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La storia della Grecia comprende tradizionalmente lo studio del popolo greco, i luoghi che hanno governato in passato, e i territori che ora formano il moderno stato della Grecia. La colonizzazione e, in seguito, il governo greco sono variati significativamente nel corso degli anni, e come conseguenza, anche la storia della Grecia è estremamente varia: ogni periodo ha, infatti, la sua relativa sfera di interesse. Le prime tribù che parlavano un greco arcaico giunsero nella penisola intorno al III millennio a.C., dove numerose persone praticavano già l'agricoltura sin dal VII millennio a.C. Durante il periodo di massima estensione, la civiltà greca comprendeva territori fino all'Egitto e alle montagne dell'Hindu Kush in Pakistan. Da allora, minoranze greche sono rimaste in vari luoghi (per esempio in Turchia, Italia e Libia) e gli emigrati sono stati assimilati da varie società in tutto il mondo (Nord America, Australia, Nord Europa, Estremo oriente). Ancora oggi, la maggior parte dei greci vive nel moderno stato della Grecia (indipendente dal 1821) e a Cipro.
Cnosso (in greco antico: Κνωσός, Knōsós, greco miceneo ko-no-so, minoico ku-ni-su) è il più importante sito archeologico dell'età del bronzo di Creta. Sorge nella parte centrale dell'isola di Creta, a 6 km dal mare e a 5 km da Heraklion, sul fiume Katsaba (antico Kairatos). Fu un importante centro della civiltà minoica (la civiltà cretese dell'età del bronzo). Il palazzo di Cnosso è legato ad antichi miti della Grecia classica, come Minosse e il labirinto costruito da Dedalo, e quello di Teseo e il Minotauro. Questa leggenda racconta che Minosse, re di Creta, abbia fatto costruire un labirinto per chiuderci dentro il Minotauro nato dall'unione di sua moglie con un toro. Questo essere mostruoso aveva la testa di toro e il corpo di uomo. Ogni anno bisognava dare 7 fanciulli e 7 fanciulle in pasto al Minotauro nel labirinto.
Per arte romana si intende l'arte della civiltà di Roma, dalla fondazione alla caduta dell'Impero d'Occidente, sia nella città che nel resto d'Italia e nelle province orientali e occidentali. L'arte nella parte orientale dell'Impero, dopo la caduta dell'Occidente, sebbene sia in continuità con la Roma imperiale, viene indicata come arte bizantina. Le forme artistiche autoctone, nella fase delle origini e della prima repubblica, sono piuttosto elementari e poco raffinate. Con il contatto con la civiltà greca Roma avrà un atteggiamento ambivalente nei confronti della "superiore" arte greca: progressivamente ne apprezzerà le forme, mentre proverà disprezzo per gli autori, artisti greci socialmente inferiori nei confronti dei conquistatori romani (lo stesso atteggiamento era tenuto verso filosofi e poeti ellenici). Con il passare dei secoli l'arte greca avrà un sempre maggiore apprezzamento, anche se non mancheranno tendenze autoctone "anticlassiche" che costituiranno un elemento di continuità con l'arte romanica.
L'arte della civiltà egea (2000-1400 a.C.) si divide in arte minoica ed arte micenea. L'età minoico-micenea inizia nel 1500 a.C. e si conclude nel 1199 a.C. L'arte minoica nasce in corrispondenza dell'introduzione della metallurgia del bronzo. L'architettura più nota è quella del Palazzo di Cnosso, completo di un santuario e di un teatro. ma anche l'architettura del palazzo di Malia. Questi palazzi erano costruiti in pietra calcarea e mattoni crudi, non avevano mura difensive intorno: bastava il mare a proteggerli. A Creta svolgevano un ruolo importante i ceramisti e i decoratori. L'arte micenea, influenzata da quella minoica, è quella corrispondente al periodo più avanzato dell'età del bronzo ed il suo elemento caratterizzante sono le fortificazioni, le porte e l'architettura funeraria.
L'arte italiana si sviluppò nella penisola italica fin dalla preistoria. Durante l'Impero romano l'Italia fu al centro di una cultura artistica che per la prima volta creò un linguaggio universalmente omogeneo per il mondo europeo e mediterraneo. In alcuni periodi l'Italia fu il paese artisticamente più all'avanguardia d'Europa.
L'arte greca arcaica comprende il VII e il VI secolo a.C. Il primo è un periodo di innovazioni ed esperimenti etichettato con il termine "orientalizzante" e comprendente fenomeni ed eventi di varia e complessa natura tra i quali la nascita della ceramica protocorinzia e il periodo che in scultura viene detto dedalico, ovvero la nascita della statuaria greca. Frequentemente intorno al 620 a.C. si pone l'inizio del periodo arcaico propriamente detto, fase durante la quale si consolidano e sviluppano le conquiste del periodo precedente e in cui, terminate le influenze orientali, l'arte greca inizia il proprio autonomo cammino. Convenzionalmente la fine dell'arte arcaica viene posta intorno al 480 a.C.
L'architettura minoica è rappresentata da tutte le opere edili realizzate dalla stessa civiltà cretese durante l'età del bronzo (circa 3000-1050 a.C.); principalmente dai resti dei grandiosi palazzi che costituivano la residenza del sovrano e il luogo di immagazzinamento del surplus della produzione. Erano costruiti con pietra e mattoni di fango essiccati al sole, poi le pareti venivano intonacate e talvolta dipinte. La pianta, con ambienti articolati intorno a vasti cortili, era ampia e asimmetrica, con la disposizione delle stanze che suggerisce un criterio casuale; vi si trovano porticati, terrazze, logge, verande e cavedi, mentre sono del tutto assenti strutture militari di difesa. Questo ha fatto pensare a una società basata su uno stile di vita tranquillo e civile, che fu facilmente conquistata dall'invasione micenea, quando il mare non rappresentò più una barriera difensiva. A Creta si sono rinvenuti i resti del palazzo di Cnosso, del palazzo di Festo e del palazzo di Malia, il primo occupante un'area di ben 13.000 m2. Il palazzo più famoso è quello di Cnosso, anche se le rovine attuali, compresi i famosi affreschi a tema marinaresco, sono in larga parte frutto della fantasia dell'archeologo inglese Arthur Evans agli inizi del Novecento. Esisteva un sistema di scarichi per far defluire le acque di bagni e latrine, mentre in alcune stanze sono state ritrovate tracce di bracieri a carbone per il riscaldamento e la cottura dei cibi. La copertura dei vani era costituita probabilmente da un sistema di travi con andamento piano, non inclinato. Al pian terreno era vastissima l'area dei magazzini, dove si conservavano i prodotti dell'Isola, all'epoca molto fertile: granaglie, vino, olio d'oliva e lana. Forse proprio dalla complessa suddivisione dell'area dei magazzini potrebbe essere nata la leggenda del labirinto, tramandata dalla mitologia greca continentale. Forse i magazzini di Cnosso erano così ampi anche perché fungeva da centro di stoccaggio e distribuzione verso tutta l'isola. La cosiddetta villa di Haghia Triada venne costruita invece in epoca già micenea, e presenta un porticato a due piani. L'aspetto in alzato di questi edifici, si ritrova in modelli in terracotta e viene raffigurato nel cosiddetto mosaico degli edifici. A Creta non sono stati trovati resti né di architetture funerarie, né tanto meno di alcuna costruzione militare.