle forme stesse, assimilando gli elementi architettonici tradizionali a elementi costruttivi. Nella storia dell'architettura, questo stile emerse successivamente al tardobarocco e al rococò, in anni in cui il Grand Tour segnava la formazione culturale di intere generazioni di nuovi artisti e di tutta la classe aristocratica e dell'alta borghesia. Il periodo di sviluppo di questo stile corrisponde a quello che gli storici dell'economia definiscono della rivoluzione industriale. Sempre in questo periodo comincia il distacco dell'architettura dai problemi della pratica costruttiva.Nonostante veri e propri stili precursori, come quello italiano di Andrea Palladio successivamente seguito dal palladianesimo, diffusosi poi in Inghilterra e in seguito in tutto il mondo che influì notevolmente l'architettura neoclassica, il neoclassicismo vero e proprio cominciò dopo la metà del XVIII secolo, sviluppandosi quindi in tutti i paesi occidentali e non mancando di influenzare la produzione architettonica in Russia, negli Stati Uniti e nell'America Latina. Pur trattandosi di un fenomeno internazionale, l'architettura del neoclassicismo fu caratterizzata da correnti diverse a seconda del periodo e delle diverse tradizioni stabilitesi in precedenza nei vari paesi. A questo proposito è difficile stabilire una periodizzazione rigorosa: infatti, il Neoclassicismo, non solo può essere inserito in una corrente più ampia fondata sullo studio dell'architettura classica (già a partire dall'architettura cinquecentesca), ma restò in voga per tutto il XIX secolo, caratterizzandosi durante l'eclettismo e finendo per lasciare le sue tracce nell'architettura più recente (si vedano le varie tendenze monumentaliste novecentesche).