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Le guerre jugoslave sono state una serie di conflitti armati, inquadrabili tra una guerra civile e conflitti secessionisti, che hanno coinvolto diversi territori appartenenti alla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, una decina di anni dopo la morte di Tito, tra il 1991 e il 2001, causandone la dissoluzione. Diverse le motivazioni che sono alla base di questi conflitti. La più importante è il nazionalismo imperante nelle diverse repubbliche a cavallo fra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta (in particolare in Serbia, Croazia e Kosovo, ma in misura minore anche in Slovenia e nelle altre regioni della Federazione), con una propaggine finale nel XXI secolo del conflitto nella Repubblica di Macedonia del 2001. Influenti anche le motivazioni economiche, culturali, gli interessi e le ambizioni personali dei leader politici coinvolti e la contrapposizione spesso frontale fra etnie e religioni diverse (cattolici, ortodossi e musulmani), fra le popolazioni delle fasce urbane e le genti delle aree rurali e montane, oltre che gli interessi di alcune entità politiche e religiose (anche esterne) a porre fine all'esperienza della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia.
Nota introduttiva In queste pagine il computo degli anni riportato secondo l'Anno Domini (estesa agli anni avanti Cristo) e quindi utilizzando il calendario solare gregoriano. La suddivisione di queste pagine di cronologia storica in cronologia della protostoria, cronologia della storia antica e cronologia del Medioevo ha solo significato metodologico per evitare la costruzione di un'unica pagina di "Cronologia della storia del mondo", troppo complicata, pesante ed ambiziosa da gestire; si scelto pertanto di dividere i periodi in base ad alcuni riferimenti storici importanti: la scoperta della scrittura in Mesopotamia ed Egitto (passaggio dalla protostoria alla storia antica) e la scoperta delle Americhe da parte degli europei (fine del Medioevo). La cronologia della storia antica composta da questa pagina principale, suddivisa in 8 paragrafi di 500 anni, ciascuno contenente una tabella riassuntiva geografica ed una cronologia sintetica ed essenziale; ad ogni paragrafo collegata una pagina specifica con la cronologia estesa ed approfondita di quei cinque secoli. La cronologia adottata per la Mesopotamia e l'Egitto la cronologia media.
Un arco trionfale, o arco di trionfo, è una costruzione con la forma di una monumentale porta ad arco, solitamente costruita per celebrare una vittoria in guerra, in auge presso le culture antiche. Questa tradizione nasce nell'Antica Roma, e molti archi costruiti in età imperiale possono essere ammirati ancora oggi nella "città eterna". Alcuni archi trionfali erano realizzati in pietra, a Roma in marmo o travertino, ed erano dunque destinati ad essere permanenti. In altri casi venivano eretti archi temporanei, costruiti per essere utilizzati durante celebrazioni e parate e poi smontati. In genere solo gli archi eretti a Roma vengono definiti "trionfali" in quanto solo nell'Urbe venivano celebrati i trionfi e onorato l'ingresso del vincitore. Gli archi eretti altrove sono generalmente definiti "onorari" e avevano la funzione di celebrare nuove opere pubbliche. Originariamente gli archi erano semplici e avevano una sola apertura (fòrnice), nell'età tardoimperiale si arricchirono con fòrnici laterali e rilievi scultorei decorativi. Sulla sommità, detta attico, erano poste statue e quadrighe guidate dall'imperatore. L'età augustea inaugurò una tipologia grandiosa dell'arco di trionfo; era arricchito con rilievi in marmo o in bronzo che raccontavano le imprese di guerra dell'imperatore. La costruzione degli archi romani assunse man mano, un ruolo pressoché simbolico. Essi infatti si rifanno alle porte monumentali, allineate alle mure della città, ma da esse si differiscono non tanto strutturalmente, ma, appunto, simbolicamente. Essi sono, infatti, dedicati a grandi imprese compiute da imperatori, generali, quali guerre, conquiste o anche alla semplice edificazione di infrastrutture come ponti e strade. Altro elemento di grande importanza, e quindi da sottolineare, è la circostanza che la monumentalità sia data dalla sovrapposizione di due elementi strutturali: la volta ed il trilite (due colonne che sorreggono un architrave). Di questi due, solo la volta è l'elemento portante: il peso dell'intera struttura è scaricato solamente su di esso e non sulla struttura trilitica. In una chiesa l'arco trionfale, anche definito arco santo, è la struttura che separa la navata dal presbiterio o dal transetto. Può essere rivestito sia nella parete verso la navata sia nell'intradosso di mosaici, affreschi o altre decorazioni.