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Romano Luperini (Lucca, 6 dicembre 1940) è un critico letterario, scrittore e politico italiano.
Il pizzardone (pizzardóne in romanesco, pizzardó nei dialetti marchigiani centrali, pizardó in anconitano) è il nome con cui si identificano i vigili urbani in diverse zone dell'Italia centrale. Nel dialetto milanese corrisponde alla parola ghisa, nel dialetto torinese alla parola cìvich, nel dialetto genovese alla parola cantunè e nel dialetto triestino alla parola tubo, dalla tipica forma del cappello.
Marco Marchi (Castelfiorentino, 14 novembre 1951) è un critico letterario italiano.
Questo glossario delle frasi fatte contiene i modi di dire più frequenti nella lingua italiana.
Ferruccio Pasqui (Rapolano Terme, 5 febbraio 1886 – Firenze, 1958) è stato un ceramista, illustratore, decoratore, pittore e incisore italiano.
Il termine dizionario è usato con riferimento a due concetti. Può indicare: l'elenco alfabetico delle parole e delle locuzioni di una lingua (ed eventualmente anche altri elementi linguistici ad esso legati come ad esempio prefissi, suffissi, sigle, lettere) fornendone informazioni quali il significato, l'uso, l'etimologia, la traduzione in un'altra lingua, la pronuncia, la sillabazione, i sinonimi, i contrari (in questo senso, è detto anche lessico); un'opera che raccoglie, in modo ordinato secondo criteri anche variabili da un'opera all'altra, biografie e nozioni inerenti ad un particolare settore del sapere umano (una scienza, uno sport, un'arte, una tecnica ecc.) o anche il sapere umano nel suo complesso, fornendone una trattazione.
L'armistizio di Villafranca, concluso da Napoleone III di Francia e Francesco Giuseppe I d'Austria l'11 luglio 1859, pose le premesse per la fine della seconda guerra d'indipendenza. Fu la conseguenza di una decisione unilaterale della Francia che, in guerra a fianco del Regno di Sardegna contro l'Austria, aveva la necessità di concludere la pace per il pericolo che il conflitto si allargasse all'Europa centrale. L'armistizio di Villafranca causò le dimissioni del presidente del Consiglio piemontese Cavour, che lo ritenne una violazione del trattato di alleanza sardo-francese. Quest'ultimo prevedeva infatti la cessione al Piemonte dell'intero Lombardo-Veneto, diversamente dai termini dell'armistizio che disposero la cessione della sola Lombardia. L'armistizio di Villafranca, a cui anche il re di Sardegna Vittorio Emanuele II pose la firma il 12 luglio, fu ratificato dalla Pace di Zurigo del novembre 1859.