Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Don Vasco da Gama, spesso erroneamente citato nella forma spagnola «de Gama», conte di Vidigueira e viceré delle Indie Orientali (Sines, 3 settembre 1469 – Cochin, 24 dicembre 1524), è stato un esploratore portoghese, primo europeo a navigare direttamente fino in India doppiando Capo di Buona Speranza.
La storia del capo di Buona Speranza rappresenta una parte centrale della storia del Sudafrica. La penisola del Capo fu l'area in cui i primi europei si stabilirono, e Città del Capo la prima città del Sudafrica.
L'India (hindi: भारत Bhārat), ufficialmente Repubblica dell'India (hindi: भारत गणराज्य Bhārat Gaṇarājya), è uno Stato federale dell'Asia meridionale, con capitale Nuova Delhi. Con 3 287 263 km² l'India è il 7º stato del mondo per superficie mentre con 1 380 004 385 abitanti è il 2° più popoloso dopo la Cina. È bagnato dall'oceano Indiano a sud, dal mar Arabico a ovest e dal golfo del Bengala a est, possiede una linea costiera che si snoda per 7.517 km., e confina con il Pakistan a ovest, Cina, Nepal e Bhutan a nord-est, Bangladesh e Myanmar a est. Suoi vicini prossimi, separati dell'oceano Indiano, sono lo Sri Lanka a sud-est e le Maldive a sud-ovest. Sede della civiltà della valle dell'Indo e regione di rotte commerciali storiche e di vasti imperi, il subcontinente indiano è stato identificato con il suo commercio e la ricchezza culturale per gran parte della sua lunga storia. Quattro grandi religioni del mondo (il buddismo, l'induismo, il giainismo e il sikhismo) sono nate qui, mentre lo zoroastrismo, l'ebraismo, il cristianesimo e l'islam vi arrivarono entro il I millennio d.C., dando forma nella regione a una grandissima diversità culturale, espressa specialmente dal Sultanato di Delhi, dall'Impero Moghul, dall'Impero di Vijayanagara e dall'Impero maratha. Sotto il regno dell'imperatore Aurangzeb, l'India è stata l'economia più forte e produttiva del mondo, valendo un quarto (25%) del PIL mondiale, con un'entrata annuale dieci volte di più dell'Impero francese. Gradualmente annessa alla Compagnia britannica delle Indie orientali dai primi decenni del XVIII secolo e colonizzata dal Regno Unito dalla metà del XIX secolo, l'India è diventata un moderno Stato nazionale nel 1947, dopo una lotta per l'indipendenza che è stata caratterizzata da una diffusa resistenza non violenta guidata da Gandhi. L'India è la settima più grande economia del mondo in termini nominali e la quarta in termini di potere d'acquisto. Riforme economiche hanno trasformato lo Stato nella seconda economia a più rapida crescita (è uno dei cinque Paesi a cui ci si riferisce con l'acronimo BRICS), ma nonostante ciò il Paese soffre ancora di alti livelli di povertà, analfabetismo (143°) e malnutrizione, oltre ad avere un sistema sociale basato sulle caste anche se è stato Ufficialmente abolito nel 1947, anno in cui l'India ha ottenuto l'indipendenza. Da allora, non è più consentito discriminare una persona in base alla sua presunta casta di appartenenza. L'India si basa su una Società pluralistica, multilingue e multietnica, inoltre è ricca sul piano naturale, con un'ampia diversità di fauna selvatica e di habitat protetti.
Il Sudafrica viene oggi considerato, grazie alla sua storia, come la regione del mondo che più probabilmente merita l'appellativo di culla dell'umanità.
La fauna selvatica in India comprende a tutt'oggi un mix di specie dei più disparati tipi di organismi viventi. A parte una manciata di grandi animali da fattoria, come mucche, bufali, capre, pollame e maiali, l'India ha una sorprendentemente ampia varietà di animali nativi del territorio che vivono interamente allo stato selvaggio. La nazione è sede stabile della tigre del Bengala, dell'unico gruppo di leone asiatico presente ancora in Asia, oltre a molte specie di cervidae (i cervidi) e pitoni, al lupo nella sua sottospecie indiana ed alla volpe del Bengala; poi orsi, coccodrilli, cammelli, leopardi, i cani selvatici conosciuti come dhole o cuon alpinus, scimmie, alcuni tra i maggiori serpenti velenosi esistenti (uno fra tutti il cobra reale), antilopi, gaur ed infine l'elefante asiatico nella sua sottospecie battezzata Elephas maximus indicus. La ricca e variegata fauna del subcontinente indiano è conservata in ben 89 parchi nazionali e oltre 515 santuari della fauna selvatica sparpagliati per tutti i territori del paese, facendone uno dei luoghi con il maggior numero di animali selvatici viventi. L'India possiede inoltre alcune delle regioni più ricche di biodiversità del mondo ed ospita tre dei massimi punti caldi di biodiversità dei 34 dell'intero pianeta Terra e che sono i Ghati occidentali, la parte più orientale della catena montuosa dell'Himalaya e la zona indo-birmana, quella proprio a ridosso del confine orientale con la Birmania. L'India contiene 172 specie minacciate, pari al 2,9% di quelle designate dallo IUCN-Unione Internazionale per la Conservazione della Natura: questi includono l'elefante e il leone asiatico summenzionati, con la tigre reale bengalese, il rinoceronte indiano, il coccodrillo palustre e il gaviale, e l'avvoltoio Gyps bengalensis, che ha sofferto una quasi estinzione a causa dell'ingestione di carogne di bovini trattati con diclofenac. Negli ultimi decenni la sempre più massiccia invasione umana del territorio disponibile ha rappresentato una minaccia per la fauna selvatica dell'India; in risposta, il sistema di parchi nazionali e le aree protette , in primo luogo stabilito nel 1935, è stato notevolmente ampliato. Nel 1972, l'India ha promulgato la "legge sulla protezione della fauna selvatica" e subito dopo il "Project Tiger" a salvaguardia dell'habitat naturale; ulteriori protezioni federali furono promulgate nel 1980. L'India ora ospita anche 18 riserve della biosfera (tra cui l'intera Kangchenjunga, il parco nazionale di Manas e il parco nazionale di Panna), 9 delle quali fanno parte della rete mondiale di riserve della biosfera (tra cui il golfo di Mannar, il parco nazionale del Nanda Devi e il parco nazionale di Simlipal, le Sundarbans e le isole Nicobare), mentre 26 zone umide sono registrate nell'ambito della Convenzione di Ramsar. La fauna varia e ricchissima della nazione ha avuto un profondo impatto anche sulla cultura popolare dell'intera regione. Il nome comune indiano per designare un'area di foresta in cui è del tutto estranea la presenza umana (così come accade solitamente soltanto nel deserto) è ad esempio quello di "giungla", termine che è stato presto adottata dalla lingua inglese. La parola è stata anche resa famosa in Il libro della giungla dello scrittore inglese e premio Nobel per la letteratura 1907 Rudyard Kipling. La fauna selvatica dell'India è stata oggetto di numerosi altri racconti e favole, come il Panchatantra.
L'esplorazione (dal latino exploratio, 'osservazione', 'esame', 'perlustrazione (anche a fini militari)', 'spionaggio') è l'atto, comune a tutti gli animali non sessili, di ricercare, attraverso il movimento, informazioni sul proprio ambiente e trarne risorse. Nel caso dell'uomo, l'esplorazione consiste specialmente di operazioni di ricognizione geografica (si parla in questo caso di esplorazioni geografiche), sia per scopi legati alla ricerca scientifica (in particolare geofisica, ma anche archeologia, antropologia, etnologia, economia), sia per lo sfruttamento commerciale (eventualmente coloniale) dei nuovi territori. Uno dei periodi più intensamente caratterizzati dall'esplorazione di nuove terre da parte dell'uomo è detta "età delle scoperte geografiche" (XV-XVIII secolo), quando gli Europei, per svariate ragioni (scientifiche, militari, religiose, commerciali) salparono verso terre a loro sconosciute, determinando un immenso passo avanti nella produzione cartografica. Gli Europei mettevano piede per la prima volta in terre che essi non conoscevano ma che, naturalmente, erano ben note ad abitanti che a loro volta, molto tempo prima, avevano scoperto quei territori dove avevano creato la loro civiltà. Ogni piccola parte della Terra abitata infatti è stata scoperta dai primi uomini che nella preistoria si sono spostati in territori dove si sono stabilizzati. Su queste stesse terre sono poi arrivati gli europei che ne ignoravano l'esistenza e che hanno creduto, dal loro punto di vista, di averle "scoperte". Per i Greci il termine più aderente al concetto di "mondo conosciuto" fu ecumene (dal greco οἰκουμένη, participio medio passivo del verbo οἰκέω, "abitare"), che indicava la porzione di Terra conosciuta e abitata.
Il declino del buddhismo in India, la terra della sua nascita, si è verificato per una serie di motivi storici, concatenatisi con il successo con cui ha continuato a fiorire al di là dei confini del paese natale. Il buddhismo aveva visto una crescita costante dai suoi inizi avvenuti nel VI secolo a.C., fino al momento della sua approvazione come condizione religiosa statale ufficiale dell'Impero Maurya sotto Ashoka nel III secolo a.C. Ha continuato a prosperare nei secoli seguenti e durante i primi secoli dell'era volgare, diffondendosi anche al di là del subcontinente indiano per gran parte dell'Asia centrale e oltre fino alla Cina. Ma un costante declino del buddhismo in India fu impostato durante la successiva era dell'impero Gupta e sotto l'impero Pala. I monaci cinesi itineranti che viaggiano attraverso la regione tra il V e l'VIII secolo, come Fǎxiǎn, Xuánzàng, Yìjìng, Huisheng e Sogn Yun, hanno cominciato a parlare di un declino dello Sangha buddhista, soprattutto sulla scia dell'invasione da parte degli Unni bianchi. Un tal declino è poi continuato anche dopo la caduta della dinastia dei Pala avvenuta nel XII secolo e la progressiva conquista musulmana nel subcontinente indiano. A quel tempo, il buddhismo era diventato particolarmente vulnerabile a causa di governanti ostili alla sua forma di fede, poiché mancava di radici forti nella società in quanto la maggior parte dei suoi aderenti erano costituiti da gruppi comunitari ascetici strutturati in monasteri chiusi. A parte una piccola entità ' della comunità nel Bengala orientale (oggi chiamato Bangladesh), in cui era sopravvissuto fin dai tempi antichi ed il Nepal, il buddhismo si era praticamente estinto in India entro la fine del XIX secolo. In tempi recenti il buddhismo ha visto una rinascita in India a causa dell'influenza di Anagarika Dharmapala, Kripasaran Mahasthavir (del movimento dei dalit buddhisti), B. R. Ambedkar (primo ministro della giustizia e redattore della costituzione indiana) e Tenzin Gyatso, il 14º Dalai Lama (in esilio dal Tibet ove regnava, in terra indiana dal 1959).
Bartolomeo Diaz, in portoghese Bartolomeu Dias, (1450 – 25 maggio 1500), è stato un navigatore portoghese. Nato in Portogallo nel 1450, della sua vita si sa poco o quasi niente. Sappiamo per certo che nacque in una ricca famiglia portoghese di marinai ed esploratori tra i quali ricordiamo Dinis Dias che guidò alcune spedizioni lungo le coste dell'Africa settentrionale e che intorno al 1440 aveva raggiunto Capo Verde. Nella sua gioventù, Diaz seguì gli studi di matematica e astronomia all'università di Lisbona. Inoltre servì come militare nella Fortezza di São Jorge Da Mina. In età adulta diventò cavaliere della corte e successivamente comandante della nave da guerra São Cristóvão, che fu la caravella con la quale egli compì i suoi viaggi sulle coste atlantiche dell'Africa. Dei suoi viaggi ne ricordiamo tre. Il primo, nonché il più importante che egli fece, permise di trovare una nuova rotta per le Indie, fu quello che compì nel 1487 e che terminò sedici mesi più tardi nel dicembre del 1488 dopo aver raggiunto e doppiato il Capo di Buona Speranza per la prima volta nella storia dell'Europa. Il secondo è quello che svolse nel 1497 accompagnando Vasco da Gama fino a Capo Verde per poi lasciarlo continuare da solo fino alle Indie. L'ultimo, nel quale naufragò perdendo la vita, fu accompagnando Pedro Álvares Cabral. Bartolomeo Diaz morì il 25 maggio del 1500, onorato per le sue scoperte e per i servigi resi alla Corona portoghese che lo aveva insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine Militare del Cristo. Quest'ordine era l'ultima eredità dell'Ordine templare portoghese, scomparso nel 1312. Anch'esso sparirà nel 1910 con l'introduzione della repubblica.
L'Africa è un continente del pianeta Terra, il terzo per superficie (considerando l'America al secondo posto se intesa come un unico continente), attraversata dall'equatore e dai Tropici del Cancro e del Capricorno e quindi caratterizzata da una grande varietà di climi e ambienti, come deserti, savane e foreste pluviali. Assieme all'Eurasia, forma il cosiddetto "Continente Antico". Confina a est con il continente asiatico, attraverso l'istmo di Suez a nord-est, dal 1869 canale artificiale di Suez, quindi bagnato dal Mar Rosso e dall'Oceano Indiano, compreso il Madagascar; a sud con l'Oceano Antartico, la cui costa antartica dista circa 5000 km dall'estrema punta sud del continente africano (Capo Agulhas); a ovest con l'Oceano Atlantico, con distanza minima dal continente americano di circa 4000 km (distanza Santo Antão, Capo Verde-Fortaleza, Brasile); a nord con il Mar Mediterraneo, che la separa dall'Europa.