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Il Pi greco è una costante matematica, indicata con la lettera greca π {\displaystyle \pi } (pi), scelta in quanto iniziale di περιφέρεια (perifereia), circonferenza in greco. Nella geometria piana il π {\displaystyle \pi } viene definito come il rapporto tra la lunghezza della circonferenza e quella del suo diametro, o anche come l'area di un cerchio di raggio 1 {\displaystyle 1} . Molti libri moderni di analisi matematica definiscono il π {\displaystyle \pi } usando le funzioni trigonometriche: per esempio come il più piccolo numero strettamente positivo per cui sin ( x ) = 0 {\displaystyle \sin(x)=0} oppure il più piccolo numero che diviso per 2 {\displaystyle 2} annulla cos ( x ) {\displaystyle \cos(x)} . Tutte queste definizioni sono equivalenti. Il π {\displaystyle \pi } è conosciuto anche come costante di Archimede (da non confondere con il numero di Archimede) e costante di Ludolph o numero di Ludolph. Il π {\displaystyle \pi } non è una costante fisica o naturale, ma una costante matematica definita in modo astratto, indipendente da misure di carattere fisico. Questo è il valore del π {\displaystyle \pi } troncato alla 100ª cifra decimale: 3,14159 26535 89793 23846 26433 83279 50288 41971 69399 37510 58209 74944 59230 78164 06286 20899 86280 34825 34211 70679
Il palinsesto di Archimede è un famoso palinsesto, costituito da un codice pergamenaceo contenente opere di Archimede, il cui ritrovamento ha dato un notevole contributo alla comprensione del pensiero del grande scienziato.
La misura del cerchio è un trattato di Archimede considerato la continuazione e il completamento del trattato Della sfera e del cilindro. Questa fu una delle più grandi scoperte di Archimede
Archimede di Siracusa (in greco antico: Ἀρχιμήδης, Archimédēs; Siracusa, 287 a.C. circa – Siracusa, 212 a.C.) è stato un matematico, fisico e inventore siceliota. Considerato come uno dei più grandi scienziati e matematici della storia, contribuì ad avanzare la conoscenza in settori che spaziano dalla geometria all'idrostatica, dall'ottica alla meccanica: fu in grado di calcolare la superficie e il volume della sfera e intuì le leggi che regolano il galleggiamento dei corpi; in campo ingegneristico, scoprì e sfruttò i principi di funzionamento delle leve e il suo stesso nome è associato a numerose macchine e dispositivi, come la vite di Archimede, a dimostrazione della sua capacità inventiva; circondate ancora da un alone di mistero sono invece le macchine da guerra che Archimede avrebbe preparato per difendere Siracusa dall'assedio romano. La sua vita è ricordata attraverso numerosi aneddoti, talvolta di origine incerta, che hanno contribuito a costruire la figura dello scienziato nell'immaginario collettivo. È rimasta celebre nei secoli, ad esempio, l'esclamazione èureka! (εὕρηκα! - ho trovato!) a lui attribuita dopo la scoperta del principio sul galleggiamento dei corpi che ancora oggi porta il suo nome.