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La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (BNCF) è una delle più importanti biblioteche italiane ed europee. Insieme alla Biblioteca nazionale di Roma, svolge le funzioni di biblioteca nazionale centrale. Possiede infatti circa 5.948.235 volumi a stampa, 2.703.899 opuscoli, 24.991 manoscritti, 3.716 incunaboli, 29.123 edizioni del XVI secolo e oltre 1.000.000 di autografi, e conta 304.214 opere consultate all'anno 2013. Le scaffalature dei depositi librari coprivano, al 2013, 135 km lineari, con un incremento annuo di oltre 1 km e mezzo.
Lodovico Meneghetti (Novara, 2 giugno 1926 – Milano, 19 luglio 2020) è stato un architetto, urbanista e accademico italiano. Laureatosi in architettura al Politecnico di Milano nel 1952, l’anno seguente Lodovico Meneghetti fonda a Novara, con Vittorio Gregotti e Giotto Stoppino, lo studio di architettura, urbanistica e design Architetti Associati Vittorio Gregotti, Lodovico Meneghetti e Giotto Stoppino. Il sodalizio, attivo anche a Milano dal 1963, si scioglie nell’ottobre del 1969: anno in cui i tre architetti lasciarono definitivamente lo studio in via De Togni a Milano.Chiamato nell’Msa (Movimento studi per l’architettura) e nell’Adi (Associazione disegno industriale), in seguito aderisce all’Inu (Istituto nazionale di urbanistica), diviene consulente della Gescal (Gestione case per lavoratori) e l’Ises (Istituto per lo sviluppo dell’edilizia sociale) lo nominerà progettista di fiducia, soprattutto riguardo all’edilizia scolastica. Dal 1956 al 1960 è assessore all’urbanistica, ai lavori pubblici e all’edilizia privata del Comune di Novara, nel 1962-1963 guida il gruppo di tecnici che progetta il nuovo piano regolatore generale, il piano di edilizia economica e popolare e il piano particolareggiato esecutivo sull’area di una grande caserma. Dal 1970 si impegna a tempo pieno nell’insegnamento e nella ricerca alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e nel 1972 accetta la direzione dell’Istituto di Urbanistica. Nel 1983 fonda con Giancarlo Consonni e Graziella Tonon l’archivio Piero Bottoni: una raccolta documentale di architettura, urbanistica, design, di politiche locali e nazionali. Direttore del dipartimento di Progettazione dell’architettura del Politecnico di Milano dal 1985 al 1988, rilancia la rivista «QD. Quaderni del Dipartimento di progettazione dell’architettura». È autore di numerosi libri e saggi su temi relativi al territorio, al paesaggio, alla città, alla cultura architettonica e urbanistica, al compito sociale del design, ai problemi della scuola nell’insegnamento del progetto ed infine al ruolo delle amministrazioni pubbliche. Dal 2003 è opinionista di Eddyburg (sottotitolo originale Giornale e archivio di urbanistica politica e altre cose): sito, che si occupa di città, società e politica, fondato nello stesso anno dall’ingegnere urbanista Edoardo Salzano.
Leonardo Savioli (Firenze, 30 marzo 1917 – Firenze, 11 maggio 1982) è stato un architetto e pittore italiano.
Il lazzaretto (o lazzeretto) era un luogo di confinamento e d'isolamento per portatori di malattie contagiose, in particolar modo di lebbra e di peste. Nelle città di mare era anche un luogo chiuso in cui merci e persone provenienti da paesi di possibile contagio dovevano trascorrere un soggiorno di determinata durata, spesso di quaranta giorni, da cui il termine quarantena. Sull'origine del nome "lazzaretto" ci sono due ipotesi: la prima viene ricondotta a quella del lebbroso Lazzaro - protagonista della parabola evangelica - venerato come protettore delle persone affette da lebbra, la seconda invece richiama il primo lazzaretto, quello di Santa Maria di Nazareth a Venezia, il cui appellativo, per successive distorsioni fonetiche, si è trasformato da Nazareth a nazaretto a lazzaretto. La loro fama deriva però dal fatto di essere stati così chiamati gli ospedali temporanei che venivano allestiti per evitare un'epidemia di peste. Nel lazzaretto, che nelle città più grandi potevano essere anche più di uno, venivano tenuti in quarantena i malati. Durante epidemie con un alto tasso di mortalità, nei periodi di parossismo del contagio, essi si riempivano di ammalati che, con alta probabilità, morivano nel giro di pochi giorni. Le condizioni igieniche precarie dei lazzeretti a volte invece che arginare un contagio, lo favorivano, con il sovraffollamento, la promiscuità con il personale medico, che facilmente si ammalava a sua volta, e la mancanza di alcune condizioni igieniche che per ragioni di indigenza non potevano essere rispettate. Per esempio si sapeva bene che quando un malato appestato moriva si sarebbero dovute bruciare tutte le sue cose, come gli abiti e il giaciglio: ma in condizioni di estrema urgenza, come durante un'epidemia, era impossibile procurarsi anche solo la paglia fresca giornaliera dove far stendere i malati.
Il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci è un centro polifunzionale situato a Prato che ha come finalità le attività museali di raccolta, conservazione e valorizzazione di opere d'arte contemporanea, i servizi di informazione, didattica e documentazione, l'organizzazione di esposizioni temporanee, rassegne, eventi. Al Centro è riconosciuta la funzione pubblica di coordinamento del sistema regionale dell'arte contemporanea. Nel 2016 il Centro Pecci ha riaperto dopo il completamento dell'ampliamento a firma dell’architetto Maurice Nio e la ristrutturazione dell’edificio originario progettato dall’architetto razionalista Italo Gamberini. Oggi il complesso ospita, oltre a più di 3000 m² di sale espositive, l’archivio e la biblioteca specializzata CID/Arti Visive, che conta un patrimonio di circa 60 000 volumi, l’auditorium–cinema, la libreria, il ristorante e il bistrot e il teatro all'aperto.
La Casa-studio di Leonardo Ricci si trova in via di Monterinaldi 21 a Firenze.
Bressanone (AFI: /bressaˈnone/; Brixen in tedesco, [ˈbʀɪksn̩]; Persenon, [pəʀsəˈnɔŋ], o Porsenù in ladino) è un comune italiano di 22 582 abitanti, il terzo per popolazione della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. È il capoluogo storico, artistico, culturale, economico, sociale ed amministrativo del comprensorio della Valle Isarco. Secondo la tradizione Bressanone venne fondata nel 901, tre secoli prima della costituzione della Contea del Tirolo. Dal 1004 e durante il corso dei secoli è stata sotto dominazione ecclesiastica del principe vescovo di Bressanone, del quale fu la residenza principale. È sede - insieme al capoluogo della provincia Bolzano - della diocesi di Bolzano-Bressanone, costituita nel 1964 staccando dall'arcidiocesi di Trento la città di Bolzano e il territorio a sud di quest'ultima e aggregandolo alla diocesi di Bressanone, mentre i territori della diocesi di Bressanone ora siti in Austria (Valle dell'Inn) sono stati staccati dalla diocesi di Bressanone ed aggregati a quella di Innsbruck. I santi patroni della città sono Cassiano di Imola - festeggiato l'8 maggio - e i vescovi Albuino e Ingenuino - patroni contro la siccità e festeggiati il 5 febbraio. Le loro reliquie sono custodite nel duomo di Bressanone.
La biblioteca di Viipuri (chiamata anche biblioteca Alvar Aalto, in russo: Библиотека Алвара Аалто?) è la biblioteca comunale della città russa di Vyborg, costruita su progetto dell'architetto finlandese Alvar Aalto.
L'architettura organica è una branca dell'architettura moderna che promuove un'armonia tra l'uomo e la natura, la creazione di un nuovo sistema in equilibrio tra ambiente costruito e ambiente naturale attraverso l'integrazione dei vari elementi artificiali propri dell'uomo (costruzioni, arredi, ecc.), e naturali dell'intorno ambientale del sito. Tutti divengono parte di un unico interconnesso organismo, spazio architettonico. Architettura organica corrisponde molto da vicino a società organica. Così si può sintetizzare ciò che affermava il maestro fondatore e il principale esponente di questa nuova maniera di concepire l'atto architettonico: Frank Lloyd Wright. Un'architettura che ha questa idea trainante, rifiuta la mera ricerca estetica o il semplice gusto superficiale, così come una società organica dovrebbe essere indipendente da ogni imposizione esterna contrastante con la natura dell'uomo. Indipendenza quindi da ogni classicismo, ma libertà interpretativa di affrontare qualsiasi tema, armonizzandolo con il tutto e cercandone soluzioni che in Wright sono formalmente perfette. Alcuni studiosi hanno contrapposto l'architettura organica a quella razionale, ritenendola discordante dal Movimento moderno o International Style, ma entrambe non vanno considerate necessariamente in antitesi, essendosi reciprocamente influenzate e sollecitate, tenendo anche conto che l'organicità contempla per sua natura un tipo di razionalità più complesso. Il pensiero organico può inoltre talvolta sfociare nel concetto di organwerk. «Risultato dell’arte del costruire dovrebbe essere una poetica serenità anziché una “efficienza” mortale.» F. L. Wright