Album illustrato
L'album illustrato (chiamato anche picturebook) è un libro caratterizzato dall'uso di poche parole e tante immagini. Si rivolge anche a bambini illetterati, grazie all'uso delle illustrazioni, fino agli adulti. L'albo illustrato è il primo testo scritto che un bambino incontra. Il testo approfondisce la storia già narrata dalle immagini.
L'albo illustrato ospita una varietà di stili, tecniche di illustrazione e scelte iconografiche.
Nella vita di ogni giorno ragazzi e bambini sono circondati da un mondo di immagini. Imparare a riconoscerle, analizzarle, utilizzarle è diventato uno dei bagagli conoscitivi più significativi del terzo millennio. I bambini e le bambine crescono interagendo con le immagini e gli schermi visivi, ben prima di imparare a leggere. Nello sviluppo dell’età evolutiva, l’alfabetizzazione visiva precede quella verbale: la bambina o il bambino imparano a guardare e riconoscere persone, animali e oggetti prima di imparare a nominarli.
L’albo illustrato, permette di sviluppare competenze di visual literacy,ovvero capacità di leggere e interpretare criticamente testi visivi.
Marnie Campagnaro è colei che ci conduce nel mondo della visual literacy, all’interno della quale troviamo le narrazioni visive, che sono un privilegiato dispositivo pedagogico che contribuisce a costruire la capacità di guardare.
Nel “il mondo dipinto” di Comenius egli vuole raccontare il mondo sensibile ai bambini e deve avvalersi di rapidità e visibilità, le caratteristiche dell’albo illustrato. Le altre caratteristiche dell'albo illustrato sono la sua brevità e il fatto di essere composto da immagini e parole. Il testo può essere assente, breve, in rima, con una sola parola per pagina o con un racconto che le attraversa. Ha un ritmo rapido, ha un verso di lettura e la sequenza degli eventi è in ordine cronologico. Inoltre,il rapporto fra le parole e le immagini può essere simmetrico o ironico. Un’analisi critica riguardo l’albo illustrato è arrivata in Italia con ritardo, grazie alla ripubblicazione del libri di Faeti “guardare le figure” che in realtà anche se relativo ai ragazzi, ha posto le basi per l’illustrazione degli albi illustrati, e le basi metodologiche per lo studio di questi libri. Dal 2011 sono pubblicati diversi contributi dedicati agli albi illustrati, in cui si prendono in esame la storia, le grammatiche, i riferimenti teorici e i classici degli albi illustrati.
Molti libri e pubblicazioni inseriscono immagini subordinate al testo, l'album illustrato invece pone specifica importanza verso l'illustrazione in quanto la pubblicazione è creata appositamente come contenitore d'immagini, in cui testo e illustrazione agiscono non come elementi semplicemente giustapposti, ma con un linguaggio omogeneo composto di poetica pittorica e poetica letteraria integrate.Gli scrittori giocano sia con le immagini e le parole all'interno del testo, ma anche con la forma delle pagine del libro. Infatti, alcuni artisti e progettisti del visivo, tra cui Munari, giocano con la cartotecnica, cioè tolgono e aggiungono parole e immagini fino a progettare libri illeggibili, le cui pagine sono fogli di carta colorata, con tagli diversi, ma senza testo né segni. Alcuni Albi prevedono l'utilizzo delle mani usandole in maniera divertente e creativa. Un esempio è l’albo Animali a mano di Teresa Porcella e Jeorge Lujan: in questo albo le mani sono indispensabili e danno vita ad un'esperienza multisensoriale , infatti senza la loro partecipazione alla narrazione non si potrebbe mettere in scena quello che è il vero e proprio spettacolo teatrale per i piccoli. Ciò significa che il lettore per raccontare quella storia necessità di utilizzare le mani , ad esempio infilandole nella fessura centrale che si trova sulla facciata del libro. L'albo illustrato diventa un oggetto creato per essere guardato e analizzato.
L'albo illustrato è un'ottima risorsa per favorire lo sviluppo di adeguate competenze di alfabetizzazione critico-visiva.
Responsabile della unione di entrambi i linguaggi è l'illustratore, che figura col proprio nome in copertina poiché ritenuto come autore del libro o coautore quando interviene anche uno scrittore. L’illustratore non è più un artigiano dell’immagine, bensì oggi il suo ruolo è diventato indubbiamente più complesso e articolato, non solo per quanto riguarda gli albi, ma anche nei tradizionali libri illustrati o di divulgazione scientifica e umanistica. Infatti, la forza seduttiva del linguaggio che si sviluppa attraverso le immagini sembra aver sopraffatto quella del linguaggio verbale, non solo per la capacità di colpire emotivamente il lettore, ma anche per le funzioni narrative che le immagini sono in grado di rappresentare. La professionalità dell’illustratore, sin dal Novecento, si caratterizzava per l’attenzione al libro, composto da una serie di elementi non solo iconici e grafici ma anche materiali, come ad esempio il formato, presenza di fustellature o buchi, e molteplici funzioni di ordine semantico. L'illustrazione è un'attività artistica protetta dalla legislazione sul diritto d'autore, in quanto opera creativa. L'album illustrato è la specialità che più caratterizza l'illustratore come artista figurativo nel mondo del libro, diversamente del suo ruolo, meno centrale, in altri tipi di pubblicazioni basate fondamentalmente sul testo.