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L'oreficeria è l'arte della lavorazione dell'oro e di altri metalli preziosi, come l'argento colorato e il platino, per ottenere oggetti artistici. L'arte orafa è strettamente correlata con la gioielleria, i cui manufatti utilizzano i metalli preziosi come leganti per la produzione di gioielli con gemme. La lavorazione dell'oro, che fu uno dei primi metalli ad essere utilizzato per le doti di indistruttibilità e malleabilità, è per lo più identica a quella antica: i monili vengono infatti ottenuti tramite fusione e realizzati mediante varie tecniche, come il cesello, lo stampo, a sbalzo, a filigrana, la baccellatura, etc.
La coppellazione è un processo di raffinazione in metallurgia, mediante il quale vengono trattati minerali o leghe metalliche per separare metalli nobili, come oro e argento, da metalli di base presenti nel minerale, come piombo, rame, zinco, arsenico, antimonio o bismuto. Il processo è basato sul principio che i metalli preziosi non si ossidano o reagiscono chimicamente, a differenza di quanto accade agli altri metalli; così, quando vengono riscaldati a temperature elevate, i metalli preziosi si separano e gli altri reagiscono formando scorie o altri composti.Il processo è stato impiegato fin dalla prima età del bronzo per separare l'argento dai minerali di piombo. Dal Medioevo e dal Rinascimento, la coppellazione è stata uno dei processi più diffusi di raffinazione dei metalli preziosi. Da allora, il fuoco è stato usato per saggiare i minerali, cioè, per determinare la purezza dei metalli preziosi impiegati nella fabbricazione di gioielli e moneta. La coppellazione è ancora in uso oggi.