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Riccardo I d'Inghilterra, noto anche con il nome di Riccardo Cuor di Leone (Richard Cœur de Lion in francese e Richard the Lionheart in inglese) (Oxford, 8 settembre 1157 – Châlus, 6 aprile 1199), è stato re d'Inghilterra, duca di Normandia, conte del Maine, d'Angiò e di Turenna, duca d'Aquitania e Guascogna e conte di Poitiers dal 1189 fino alla sua morte. Era il terzo dei cinque figli maschi del re d'Inghilterra, duca di Normandia, conte del Maine, d'Angiò e di Turenna, Enrico II d'Inghilterra, e della duchessa d'Aquitania e Guascogna e contessa di Poitiers, Eleonora d'Aquitania. Riccardo era, per parte di madre, il fratellastro minore di Maria di Champagne e di Alice di Francia. Era anche il fratello minore di Guglielmo, Conte di Poitiers, di Enrico e di Matilda d'Inghilterra, e il fratello maggiore di Goffredo II, Duca di Bretagna, di Leonora d'Aquitania, di Giovanna d'Inghilterra e di Giovanni senza terra. Nonostante fosse nato in Inghilterra, dove trascorse l'infanzia, la maggior parte della sua vita adulta la passò nel Ducato d'Aquitania, nel sud-ovest della Francia. Fin dall'età di 16 anni Riccardo prese parte a numerose imprese militari, ad iniziare da quelle contro i baroni ribelli e contro lo stesso padre. Più avanti fu uno dei comandanti cristiani della terza crociata, conducendo la campagna dopo la partenza di Filippo II di Francia e conseguendo numerose vittorie contro i musulmani comandati da Saladino. È uno dei pochi re d'Inghilterra ricordati per il soprannome, "Cuor di Leone", piuttosto che per il numero progressivo di regnante, ed è una figura iconica sia in Inghilterra che in Francia. Quando nel 1198 sconfisse i francesi alla battaglia di Gisors, mise in evidenza il principio del diritto divino dei re usando come motto di battaglia la frase Dieu et mon droit (Dio e il mio diritto).
Enrico II Plantageneto (Le Mans, 5 marzo 1133 – Chinon, 6 luglio 1189) è stato duca di Normandia dal 1150, conte d'Angiò e del Maine dal 1151, duca consorte del ducato d'Aquitania, e del ducato di Guascogna dal 1152, e infine re d'Inghilterra dal 19 dicembre 1154 sino alla sua morte, il 6 luglio 1189; come regnante inglese ebbe anche autorità su alcune regioni in Galles, Scozia e Irlanda orientale. Fu il primo re della dinastia plantageneta (o angioina) ed ebbe diversi soprannomi.Era figlio di Goffredo il Bello o Plantageneto, conte di Angiò e del Maine e futuro duca di Normandia, e dell'erede al trono d'Inghilterra e al ducato di Normandia, Matilde d'Inghilterra In seguito al discusso regno di re Stefano, il regno di Enrico vide un efficiente consolidamento e su di lui si è consolidato il positivo giudizio degli storici. "Uomo fiero, energico, instancabile, Enrico fu un intellettuale che seppe utilizzare la cultura europea del suo tempo e le dottrine giuridiche nate nelle Università italiane per dare al suo regno un sistema giudiziario e amministrativo molto avanzato ai suoi giorni e che costituì la base per le riforme costituzionali d'avanguardia che seguirono dopo la sua morte nel 1189". Proprio lui, "di nascita e di lingua francese", è "da considerare uno dei più grandi re inglesi".
La Terza Crociata (1189-1192), conosciuta anche come "Crociata dei Re", fu un tentativo, da parte di vari sovrani europei, di riconquistare Gerusalemme e quanto perduto della Terrasanta al Saladino (Ṣalāḥ al-Dīn Yūsuf ibn Ayyūb). La campagna militare portò i crociati a riprendere il controllo di importanti città come Acri e Giaffa e a fermare l'espansione dei musulmani, tuttavia non riuscirono nell'intento di conquistare la città santa di Gerusalemme che era l'obiettivo emotivo e spirituale della spedizione. Dopo il fallimento della Seconda Crociata, la dinastia musulmana Zengide, che controllava una Siria unificata, era impegnata in un conflitto con i sovrani fatimidi dell'Egitto. Il condottiero curdo Saladino riuscì ad unificare le due fazioni, siriana ed egiziana, sotto il suo comando e forte di questa unione si scagliò contro gli stati crociati riuscendo a catturare Gerusalemme nel 1187. Spronati dallo zelo religioso, il re Enrico II d'Inghilterra e il re Filippo II di Francia (noto come Filippo Augusto) misero fine al conflitto che li vedeva opposti per impegnarsi a condurre una nuova crociata. Prima che l'impresa avesse avuto inizio, la morte di Enrico avvenuta nel 1189, portò il passaggio del comando del contingente inglese al suo successore, re Riccardo I d'Inghilterra (noto come Riccardo Cuor di Leone, in francese Cœur de Lion). Anche l'anziano imperatore del Sacro Romano Impero Federico Barbarossa rispose alla chiamata alle armi mettendosi alla guida di un possente esercito. Tuttavia Federico affogò mentre tentava di guadare il fiume Göksu, in Asia minore, il 10 giugno 1190 prima di raggiungere la Terra Santa. La sua morte causò un tremendo dolore tra i crociati tedeschi, la cui maggioranza abbandonò l'impresa e fece ritorno nelle proprie terre. Dopo che i crociati riuscirono a cacciare i musulmani da Acri, Filippo Augusto, insieme al successore di Federico Leopoldo V di Babenberg (noto come Leopoldo il virtuoso), lasciò la Terra Santa nell'agosto del 1191. Il 2 settembre 1192, dopo diversi scontri, Riccardo d'Inghilterra e Saladino stipularono un trattato in cui veniva garantito il controllo musulmano sulla città di Gerusalemme ma, allo stesso tempo, veniva permesso ai pellegrini e ai mercanti cristiani disarmati di visitare la città. Raggiunto questo risultato, Riccardo lasciò la Terra Santa il 9 ottobre. I successi della Terza Crociata permisero ai crociati di mantenere il controllo di diversi territori a Cipro e sulla costa siriana, tuttavia il fallimento nella riconquista di Gerusalemme ebbe come conseguenza la preparazione della Quarta Crociata.
Robin Hood - Principe dei ladri (Robin Hood: Prince of Thieves) è un film del 1991 diretto da Kevin Reynolds.
Giovanni Plantageneto, Giovanni d'Inghilterra o Giovanni Senzaterra (in inglese John Lackland; in francese antico Johan sanz Terre; Oxford, 24 dicembre 1166 – Newark-on-Trent, 19 ottobre 1216), fu re d'Inghilterra dal 6 aprile 1199 al 1216, e di fatto ultimo vero sovrano assoluto, anche se molti discendenti riuscirono con successo a restaurare la monarchia assoluta. Nello stesso periodo fu anche duca d'Aquitania e Guascogna e conte di Poitiers. Dal 1199 al 1203 fu conte del Maine e duca di Normandia. Durante il suo regno, rivendicando una concezione sacra della monarchia, sovrano per diritto divino responsabile del suo operato solo davanti a Dio, Giovanni volle instaurare una monarchia teocratica con nuove imposizioni e spoliazioni, ma lo fece in modo troppo evidente e questa politica assolutista suscitò la ribellione di ecclesiastici, baroni, cavalieri e ceti urbani decisi ad affermare i propri diritti di libertà statuiti dai reciproci obblighi feudali. Perse il Ducato di Normandia a favore del re Filippo II di Francia a cui seguì il crollo della maggior parte dell'impero angioino contribuendo alla successiva affermazione del potere della dinastia Capetingia nel corso del XIII secolo. Verso la fine del suo regno, una rivolta baronale portò alla sigillatura della Magna Carta, un documento che talvolta viene considerato il passo iniziale nell'evoluzione della costituzione del Regno Unito, che impediva alla monarchia inglese di degenerare nell'assolutismo ed esigere l'obbedienza incondizionata. Inizialmente non venne previsto che Giovanni, il più giovane dei cinque figli del re Enrico II d'Inghilterra e della duchessa Eleonora d'Aquitania, potesse ereditare terre significative. Tuttavia, a seguito del fallimento della rivolta capeggiata dai suoi fratelli maggiori, Giovanni divenne il figlio prediletto del padre Enrico che lo nominò Signore dell'Irlanda nel 1177 e gli conferì terre in Inghilterra e nel continente. I fratelli maggiori di Giovanni, Guglielmo, Enrico e Goffredo morirono giovani e quando Riccardo divenne re nel 1189, Giovanni fu un suo potenziale erede al trono. Già durante l'assenza di Riccardo, impegnato nella terza crociata, egli tentò infruttuosamente di ribellarsi contro i reggenti per conquistare il potere. Dovette aspettare, tuttavia, la morte di Riccardo, avvenuta nel 1199 per essere proclamato re d'Inghilterra giungendo anche a un accordo con Filippo II di Francia che gli riconobbe il possesso delle terre angioine continentali grazie al trattato di pace di Le Goulet, stipulato nel 1200. Quando scoppiò nuovamente la guerra con la Francia, Giovanni ottenne subito alcune vittorie, ma la mancanza di risorse militari e del supporto dei nobili normanni, bretoni e angioini, determinò la perdita, avvenuta nel 1204, delle sue terre nella Francia settentrionale. Giovanni trascorse, quindi, gran parte del decennio successivo nel tentativo di riconquistare questi possedimenti, aumentando gli introiti delle tasse, riformando le forze armate e ricostruendo le alleanze continentali. Le riforme giudiziarie promosse da Giovanni ebbero un impatto duraturo sul diritto inglese, oltre a fornire un'ulteriore fonte di entrate. Una diatriba con Papa Innocenzo III gli costò una scomunica nel 1209 che, tuttavia, venne ritirata quando si risolse la disputa quattro anni più tardi. Nel 1214, la sconfitta nella battaglia di Bouvines mise fine ai tentativi di Giovanni di sopraffare il re francese Filippo. Quando fece ritorno in Inghilterra, dovette anche affrontare una ribellione di molti dei suoi baroni, contrariati dalle sue politiche fiscali e dal trattamento che riservò a molti di essi. Sebbene Giovanni e i baroni avessero accettato il trattato di pace sancito con la Magna Carta del 1215, nessuna delle due parti rispettò davvero le sue condizioni. Poco dopo scoppiò una guerra civile che vide contrapposte la fazione reale a quella dei baroni ribelli che poterono contare sull'aiuto di Luigi di Francia. Alla fine del 1216 Giovanni morì di dissenteria mentre stava conducendo una campagna militare nell'Inghilterra orientale. I sostenitori di suo figlio, Enrico III, continuarono la guerra fino a ottenere, l'anno successivo, la vittoria sui baroni e sul re di Francia, ristabilendo lo status quo. I cronisti coevi furono prevalentemente critici sull'operato di Giovanni come re e, da allora, il suo regno è stato oggetto di un significativo dibattito, in particolare a partire dal XVI secolo. Alcuni storici hanno espresso un giudizio positivo su Giovanni considerandolo "un amministratore duro, un uomo capace, un comandante capace", tuttavia altri concordano sul fatto che egli ebbe anche molti aspetti negativi come "tratti di personalità spiacevoli e persino pericolosi", come la meschinità, la perfidia e la crudeltà. Queste riprovevoli qualità hanno fornito un vasto materiale per gli scrittori di fantasia dell'epoca vittoriana, e Giovanni resta ancora oggi un personaggio ricorrente nella cultura popolare occidentale, soprattutto nel ruolo di cattivo nei racconti e nei film che hanno come soggetto la leggenda di Robin Hood.