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Il vino di visciole è una bevanda alcolica (circa 14°) a base di visciole, una varietà di ciliegie acide, simili alle amarene ma più dolci e di colore più scuro. Le visciole sono i frutti del visciolo, un tipo di ciliegio acido (Prunus cerasus) come l'amareno e il marasco. Il prodotto, tipicamente marchigiano, è un vino dolce da degustazione o da dessert dalla fragranza di visciola. Sono due le zone di produzione in Italia più importanti: l'entroterra della provincia di Pesaro e Urbino, in particolare nei comuni di Cantiano, Pergola, Sant'Angelo in Vado e Sassocorvaro, e la Vallesina e altre zone della provincia di Ancona, in particolare San Paolo di Jesi dove dal 2010 si svolge una sagra paesana dedicata a questa bevanda. Tale bevanda viene prodotta principalmente in due modi: tramite la preparazione di uno sciroppo di visciole e zucchero a cui viene aggiunto il mosto nel periodo di vendemmia, tipico della zona della vallesina, che solitamente prende il nome di vino di visciola; tramite macerazione delle visciole nel vino con aggiunta di zucchero, tipico della zona a nord delle Marche, che solitamente prende il nome di visner.La seconda modalità è quella più semplice.
Un liquore è una bevanda spiritosa dal sapore dolce, ottenuta mediante aromatizzazione di alcol o di altre bevande spiritose. L'aromatizzazione può essere fatta con olii essenziali, oppure ottenuta tramite macerazione (a freddo), infusione (a caldo) o percolazione dell'alcol con erbe o sostanze aromatiche. Per realizzare il liquore vengono inoltre aggiunti: la parte dolce (solitamente sciroppo di zucchero), acqua per portare il liquore alla gradazione desiderata, ed eventualmente coloranti. A volte si usa erroneamente il termine "liquore" per indicare anche i distillati (o acquaviti) che costituiscono un'altra famiglia di bevande spiritose e che a differenza dei liquori vengono ottenuti mediante distillazione di prodotti fermentati, senza aggiunta di zucchero e aromi.
L'ILLVA Saronno S.p.A. (acronimo di Industria Lombarda Liquori Vini e Affini) è un'azienda italiana specializzata nella produzione e commercializzazione di bevande alcoliche. La sede centrale e lo stabilimento sono situati a Saronno (VA).
La grappa è un'acquavite di vinaccia ricavata da uve prodotte e vinificate esclusivamente in Italia, distillata in Italia. Anche il distillato di vinaccia prodotto nella Svizzera italiana viene etichettato e commercializzato come grappa. Vi sono tre principali tipologie di vinacce con cui distillare la grappa: Vinacce fermentate ottenute dalla svinatura di vini rossi. Vinacce semi-vergini, ottenute nella vinificazione in rosato; medesimo risultato si ottiene dalle vinacce di vini dolci; Vinacce vergini, ottenute dalla "sgrondatura" nella vinificazione in bianco per ottenere vini bianchi. In questo caso, le vinacce non hanno subito alcuna fermentazione significativa.Le vinacce vergini o semivergini devono essere obbligatoriamente fermentate prima di dare avvio alla distillazione in quanto la grappa si ottiene unicamente da vinacce fermentate.Grappe di qualità elevata richiedono che si separino, prima della distillazione, i vinaccioli. A maggior ragione, è molto raro che una distilleria lasci, anche parzialmente, i raspi insieme alle vinacce.Non bisogna confondere la grappa, che è un distillato di vinacce fermentate, con l'acquavite d'uva, che è un distillato di mosto. Allo stesso modo, la grappa non è un distillato di vino (Brandy se invecchiato in legno e cognac o armagnac se francese). Quindi distillato di vinacce, distillato di mosto (d'uva) e distillato di vino sono tre bevande alcoliche diverse. Per legge comunitaria (reg. CE 110/2008-all. III) il termine "grappa" è un'indicazione geografica protetta (art. 16) del solo stato membro Italia (cioè non è un termine generico ma è una denominazione tutelata): ne discende che nessun altro paese può usare questa designazione. Visto l'elevato contenuto di alcol, come tutti i superalcolici, ne è raccomandato un consumo ridotto.[1][2]
Un cocktail (anticamente conosciuto in Italia con il nome di "bevanda arlecchina" o "polibibita") è una bevanda ottenuta tramite una miscela proporzionata ed equilibrata di diversi ingredienti alcolici, non alcolici e aromi. Un cocktail ben eseguito deve avere struttura, aroma e colore bilanciati; se eseguito senza l'uso di componenti alcoliche viene detto cocktail analcolico. Il cocktail può presentare all'interno del bicchiere del ghiaccio, non presentarlo affatto (come alcuni cocktail invernali quali grog e punch), oppure può essere solo raffreddato con del ghiaccio. Una classe particolare di cocktail è costituita dagli shot, piccoli cocktail che possono avere tutte le caratteristiche di un normale cocktail e sono serviti in due tipi di bicchieri, gli shot e i bite. Per prevenire l'abuso sia di nomi fittizi di cocktail sia di modifiche arbitrarie a cocktail conosciuti, l'International Bartenders Association ne ha codificati 77 a cui ogni anno si aggiungono o vengono eliminati altri cocktail.
Una bevanda spiritosa è una bevanda alcolica con titolo alcolometrico maggiore o uguale a 15 % vol, prodotta mediante distillazione oppure macerazione o aromatizzazione di alcol etilico o di altre bevande spiritose. A livello europeo, le bevande spiritose sono normate dal Regolamento (CE) n. 110/2008, approvato il 15 gennaio 2008.