Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La pagina include la maggior parte dei frammenti dei lirici greci, vale a dire i poeti che hanno rappresentato nell'antica Grecia la lirica monodica e corale, l'elegia in distici, i giambografi e i compositori di epinici. Naturalmente, risulterebbe impossibile raggruppare tutta la mole di frammenti dei lirici greci dell'epoca arcaica (VII-V secolo a.C.), in un solo blocco, ma ci si limiterà a riportare, tradurre letteralmente, e a commentare sul confronto di edizioni critiche, e dal punto di vista contenutistico del messaggio del poeta, soltanto i frammenti più noti dei poeti, oltre ai testi giunti in versioni quasi del tutto integrali. Le edizioni principali di riferimento sono H.W. Smyth: Poeate Melici Graeci (1900), D.L. Page, Poeate Melici Graeci, Oxford, Claredon Press, 1962, M. Davies, Poetarum Melicorum Graecorum Fragmenta, E Typographeo Clarendoniano, 1991, M. L. West: The Poems and Fragments of the Greek Iambic, Elegiac, and Melics Poets (excluding Pindar and Bacchylides) Down to 450 B.C., Oxford University Press, 1999, e infine E.M. Voigt, Sappho et Alcaeus, Amsterdam: Polak & Van Gennep, 1971 per l'analisi specifica dei testi di Saffo e Alceo.
Alceo Dossena (Cremona, 1878 – Roma, 1937) è stato uno scultore e falsario italiano.
Alceo (in greco antico: Ἀλκαῖος, Alkâios) è un personaggio della mitologia greca, re di Tirinto, figlio di Perseo e padre di Anfitrione. Alceo fu quindi, il nonno paterno putativo di Eracle.
Vides ut alta stet nive candidum Soracte è una frase d'autore, che costituisce il celebre incipit di un carme oraziano, intitolato Ad Thaliarchum, tratto dal primo libro della raccolta di Odi. L'immagine evocata dal poeta è quello del profilo del Monte Soratte che si staglia con le cime imbiancate da un'alta coltre di neve. La sua traduzione è: "Vedi come il Soratte si erge candido per l'alta neve" ("si erga", in una traduzione più letterale ma imprecisa, per la presenza di un ipercorrettismo del congiuntivo).
La locuzione latina Nunc est bibendum, tradotta letteralmente, significa «ora bisogna bere». È tratta da un verso di Orazio (Odi, I, 37, 1), che aveva con esso inteso tradurre un altro celebre verso, νῦν χρῆ μεθύσθην (Nyn chrê methysthēn), cioè: «ora bisogna ubriacarsi», del poeta Alceo (framm. 332 V.). Si può ricordare il motto agli amici, per il tradizionale brindisi dopo qualche successo. La frase completa è nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus («Ora bisogna bere, ora bisogna far risuonare la terra con il piede libero», cioè ci si può dare alla pazza gioia). Ovviamente Orazio non intendeva parlare di acqua ma di vino. Trattandosi di celebrare la morte di Cleopatra, un brindisi col calice alla mano era proprio d'occasione. L'esortazione di Alceo, invece, era dovuta alla gioia per la morte del tiranno Mirsilo di Mitilene.
Il latino o lingua latina è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue latino-falische. Veniva parlata nel Lazio (Lătĭum in latino) almeno dagli inizi del I millennio a.C.
Il Carme dei fratelli o Poesia dei fratelli (noto a livello internazionale con il titolo anglofono di Brothers Poem) è un componimento della poetessa della Grecia arcaica Saffo, considerato perduto fino a quando non fu ritrovato nel 2014 nella sua interezza (fatta eccezione per i versi d'apertura) su un frammento di papiro, assieme ad altre poesie a lei attribuite.La paternità venne stabilita prendendo in considerazione alcuni aspetti del linguaggio e dello stile e soprattutto il fatto che in esso vengono per la prima volta direttamente citati due dei fratelli dell'autrice, Carasso e Larico, prima noti soltanto da fonti terze. La poesia è strutturata come una lettera, nella quale la narratrice castiga il destinatario sconosciuto per aver insistito in modo fastidioso sul ritorno di Carasso (possibilmente da un viaggio commerciale), sostenendo che la sua vita è nelle mani degli déi e offrendosi di pregare Era per il suo ritorno. Passa quindi a Larico, che spera possa alleviare dai problemi la sua famiglia quando sarebbe diventato un uomo.Alcuni studiosi tendono a dare un peso più storico che letterario al carme, concentrando la loro ricerca sulle identità del mittente e del destinatario e sui suoi fondamenti biografici, mentre altri esaminano il suo valore all'interno nel corpus di Saffo, nonché i suoi legami con l'epica Greca, in particolare il nostos dell'Odissea. Furono offerte varie ricostruzioni dei versi di apertura mancanti.