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Annali degli Abruzzi

Gli Annali degli Abruzzi, sono un monumentale trattato storico in 24 volumi, scritto da Anton Ludovico Antinori nell'arco di vent'anni, fino alla morte nel 1778, pubblicati parzialmente nel 1784 a Napoli con titolo diverso, e poi integralmente con revisione e commento a Bologna dall'editore Forni, tra il 1971 e il 1973. Gli Annali rappresentano la "summa" del lavoro antinoriano sulla ricerca storica della regione Abruzzo, dopo la Corografia storica degli Abruzzi in 2 volumi, pubblicati dalla Deputazione Abruzzese di storia patria a L'Aquila, nonché ancora oggi l'opera più completa e approfondita per lo studio della storia della regione. Come il contemporaneo Niccola Palma con la Storia civile e religiosa della regione Abruzzo (4 voll.), l'opera in maniera nettamente più approfondita offre un'analisi storica precisa e dettagliata del territorio abruzzese dalle origini, dunque dall'era della Preistoria, fino all'anno 1777, attraversando le varie fasi delle epoche, ossia dalla civiltà italica dei Sanniti (VIII-II sec. a.C.), alla conquista romana (I-III sec.), passando poi al Medioevo mediante le invasioni longobarde e franche (VI-VIII sec), alla conquista normanna (XI-XII sec), alla riorganizzazione territoriale e amministrativa nel Giustizierato (1233) per mezzo di Federico II di Svevia, alle varie guerre di dominio della Corona Napoletana, fino ai grandi terremoti del 1703 e del 1706.

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