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Omnibus. Settimanale di attualità politica e letteraria fu un settimanale d'informazione italiano fondato nel 1937 da Leo Longanesi, che ne fu l'unico direttore durante sua breve vita. Fu pubblicato fino al 29 gennaio 1939. Considerato il capostipite dei settimanali d'informazione italiani, «Omnibus» aprì la strada a quello che divenne il popolare genere del rotocalco. Sul settimanale di Longanesi si trovano per la prima volta la tecnica di stampa (la rotocalcografia), i criteri d'impaginazione, l'importanza data alle fotografie (usate consapevolmente come mezzo per attirare il lettore) che saranno adottati dai settimanali d'attualità del dopoguerra. Fu una palestra di giornalismo per uomini come Arrigo Benedetti, Mario Pannunzio ed Indro Montanelli.
Il Milite Ignoto (lat. Ignoto Militi, "Al Milite Ignoto", com'è riportato sul suo sacello) è un militare italiano, la cui identità resta sconosciuta essendone stato scelto il corpo in modo che non avesse particolari che lo rendessero riconoscibile, morto nella prima guerra mondiale e sepolto a Roma sotto la statua della dea Roma all'Altare della Patria al Vittoriano. Questo è il lato della pietra sepolcrale che è visibile all'esterno dell'edificio: l'altro lato, quello che dà verso gli ambienti interni del Vittoriano, è visibile in una cripta. La tomba del Milite Ignoto è un sacello simbolico che rappresenta tutti i caduti e i dispersi in guerra italiani. Essa è scenario di cerimonie ufficiali che si svolgono annualmente in occasione dell'Anniversario della liberazione d'Italia (25 aprile), della Festa della Repubblica Italiana (2 giugno) e della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate (4 novembre), durante le quali il Presidente della Repubblica Italiana e le massime cariche dello Stato rendono omaggio al sacello del Milite Ignoto con la deposizione di una corona d'alloro in ricordo ai caduti e ai dispersi italiani nelle guerre. Il motivo del suo spiccato simbolismo risiede nella transizione metaforica dalla figura del soldato, a quella del popolo e infine a quella della nazione: questo passaggio tra concetti sempre più ampi e generici è dovuto ai tratti indistinti della non identificazione del soldato. La cerimonia di tumulazione del Milite Ignoto, che avvenne il 4 novembre 1921 durante la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, è stata la più importante e partecipata manifestazione patriottica dell'Italia unita, dato che vi partecipò un milione di persone.
Giovanni Randaccio (Torino, 1º luglio 1884 – San Giovanni al Timavo, 28 maggio 1917) è stato un militare italiano.
La baionetta è un'arma da taglio montata sulla canna di un fucile che, specialmente nelle guerre tra il XVII e XIX secolo, consentiva alle formazioni di fanteria di attaccare il nemico a distanza ravvicinata, generalmente dopo aver esaurito le munizioni delle armi da fuoco. Il termine deriva dal francese baïonnette, dalla città basca di Bayonne in Francia, dove venne fabbricata la prima volta. Inizialmente le baionette erano lunghe 90 cm circa e, assieme alla lunghezza del fucile, servivano per respingere la cavalleria. Il calcio del fucile veniva "piantato" a terra e l'intera arma piegata in avanti in modo da creare una barriera di "lance" in grado di fermare la cavalleria. Una seconda versione di baionetta, più corta, lunga circa 45–50 cm serviva per il combattimento corpo a corpo. Incidentalmente, segnaliamo che — pur essendo del tutto prevalente l'impiego della baionetta su fucili o carabine — si sono dati casi di applicazione della baionetta anche ad altri tipi di armi, come la baionetta Pritchard per il revolver Webley, quella che equipaggiava la rivoltella Nagant per la gendarmeria lussemburghese, o quelle dei mitra Sterling e MAB 38. Un aspetto poco intuitivo, ma tutt'altro che irrilevante o remoto, è l'impiego della baionetta in servizi di ordine pubblico, anche da parte di forze di polizia o di paramilitari.