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Alice in Wonderland è un film del 2010 diretto da Tim Burton. Il film narra di eventi seguenti alle avventure vissute dalla ragazzina narrate nel romanzo Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll: infatti è cresciuta ed ha diciannove anni. Tra gli interpreti principali del film figurano Johnny Depp, Mia Wasikowska, Anne Hathaway, Helena Bonham Carter e Crispin Glover. Il film, che funge da sequel del Classico Disney Alice nel paese delle meraviglie del 1951, mescola tecnologie visive e di fotografia tra live action e motion capture. La MPAA ha imposto la parental guidance (PG) per la visione di questo film da parte del pubblico più giovane a causa della presenza di «inquietanti immagini, con situazioni di azione e violenza, per di più vi è un bruco che fuma».
Uno specchio è una superficie riflettente levigata al punto che la luce riflessa mantiene il suo parallelismo, secondo la legge di riflessione, e quindi può emergere un'immagine definita; contrariamente a quanto accade con una superficie riflettente ruvida la quale riflette la luce in ogni direzione. Il tipo più noto è lo specchio piano, di uso quotidiano, ma specchi di diverse forme sono usati in molte applicazioni come, ad esempio, specchi curvi adatti alla concentrazione di radiazione solare per generare calore.
I neuroni specchio sono una classe di neuroni motori che si attiva involontariamente sia quando un individuo esegue un'azione finalizzata, sia quando lo stesso individuo osserva la medesima azione finalizzata compiuta da un altro soggetto qualunque.
Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie (Alice's Adventures in Wonderland), comunemente abbreviato in Alice nel Paese delle Meraviglie (Alice in Wonderland), un romanzo del 1865 scritto dal matematico e scrittore inglese Charles Lutwidge Dodgson con lo pseudonimo di Lewis Carroll. Racconta di una ragazza di nome Alice che cade attraverso una tana di coniglio in un mondo fantastico popolato da strane creature antropomorfe. Il racconto gioca con la logica, dando alla storia una popolarit duratura sia negli adulti che nei bambini. considerato uno dei migliori esempi del genere letterario nonsenso. Il suo corso narrativo, struttura, personaggi e immagini sono stati enormemente influenti sia nella cultura popolare che nella letteratura, specialmente nel genere fantasy.
Come in uno specchio (Såsom i en spegel) è un film del 1961 scritto e diretto da Ingmar Bergman, vincitore dell'Oscar al miglior film straniero. Il titolo del film è preso da un verso della Prima lettera ai Corinzi, dove Paolo di Tarso dice: «Adesso noi vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; allora vedremo faccia a faccia» (Capitolo 13, Verso 12). La pellicola inaugura la cosiddetta trilogia "religiosa" di Bergman, dove il regista si addentra in profondità nei meandri del "problema religioso". La trilogia, composta oltre che dal film in oggetto da Luci d'inverno e da Il silenzio, sarà completata nel breve arco di due anni, ma resterà parte fondamentale del "corpus" dell'opera bergmaniana.
Lo specchio nello specchio è un libro di Michael Ende che raccoglie diversi racconti scritti dall'autore nell'arco di un decennio. In parte ispirati all'opera del padre, Edgar Ende, pittore surrealista, cui la raccolta è dedicata, i trenta racconti del volume colpiscono per la loro violenta carica onirica, raramente serena e quasi sempre pregna di un'angoscia incubica e tormentata, e tuttavia sorprendentemente stemperata, in più momenti, da strutture armoniche prossime alla narrativa di Jorge Luis Borges. Privi di titolo e indicati nell'indice con le loro prime parole, i racconti de Lo specchio nello specchio si presentano come il confluire magmatico e irrisolto di più pulsioni e suggestioni, su cui emergono, a fianco del già citato onirismo, un'impostazione spesso legata al teatro (ambito ampiamente frequentato dall'autore), e disparate tematiche non tanto esplorate con lucidità e rigore quanto fatte letteralmente esplodere nei loro tratti più paradossali e inconclusi: la ricerca dell'identità, il senso delle occasioni perdute, lo scorrere del tempo, la morte e la vita, il dolore e la nostalgia. Emblematica in tal senso la presenza di una rete di rimandi, costruita su allusioni e riprese, tra un racconto e l'altro, che proprio perché incongruente e disordinata contrasta e conduce a naufragio la pur inevitabile ricerca da parte del lettore di un eventuale senso nascosto. Da notare inoltre, anche se assolutamente non determinanti, sparsi riferimenti a tradizioni culturali eterogenee: ebraismo, Cristianesimo, taoismo, antichità classica. La ripresa del mito del Labirinto e del mostro che lo abita, affianca infine il libro ad altre narrative analoghe come La casa di Asterione del già citato Borges, o Minotauro - Una ballata di Friedrich Dürrenmatt.
Il Cappellaio Matto (Mad Hatter), il cui vero nome è Jervis Tetch, è un personaggio dei fumetti DC Comics creato da Bill Finger e Lew Sayre Schwartz. Ha fatto la sua prima apparizione su Batman (vol. 1) n. 49 (ottobre 1948). È un supercriminale, uno dei molti nemici di Batman. L'ingegnere Jervis Tetch, prova una vera e propria ossessione per il noto Cappellaio Matto del libro Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, al quale perciò si ispira. Come altri cattivi di Batman, il Cappellaio Matto è diventato un personaggio più oscuro nel corso degli anni. Viene descritto come uno scienziato che inventa e utilizza dispositivi tecnologici per il controllo e la manipolazione della mente delle sue vittime. Il Cappellaio Matto è noto per il suo cappello di colore verde, che di solito è un po' sovradimensionato, in quanto contiene i suoi dispositivi della manipolazione della mente. Il personaggio è comparso nella popolare serie TV degli anni sessanta Batman, nel cartone animato Batman, in Batman - Cavaliere della notte e nella serie tv Gotham. Nel mondo dei videogiochi lo troviamo principalmente nella serie Batman: Arkham, e nello specifico nel secondo, terzo e quarto capitolo: Batman: Arkham City, Batman: Arkham Origins e Batman: Arkham Knight.
Il Cappellaio Matto (The Mad Hatter) è un personaggio immaginario inventato da Lewis Carroll apparso per la prima volta nel 1865 ne Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e che ricompare in Attraverso lo Specchio e quel che Alice vi trovò (1871). La denominazione "Cappellaio Matto", benché largamente in uso, non è presente nelle opere originali di Carroll, che si riferisce al personaggio semplicemente come "Hatter" ("Cappellaio") nel primo libro, e con la forma contratta "Hatta" (in genere conservata nelle traduzioni italiane) nel secondo. Come per tutti i suoi personaggi Carroll non dà una precisa descrizione fisica del Cappellaio, ma si sofferma più sul comportamento del personaggio e sul suo modo di relazionarsi con Alice. L'iconografia del personaggio (largamente ripreso nella cultura popolare, a partire dalla celebre versione nel film di animazione Disney) è quindi principalmente ispirata dalle illustrazioni dei libri di Carroll, e in particolare da quelle originali di John Tenniel.
Alice Pleasance Liddell (Westminster, 4 maggio 1852 – Westerham, 16 novembre 1934) è stata un'amica di Lewis Carroll, per la quale il famoso autore ha scritto Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie.