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Arzawa

L'Arzawa (forma antica Arzawiya) fu un regno dell'Anatolia occidentale del II millennio a.C.. Non essendo giunta a noi alcuna testimonianza diretta di questo popolo, possiamo ricostruire la sua storia unicamente da fonti esterne, provenienti essenzialmente dal vicino regno degli Ittiti che combatterono spesso le popolazioni di quest'area, disgiunte o unite tra loro, sovente sconfiggendole e rendendole vassalle. Oggi conosciamo esattamente la localizzazione del territorio dell'Arzawa: esso occupava la regione nord-occidentale dell'Anatolia, dallo stretto dei Dardanelli (su cui era situata la città di Wilusa/Troia) a Nord fino al fiume Meandro a Sud, che faceva praticamente da confine con i territori della città-stato di Millawata/Mileto; ad Ovest la costa Arzawa era bagnata dal Mar Egeo, mentre verso Est, nella sua parte più ampia, confinava tramite la regione di Hapalla con le Terre Basse degli Ittiti. Sono ritenute tradizionalmente escluse dall'area Arzawa le regioni del Sud-Ovest anatolico, cioè la Lukka/Licia e la Karkiysa/Caria. Le genti Arzawa erano in gran parte, anche se non esclusivamente, di etnia, cultura e lingua luvia, tant'è vero che nei testi ittiti, ad un certo punto della tarda età del bronzo, il termine Luwiya cade in disuso e viene sostituito dal termine Arzawa; ad ulteriore riprova, i nomi propri Arzawa sono simili a quelli dei Luvi e gli Arzawa veneravano proprio divinità luvie, quali Arma (la Luna) e Tarhunta (il dio della tempesta). La città più importante e capitale nel periodo in cui il regno di Arzawa costituiva una entità unitaria fu Apasa, nell'estremo Sud-Ovest del paese, la cui collocazione corrisponde all'incirca a quella della classica Efeso.

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