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Torquato Tasso (Sorrento, 11 marzo 1544 Roma, 25 aprile 1595) stato un poeta, scrittore, drammaturgo e filosofo italiano. La sua opera pi importante, conosciuta e tradotta in molte lingue, la Gerusalemme liberata (1581), in cui vengono cantati gli scontri tra cristiani e musulmani durante la prima crociata, culminanti nella presa cristiana di Gerusalemme.
La Gerusalemme liberata è il maggiore poema eroico di Torquato Tasso. Esso presenta 15.336 versi endecasillabi raggruppati in 20 canti di lunghezza variabile. Tasso iniziò probabilmente a scrivere l'opera all'età di 15 anni con il titolo di Gierusalemme tra il 1559 ed il 1560 durante il soggiorno a Venezia, ma si fermò a 116 ottave, ben meno dei venti canti della Gerusalemme liberata, composta in seguito. La Gerusalemme liberata vera e propria, completata dall'autore nel 1575, fu pubblicata a Venezia senza l'autorizzazione del poeta nell'estate del 1580 da Celio Malespini con il titolo di Goffredo, presso l'editore Cavalcalupo. L'edizione presentava molti errori e soltanto 14 canti. L'anno successivo l'opera, sempre lontano dal controllo del suo autore, ancora rinchiuso nell'Ospedale di Sant'Anna, fu pubblicata integralmente presso l'editore Viotti per cura di Angelo Ingegneri prima a Parma e poi a Casalmaggiore. Pochi mesi dopo, il 24 giugno 1581, usciva a Ferrara la prima edizione autorizzata dal Tasso, per i tipi di Baldini e a cura di Febo Bonnà. Uscito da Sant'Anna per mediazione del principe di Mantova Vincenzo Gonzaga, il poeta rimise mano all'opera e la riscrisse da cima a fondo: espungendo gran parte delle scene amorose, accentuando il tono religioso e epico della trama, eliminando alcuni episodi. L'opera venne finalmente pubblicata nel 1593, col nuovo titolo di Gerusalemme conquistata (con dedica al cardinale Cinzio Aldobrandini, nipote del papa), opera che, dato il notevole rimaneggiamento, viene di solito considerata separatamente.La prima edizione illustrata della Gerusalemme Liberata fu stampata a Genova nel 1590. Il volume comprende venti incisioni con scene del poema, in parte di Agostino Carracci e in parte di Giacomo Franco, tratte da disegni di Bernardo Castello. Agostino Carracci incise, sempre su disegno del Castello, anche il frontespizio del libro, dove compare un ritratto del Tasso.
La Gerusalemme conquistata è la riscrittura "riveduta e corretta" del capolavoro del poeta Torquato Tasso, il poema Gerusalemme liberata (che era stato concluso nel 1575 e stampato nel 1581). Tasso vi lavorò dal 1582 al 1593 e la pubblicò a Roma nel 1593 con la dedica al cardinale Cinzio Aldobrandini, nipote di Clemente VIII e mecenate del poeta negli ultimi anni della sua vita. Con questa opera Tasso era convinto di aver costruito un poema perfetto, migliore della Liberata (lo chiamava 'la mia figlia prediletta'), ma poco dopo la Conquistata cadde nell'oblio.
Timbora di Roccaberti, o Timbors (Barcellona, 1318 – Oristano, 1364), è stata una nobile catalana, giudicessa consorte d'Arborea, dal 1347 alla morte, per aver sposato Mariano IV, dal quale ebbe quattro figli, tra cui Ugone III e la famosa Eleonora.
I Rosso, Rossi o Russo sono una famiglia nobile siciliana discendente dal casato reale degli Altavilla. Hanno come capostipite Ugo o Ugone, soprannominato Rosso o Rubeo, soprannome che prevalse su Altavilla nella cognomizzazione dei discendenti. Fu figlio di un Guglielmo d'Altavilla, uno dei figli di Goffredo d'Altavilla. Fu chiamato consanguinei Nostri da Ruggero II di Sicilia in occasione di una conferma di una baronia ad un suo discendente, Riccardo, fatta con un diploma del 1132. Moglie di Guglielmo fu Galgana, che possedeva il feudo di Sperlinga e il Castello di Sperlinga e che gli diede almeno altri due figli, un Riccardo ed un Robertus Brito. Nei Vespri siciliani la famiglia si schierò con gli aragonesi. Un Cataldo gran camerlengo di Sicilia fu ambasciatore di Giacomo II di Aragona detto il Giusto; un Rosso barone di svariati feudi, grande ammiraglio e gran giustiziere di Sicilia fu strategoto di Messina; un Nicolò, barone anch'egli di svariati feudi, fu governatore a vita di Naro nel 1350 e capostipite del ramo dei Rossi di quella città, poi, con Ignazio, conti di San Secondo. Un Enrico, conte e possessore di vari feudi tra i quali Aidone, governatore di Messina e Taormina, gran cancelliere e grande ammiraglio di Sicilia, si ribellò a Federico IV di Sicilia ed in un attacco navale causò la morte della moglie, la regina Antonia del Balzo. Vari esponenti ebbero diverse cariche tra le quali quelle di ambasciatore, gran camerlengo, gran cancelliere, generale, vicario, consigliere di Stato; un Liviano (o Luciano) fu vescovo di Mazara del Vallo e un Domenico fu arcivescovo di Palermo. A Modica si distinse la famiglia Tommasi Rosso (tuttora fiorente), Baroni di Difisia, Corte e Ciarciolo (per privilegio vicereale di luglio 1638), un ramo della quale si stabili a Terranova (Caltanissetta) ed un altro a Comiso (col titolo di Signori di Nixexa), discendente da Tommaso Rosso, sposo di Viva Vassallo e figlio di Girolamo Rosso (Gran Cancelliere del Regno di Sicilia nella prima metà del 1400 e fratello di Enrico II d'Altavilla Rosso, I Conte di Aidone). Complessivamente la famiglia possedette un principato, dodici contee e cinquantacinque feudi; contrasse parentele, tra le altre, con gli Asmundo, i Beccadelli di Bologna, i Branciforte, i Del Carretto, i Chiaramonte, i Filangeri, i Gaetani, i Geremia, i Gravina, i Grimaldi, i Sidoti, i De Luna, i Moncada, i Paterno Maniace, i Pignatelli, i Santacolomba, gli Spatafora, i Valguarnera, i Maniaci Ventimiglia, i Trigona della Floresta e i Camerata-Scovazzo. Arma: Di rosso, alla cometa d'oro. Motto: Serenat.
Publio Virgilio Marone, noto semplicemente come Virgilio o Vergilio (in latino: Publius Vergilius Maro, pronuncia classica o restituta: [ˈpuːblɪ.ʊs wɛrˈɡɪlɪ.ʊs ˈmaroː]; Andes (Mantova), 15 ottobre 70 a.C. – Brindisi, 21 settembre 19 a.C.), è stato un poeta romano, autore di tre opere, tra le più famose della letteratura latina: le Bucoliche (Bucolica), le Georgiche (Georgica), e l'Eneide (Æneis). Al poeta vengono attribuiti anche una serie di componimenti giovanili, la cui autenticità è oggetto di dubbi e di complicate controversie, che si è soliti indicare in un'unica raccolta, nota col titolo di Appendix Vergiliana (Appendice Virgiliana). Virgilio, per il senso sublime dell'arte e per l'influenza che esercitò nei secoli, fu il massimo poeta di Roma, nonché l'interprete più completo e più schietto del grandioso momento storico che, dalla morte di Giulio Cesare, conduce alla fondazione del Principato e dell'Impero ad opera di Augusto. L'opera di Virgilio, presa a modello e studiata fin dall'antichità, ha avuto una profondissima influenza sulla letteratura e sugli autori occidentali, in particolare su Dante Alighieri e la sua Divina Commedia, nella quale Virgilio funge anche da guida dell'Inferno e del Purgatorio.
Clorinda è una donna guerriera personaggio della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso.
Castel Goffredo (IPA: /kas'tɛl ɡof'fredo/, (Èl) Castèl in dialetto alto mantovano) è un comune italiano di 12 735 abitanti della provincia di Mantova in Lombardia, situato nella Pianura Padana e nell'Alto Mantovano al confine con la provincia di Brescia. Feudo autonomo gonzaghesco dal 1444 al 1602, qui alla metà del Quattrocento Alessandro Gonzaga diede origine al Marchesato di Castel Goffredo. Nel 1511 il marchese Aloisio Gonzaga diede inizio al ramo cadetto dei "Gonzaga di Castel Goffredo", linea che si estinse nel 1593 ed elesse la fortezza di Castel Goffredo, caratterizzata da un tipico impianto urbano rinascimentale, a capitale del suo piccolo Stato, comprendente anche Castiglione e Solferino.È noto come la "città della calza" per la presenza di numerose industrie di calzetteria maschile e soprattutto femminile. È sede del distretto industriale tessile numero 6, composto da 15 comuni mantovani, bresciani e cremonesi.