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La Via Lattea (dal latino Via Lactea) è la galassia a cui appartiene il nostro sistema solare; è "la galassia" per eccellenza: il nome infatti deriva dal greco galaxias (correlato alla parola latte) utilizzato in epoca greca per designarla. In base agli studi più recenti pare che, da un punto di vista strettamente morfologico, sia una galassia a spirale barrata, ovvero una galassia composta da un nucleo attraversato da una struttura a forma di barra da cui si dipartono i bracci di spirale che seguono un andamento logaritmico; insieme alla Galassia di Andromeda, è il membro principale del Gruppo Locale, un gruppo di galassie comprendente anche la Galassia del Triangolo ed una cinquantina di galassie minori, principalmente galassie nane. Nell'astronomia osservativa, il termine designa la debole banda luminosa biancastra dall'aspetto lattiginoso che attraversa diagonalmente la sfera celeste, formata dalle stelle e dalle nebulosità situate nel disco galattico stesso. La Via Lattea è più brillante in direzione della costellazione del Sagittario, dove si trova il centro galattico che però non è visibile a causa dell'assorbimento della luce da parte delle dense polveri presenti in quella direzione. Nel corso della storia molti miti e leggende sono sorti per spiegare l'origine della Via Lattea: dal latte di Era che allatta Eracle nella mitologia greca al Gange etereo dell'India; immaginata da Democrito e dagli astronomi arabi come una scia di stelle lontane, fu riconosciuta come tale da Galileo Galilei e, in seguito, da studiosi e filosofi come Immanuel Kant, William Herschel e Lord Rosse. Secondo alcune fonti il termine "Via Lattea" va riferito esclusivamente alla scia luminosa osservabile nel cielo notturno; in campo scientifico, consuetudine radicata principalmente nei Paesi anglosassoni, per indicare la galassia nel complesso sarebbe preferibile utilizzare il termine Galassia Via Lattea (in inglese Milky Way Galaxy) o anche la Galassia, con l'iniziale maiuscola. Tuttavia anche nelle pubblicazioni scientifiche la locuzione Via Lattea resta la più diffusa, anche per indicare la galassia nel suo complesso.
Con Indoari o Arii (anche Ariani o Indoariani), si indica un antico popolo nomade appartenente al gruppo indoiranico dei popoli indoeuropei, che penetrò nel Subcontinente indiano nel II millennio a.C., subentrando alla Civiltà della valle dell'Indo e imponendosi su un ampio territorio. Disperdendosi su un'area tanto vasta, la lingua di questo popolo (di matrice indoiranica) subì un processo di frammentazione, che diede origine alle varie lingue indiane antiche (come il sanscrito) e moderne (come l'hindi).
Il Gange (AFI: /ˈɡanʤe/; chiamato localmente Ganga, devanagari गंगा) è un grande fiume del subcontinente indiano che attraversa le pianure del nord dell'India e il Bangladesh. Ha una lunghezza di 2.510 km e le sue sorgenti sono localizzate sul ghiacciaio di Gangotri nello stato indiano dell'Uttarakhand, nell'Himalaya centrale. Sfocia nel Golfo del Bengala con un ampio delta nella regione del Sundarbans. Per millenni ha goduto di una posizione preminente nella religione indù in India ed è adorato nella sua forma personificata della dea Gaṅgā. Assieme ai suoi affluenti, drena un bacino idrografico che si snoda su una superficie di circa un milione di chilometri quadrati, che supporta una delle regioni più densamente popolate del pianeta Terra. Quasi la metà della popolazione dell'India vive in un terzo del territorio del paese, compreso in 500 km dalla catena Himalaya all'interno della Pianura del Gange (Indo-gangetica).
Il Bengala, conosciuto anche come Bôngo (in bengalese বঙ্গ), Bangla (বাংলা), Bôngodesh (বঙ্গদেশ), e Bangladesh (বাংলাদেশ) in bengalese, è una regione nord-orientale del Subcontinente indiano. La maggior parte è divisa tra il Bangladesh (Bengala Orientale) e lo stato federato indiano del Bengala Occidentale, mentre alcuni territori appartenenti allo scomparso Regno del Bengala (durante il periodo della monarchia locale e del dominio britannico) sono divenuti territorio di alcuni stati confinanti dell'India nord-orientale, come Bihar, Tripura e Orissa. La gran parte del territorio del Bengala è abitata da bengalesi. La regione del Bengala è una tra le più densamente popolate della terra, con una densità di popolazione superiore a 900 ab./km2. La maggior parte della regione soggiace nel delta del Gange-Brahmaputra o delta del Gange, il più grande delta del mondo. Nella parte meridionale del delta si trovano le Sundarbans, la più grande foresta di mangrovie del mondo nonché habitat della tigre del Bengala. Anche se la maggior parte della popolazione della regione è di estrazione rurale e agraria, proprio qui si trovano due metropoli, Kolkata (in precedenza chiamata Calcutta) e Dacca. La regione del Bengala è conosciuta per il suo contributo al progresso socio-culturale della società indiana, il Rinascimento bengalese, e per le attività rivoluzionarie del suo popolo durante il movimento di indipendenza indiano. Il Bengala era un tempo riconosciuto come uno dei centri preminenti del pensiero mondiale: "Quello che il Bengala pensa oggi, l'India lo pensa domani e il resto del mondo il giorno dopo", disse Gopal Krishna Gokhale, storico leader del movimento per l'indipendenza dell'India.