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Sesto Fiorentino (pronuncia: /ˈsɛsto fjoren'tino/) è un comune italiano di 48 797 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana.
La scultura greca arcaica si sviluppò nel mondo ellenico tra il VI secolo a.C. e il 480 a.C., anno in cui venne distrutta l'Acropoli di Atene dai Persiani. Nella fase arcaica sono presenti tre scuole: scuola dorica nel Peloponneso, scuola ionica nelle isole del mar Egeo e nell'Asia Minore meridionale e la scuola Attica nella regione e città di Atene.
Il Parco dei Mostri, denominato anche Sacro Bosco o Villa delle Meraviglie di Bomarzo, in provincia di Viterbo, è un complesso monumentale italiano. Si tratta di un parco naturale ornato da numerose sculture in basalto risalenti al XVI secolo e ritraenti animali mitologici, divinità e mostri.
Odoardo Fantacchiotti (Roma, 8 marzo 1811 – Firenze, 24 giugno 1877) è stato uno scultore italiano.
Girolamo Masini (Firenze, 29 dicembre 1840 – 1885) è stato uno scultore italiano.
Il Giardino di Boboli è un parco storico della città di Firenze. Nato come giardino granducale di Palazzo Pitti, è connesso anche al Forte di Belvedere, avamposto militare per la sicurezza del sovrano e la sua famiglia. Il giardino, che accoglie ogni anno oltre 800.000 visitatori, è uno dei più importanti esempi di giardino all'italiana al mondo ed è un vero e proprio museo all'aperto, per l'impostazione architettonico-paesaggistica e per la collezione di sculture, che vanno dalle antichità romane al XX secolo. Il giardino di Boboli è uno dei più famosi giardini della penisola. I giardini furono costruiti tra il XVI e il XIX secolo, dai Medici, poi dagli Asburgo-Lorena e dai Savoia, e occupano un'area di circa 45.000 m². Alla prima impostazione di stile tardo-rinascimentale, visibile nel nucleo più vicino al palazzo, si aggiunsero negli anni nuove porzioni con differenti impostazioni: lungo l'asse parallelo al palazzo nacquero l'asse prospettico del viottolone, dal quale si dipanano vialetti ricoperti di ghiaia che portano a laghetti, fontane, ninfei, tempietti e grotte. Notevole è l'importanza che nel giardino assumono le statue e gli edifici, come la settecentesca Kaffeehaus (raro esempio di gusto rococò in Toscana), che permette di godere del panorama sulla città, o la Limonaia, ancora nell'originario color verde Lorena. Il giardino ha quattro ingressi fruibili dal pubblico: dal cortile dell'Ammannati di Palazzo Pitti, dal Forte di Belvedere, da via Romana (l'ingresso di Annalena) e dal piazzale di Porta Romana, oltre a un'uscita "extra" su piazza Pitti.
Carmelo Cammarata (Bivona, 17 aprile 1924 – Bivona, 27 marzo 1999) è stato uno scultore italiano, noto prevalentemente a livello regionale. Di umili origini, ha svolto il mestiere di contadino. Nel poco tempo libero si dilettava a dipingere e talvolta anche ad affrescare pareti delle abitazioni prese in affitto. Iniziò quindi ad acquisire una particolare passione per la scultura, prima in gesso e poi su marmi o alabastri o legni. Scultore autodidatta, raggiunse la piena maturità artistica sul finire degli anni sessanta, quando fu chiamato da alcuni intellettuali a partecipare al recupero di un'opera d'arte del Serpotta, in serio pericolo in una vecchia chiesa diroccata. Carmelo Cammarata, scolpiva arenaria nel suo laboratorio artistico che egli stesso aveva costruito nelle vicinanze della propria abitazione, una casupola di pochi metri quadri. Scolpiva anche sull'alabastro, sull'onice, sull'agata, sul legno. Capitava spesso, anche nelle giornate di festa, che mentre seduto nella “bottega” intento a commentare un'opera finita, per rilevarne pregi, difetti e tematiche, lo scultore si alzava di scatto e, anche se con scarpe pulite e lucide, si faceva accompagnare in zone di campagna, in contrade impervie, alla ricerca di pietre e marmi da servire per le prossime opere da realizzare. Contribuì alla nascita del Centro Culturale Il Pegaso, fondato da Cesare Sermenghi, che divenne presto cenacolo di iniziative quali mostre di pittura e di scultura, readings e manifestazioni culturali di varia natura con la partecipazione di letterati quale Leonardo Sciascia, maestri di pittura e scultura quali Renato Guttuso e Ugo Attardi, cantautori e attori teatrali quali Rosa Balistreri e Dario Fo, per citarne alcuni. Ha partecipato a numerose mostre (personali e collettive) ricevendo numerosi riconoscimenti. Nell'enciclopedia "La storia della Sicilia" è citato come rappresentante del "naif" siciliano.
Arnolfo di Cambio, noto anche come Arnolfo di Lapo (Colle di Val d'Elsa, 1235 circa Firenze, 8 marzo 1302 circa), stato uno scultore, architetto e urbanista italiano attivo in particolare a Roma e a Firenze alla fine del Duecento e ai primi del secolo successivo.