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La papirologia è la scienza che studia i testi letterari e documentari antichi così come si sono conservati dei manoscritti su supporti mobili e deperibili, come il papiro, la più comune forma di supporto scrittorio nel mondo egizio, greco e romano.
Il papiro (dal latino: papȳrus, a sua volta dal greco antico: πάπυρος, pápyros, di etimologia sconosciuta) è la superficie di scrittura ricavata da una pianta acquatica, molto comune nel delta del Nilo e in alcune parti del Mediterraneo, un'erba palustre della famiglia delle Cyperaceae, il Cyperus papyrus. La carta di papiro rappresentò una vera e propria rivoluzione nel campo della scrittura, poiché risultava facilmente pieghevole, leggera e di colore chiaro, tutte qualità utili per gli scritti. Il primo produttore del prezioso materiale fu l'Egitto.
Girolamo Vitelli (Santa Croce del Sannio, 27 luglio 1849 (o il 28 luglio) – Spotorno, 2 settembre 1935) è stato un filologo classico, grecista e papirologo italiano, senatore del Regno d'Italia dal 1920 alla sua morte. Fu tra i più importanti filologi in Italia al passaggio fra il XIX e il XX secolo, nonché maestro di un'intera generazione di studiosi dell'antichità classica.
Nicola Festa (Matera, 17 novembre 1866 – Roma, 30 maggio 1940) è stato un filologo classico e accademico italiano, accademico del Lincei e dell'Arcadia, senatore del Regno d'Italia.
Marcello Gigante (Buccino, 20 gennaio 1923 – Napoli, 23 novembre 2001) è stato un grecista, filologo classico e papirologo italiano. È stato uno dei più importanti papirologi italiani del dopoguerra, e, in senso lato, studioso delle antichità classiche e bizantine.