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La storia degli ebrei in Francia - corrispondente al territorio attualmente occupato - sembra risalire al I secolo dell'era volgare, per poi proseguire fino ai giorni nostri, facendo in tal modo della presenza comunitaria ebraica francese una delle più antiche nell'intera Europa occidentale. Giunti nel territorio della Gallia, poco dopo la Conquista della Gallia (58-51) ad opera degli eserciti di Giulio Cesare, gli ebrei vi rimasero sotto la dinastia dei Merovingi prima e dei Carolingi poi, conoscendo un periodo di relativa prosperità. Nel corso dell'XI secolo la Francia medievale divenne un centro fiorente di apprendimento della cultura ebraica: era abitata a settentrione dalle comunità degli Aschenaziti - ove fiorì nella Champagne la scuola di Rashi e dei suoi continuatori Tosafisti - mentre in meridione trovò un notevole sviluppo la storia degli ebrei in Provenza e Linguadoca. La situazione cominciò a deteriorarsi fortemente con l'avvio della Prima crociata (1095-99), per poi proseguire con i processi pubblici intentati contro il Talmud (1240-42) e le espulsioni, inizialmente temporanee ed in seguito definitive. Un millennio dopo la loro istituzione non esistettero praticamente più ebrei nel regno di Francia. Le uniche comunità di un certo peso e rilievo, poste comunque al di fuori dei confini del regno, rimangono gli "Ebrei del papa" ad Avignone (vedi Contado Venassino) e quelli dell'Alsazia. Circa un secolo dopo l'espulsione degli ebrei dalla penisola iberica (1492), alcuni cripto-ebrei originari del regno del Portogallo iniziarono ad insediarsi a Bordeaux e a Bayonne. Nel corso del XVII secolo anche gli ebrei alsaziani e della Lorena si vennero a ritrovare sotto la giurisdizione francese, a seguito della pace di Westfalia (1648). Gli ebrei francesi furono i primi europei a godere dell'emancipazione ebraica, che venne loro concessa all'inizio della Rivoluzione francese, sia nel territorio metropolitano che nelle colonie. Tuttavia il "franco-giudaismo", nell'ambito della laicità in Francia, viene a corrispondere con un accresciuto antisemitismo in Francia il quale - persistendo nonostante l'uguaglianza giuridica - si esaspera in particolar modo nel contesto dell'affare Dreyfus (1895) prima e sotto il governo di Vichy (1940-44) poi, il quale attuò una politica di attivo collaborazionismo con il nazionalsocialismo. Brutalmente isolata dal resto della popolazione e perseguitata con un particolare zelo dalla "Milice française", 75.000 ebrei furono deportati e morirono durante l'occupazione tedesca della Francia nord-occidentale nei campi di concentramento nazisti, soprattutto rifugiati provenienti dall'Europa orientale e dalla Germania nazista; ma anche 24.000 ebrei francesi (corrispondenti al 10% dell'intera popolazione ebraica metropolitana) persero la vita. Il 75% della popolazione ebraica francese riuscì tuttavia a sopravvivere al conflitto. La Quarta Repubblica francese rimase nonostante tutto la scelta naturale per molti ebrei costretti a lasciare l'Egitto e le ex colonie francesi del Nordafrica tra gli anni cinquanta e sessanta, dopo che questi paesi raggiunsero l'indipendenza. La comunità ebraica francese, fino a questo momento in primo luogo composta da aschenaziti assimilati, tende a farsi sempre più sefardita ed attaccata alle tradizioni dell'ebraismo ortodosso. Nel XXI secolo la Quinta Repubblica francese ha la più grande popolazione ebraica europea e la terza per dimensioni nel mondo intero, dopo Israele e gli Stati Uniti d'America (vedi Storia degli ebrei negli Stati Uniti d'America). Ai giorni nostri comprende 478.000 persone, che vivono principalmente nella capitale Parigi e nella regione dell'Île-de-France oltre che a Lione, Marsiglia, Tolosa, Strasburgo e Nizza; tutte le proprie tendenze ed affiliazioni religiose interne vi si trovano rappresentate, dai Charedì ultra-ortodossi agli assimilati laici i quali generalmente contraggono matrimonio interreligioso.Altre stime danno fino a 550-600.000 persone, ma il risultato dipende in larga parte dall'auto-definizione adottata (vedi "Chi è ebreo?"). Tuttavia a partire dal 2010 la comunità si trova a dover affrontare una nuova ondata di antisemitismo, con le sue matrici nell'islamismo, che si traduce in attacchi spesso mortali ad istituzioni e individui tra cui i più gravi sono stati gli Attentati di Tolosa e Montauban del 2012 e la cattura di ostaggi all'Hyper Cacher a Porte de Vincennes nel 2015. Infine, con le Elezioni presidenziali in Francia del 2017, l'ascesa sempre più radicata degli estremisti suscita una forte inquietudine. Circa 200.000 ebrei di nazionalità francese vivono attualmente in Israele a seguito dell'Aliyah.
Saggio sul dono. Forma e motivo dello scambio nelle società arcaiche (titolo originale: Essai sur le don. Forme et raison de l'échange dans les sociétés archaïques), è un saggio dell'antropologo Marcel Mauss, considerato un classico dell'economia del dono. Uscito per la prima volta in Francia nel 1923-1924, su L'Année sociologique, il saggio è pubblicato in Italia da Einaudi editore (ISBN 88-06-16226-8 e ISBN 978-88-06-16226-9), nella traduzione di Franco Zannino, con introduzione di Marco Aime. Più tardi (2011) è uscito anche come allegato al "Corriere della Sera", con prefazione di Giancarlo Provasi.
Segue una lista delle principali razze di conigli. Le specie cunicole sono allevate per la carne, per la pelliccia o come animali da compagnia, quindi con diverse attitudine produttiva. La suddivisione riprende quella seguita dai principali manuali di coniglicoltura, che distingue gli animali in base al peso: razze pesanti, medie e leggere. Una quarta categoria invece tralascia questa suddivisione e raggruppa gli animali con particolare struttura del pelo, comunemente dette "razze speciali". Tutte le razze di conigli derivano dal coniglio domestico europeo (Oryctolagus cuniculus) e sono state selezionate in epoca recente (rispetto all'allevamento di altri animali): solo a partire dal XIX secolo si poterono contare in tutt'Europa circa 60 razze dalle caratteristiche fissate. Attualmente in Italia sono riconosce dall'ANCI 43 razze di conigli.
Il commissariato Saint Martin (P.J.; anche P.J. - Police judiciaire) è una serie televisiva francese in 146 episodi trasmessi per la prima volta nel corso di 15 stagioni dal 1997 al 2009. La serie è nota in Italia anche con il titolo P.J. - Police judiciaire. È una serie poliziesca incentrata sulle vicende del personale di una stazione di polizia di Parigi, nella zona del Canal Saint-Martin. Inizialmente, la squadra di investigatori è composta dal capitano Vincent Fournier, dal tenente Bernard Leonetti, amico personale di Fournier, e dal tenente Mourad Beckaoui, tutti sotto il comando del commissario Henri Meurteaux. I personaggi cambieranno poi con il passare delle stagioni.
Gaston Gallimard (Parigi, 18 gennaio 1881 – Neuilly-sur-Seine, 25 dicembre 1975) è stato un editore francese. Non ha scritto alcun libro, ma ne ha firmati migliaia e stampati milioni, consacrando la propria vita alla loro confezione e commercio. Fondatore nel 1911 della casa editrice Gallimard, tuttora amministrata dalla famiglia, occupa da allora uno dei posti più importanti nell'editoria francese. Si è inoltre occupato d'altro, producendo spettacoli teatrali, giornali, film e concerti di musica classica.