Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Il socialismo nazionale è il termine con cui i movimenti politici della destra del primo novecento identificavano le loro linee programmatiche di politiche sociali. Tale accezione del termine "socialismo", differente, alternativa, in contrapposizione e assoluta discontinuità con l' internazionalismo proletario o socialista, è stata alla base delle politiche sociali del fascismo e più tardi della presenza del termine nel nome del NSDAP, partito nazionalsocialista tedesco del lavoratori. Era fondato sull'adesione al nazionalismo e basato su dottrine anticomuniste e sul contrasto alle teorie sociali, politiche ed economiche del marxismo, rivendicando un antitetico ma mai ben definito anticapitalismo corporativista, essendo stato subito abbandonato per un appoggio al conservatorismo nel momento dell'ascesa al potere.Interessò in particolare il primo Novecento in Europa, e in Italia trovò in parte rappresentanza con il fascismo delle origini e successivamente nella carta costituente della Repubblica Sociale Italiana. Dal dopoguerra fino al 1991, questa espressione in italia verrà ripresa dal Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale. Il suo significato è anche ripreso da alcune frange dell'estrema destra e del neofascismo. Nell'estrema destra Francese verrà utilizzata dall' esponente neofascista e suprematista Renè Binet, già membro delle SS. L'espressione è stata peraltro utilizzata con differente significato anche con riferimento ad esperienze politiche diverse, precedenti alla nascita dell'internazionalismo organizzato, come quella di Carlo Pisacane, o anche operanti nell'ambito delle varie Internazionali, quali il Partito Socialista Polacco. Tali esperienze si caratterizzavano per il fondamentale richiamo alle tematiche dell'indipendenza nazionale affiancate e spesso anteposte a quelle di stampo sociale.
Il sindacalismo rivoluzionario si riferisce ad una molteplicità di movimenti sindacali, uniti da una comune ideologia di base ed evolutisi in diverse direzioni su base nazionale, sviluppatisi maggiormente in Francia, Italia, Spagna, Argentina e Stati Uniti tra l'inizio del Novecento fino agli anni trenta.
Il Regno d'Italia fu lo Stato italiano proclamato il 17 marzo 1861 durante il Risorgimento, in seguito alla Seconda guerra d'indipendenza combattuta dal Regno di Sardegna per conseguire l'unificazione nazionale italiana, unificazione poi proseguita con la Terza guerra d'indipendenza italiana nel 1866 e l'annessione dello Stato Pontificio, con la conseguente presa di Roma, nel 1870. Il completamento del territorio nazionale avvenne tuttavia solo al termine della prima guerra mondiale, considerata come la quarta guerra d'indipendenza italiana, il 4 novembre 1918 (giorno della diramazione del Bollettino della Vittoria che annunciava che l'Impero austro-ungarico si arrendeva all'Italia) in base all'armistizio firmato a Villa Giusti, nei pressi di Padova. Con il successivo trattato di Saint-Germain-en-Laye, nel 1919, l'Italia completò l'unità nazionale con l'annessione di Trento, Trieste, l'Istria e parte della Dalmazia. Dal 1861 al 1946 fu una monarchia costituzionale basata sullo Statuto Albertino, concesso nel 1848 da Carlo Alberto di Savoia ai suoi sudditi del Regno di Sardegna, prima di abdicare l'anno successivo. Al vertice dello Stato vi era il re, il quale riassumeva in sé i tre poteri legislativo, esecutivo e giudiziario seppur esercitati non in maniera assoluta. Tale forma di governo fu avversata dalle frange repubblicane (oltreché internazionaliste e anarchiche) e si concretizzò soprattutto in due note vicende: la fucilazione di Pietro Barsanti (considerato il primo martire della Repubblica Italiana) e l'attentato di Giovanni Passannante, di fede anarchica. Nel 1946 l'Italia divenne una repubblica e nello stesso anno fu dotata di un'Assemblea Costituente al fine di redigere una costituzione avente valore di legge suprema dello Stato repubblicano, onde sostituire lo Statuto Albertino sino ad allora vigente. Nel periodo del Regno d'Italia fu a più riprese intrapresa la costituzione di possedimenti coloniali che compresero domini in Africa orientale, in Libia e nel Mediterraneo, e una concessione a Tientsin, in Cina. Il Regno d'Italia prese parte alla terza guerra d'indipendenza, a diverse guerre coloniali e a due conflitti mondiali. La trasformazione nell'attuale assetto istituzionale avvenne in seguito a un referendum tenutosi il 2 e 3 giugno, che sancì la nascita della Repubblica Italiana, che il 1º gennaio 1948 si dotò di nuova Costituzione.
Georges Eugène Sorel (Cherbourg, 2 novembre 1847 – Boulogne-sur-Seine, 29 agosto 1922) è stato un filosofo, sociologo, ingegnere e pensatore francese, teorico del sindacalismo rivoluzionario.