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Sauron (in quenya, letteralmente, "l'Aborrito") è un personaggio di Arda, l'universo immaginario creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien. È il principale antagonista de Il Signore degli Anelli (il cui titolo fa riferimento proprio a lui), ma appare anche ne Il Silmarillion, nei Racconti incompiuti e viene menzionato anche ne Lo Hobbit. Ne Il Signore degli Anelli, Sauron è l'Oscuro Signore di Mordor (The Dark Lord of Mordor), uno spirito malvagio e potentissimo, il più potente servo di Morgoth e creatore dell'Unico Anello trovato ne Lo Hobbit da Bilbo Baggins e poi ereditato da Frodo Baggins. Prima degli eventi de Il Signore degli Anelli, Sauron fu sconfitto da Isildur e perse l'Unico Anello, ma riuscì a scampare alla morte. Durante la Guerra dell'Anello egli ritorna con l'obiettivo di concludere il suo operato, ovvero quello di conquistare la Terra di Mezzo e poi il mondo intero, assoggettandone gli abitanti. Il personaggio viene definitivamente sconfitto alla fine de Il Signore degli Anelli quando Smeagol distrugge l'Unico Anello, cadendo con esso nelle fiamme del Monte Fato, luogo in cui l'oggetto era stato forgiato. Sauron viene citato nei Racconti Incompiuti e ne Il Silmarillion, nei quali vengono aggiunti dettagli sulle sue origini e su alcuni fatti antecedenti la trama de Il Signore degli Anelli, principalmente ambientati durante la Prima e la Seconda Era. In Lo Hobbit Sauron viene indicato come "il Negromante".
Il pampepato, o panpepato, o pampapato è un dolce di forma tondeggiante (o di pepita). Gli ingredienti variano secondo la zona di produzione, di solito vi possono comparire mandorle, nocciole, pinoli, pepe, cannella, noce moscata, arancia e cedro canditi, uva passa, il tutto impastato con o senza cacao, cioccolato, caffè, liquore, miele, farina, mosto cotto d'uva. Il dolce è poi cotto al forno (meglio se in forno a legna). Viene consumato, di solito, come dolce delle festività natalizie. Resta essenzialmente un prodotto artigianale, infatti in alcune zone persiste la preparazione casalinga e la tradizionale usanza dello scambio del dolce accompagnato da un rametto di vischio
Giacomo di Zebedeo, detto anche Giacomo il Maggiore (Betsaida, ... Gerusalemme, 44), fa parte della lista dei dodici apostoli di Ges , secondo quanto riportato dai Vangeli e dagli Atti degli Apostoli. detto Maggiore per distinguerlo dall'apostolo omonimo, Giacomo di Alfeo, detto Minore o "il fratello del Signore". Figlio di Zebedeo e di Salome, era il fratello di Giovanni apostolo; secondo i vangeli sinottici Giacomo e Giovanni erano assieme al padre sulla riva del lago quando Ges li chiam per seguirlo. Stando al Vangelo secondo Marco, Giacomo e Giovanni furono soprannominati da Ges Boanerghes, figli del tuono , Giacomo fu uno dei tre apostoli che assistettero alla trasfigurazione di Ges . Secondo gli Atti degli Apostoli fu messo a morte dal re Erode Agrippa I. venerato da tutte le Chiese cristiane che riconoscono il culto dei santi.
I documenti papali mariologici sono una serie di documenti promulgati dai pontefici nel corso dei secoli aventi per argomento Maria e la mariologia. Quest'ultima disciplina è stata sviluppata dai teologi sulla base non solo delle Scritture e della tradizione cristiana, ma anche sul sensus fidei dei fedeli nel loro complesso, "dai vescovi all'ultimo dei fedeli", e i documenti papali hanno raccolto questi sviluppi, definendo dei dogmi mariani, contribuendo a diffondere delle dottrine e ad incoraggiare devozioni all'interno della Chiesa cattolica. Certi papi sono stati molto influenti nello sviluppo della dottrina e della venerazione della Beata Vergine Maria. Essi presero delle decisioni non solo nel campo delle credenze mariane ma anche nelle pratiche e nelle devozioni alla Madonna. Prima del XX secolo, i papi promulgavano la venerazione alla Madonna autorizzando nuove feste mariane, preghiere, iniziative e concedendo specifici privilegi a ordini, chiese e santuari. A partire da papa Leone XIII, i papi hanno iniziato a promulgare encicliche, lettere apostoliche e dogmi (Immacolata Concezione e Assunzione di Maria) di spirito prettamente mariologico.
Cosimo I de' Medici (Firenze, 12 giugno 1519 – Firenze, 21 aprile 1574) è stato il secondo ed ultimo Duca della Repubblica Fiorentina, dal 1537 al 1569, e, in seguito alla sua elevazione a Granduca di Toscana, il primo Granduca di Toscana, dal 1569 alla morte, avvenuta nel 1574. Figlio del condottiero Giovanni de' Medici, detto delle Bande Nere, e di Maria Salviati, apparteneva per via paterna al ramo cadetto dei Medici detto dei Popolani, discendente da quel Lorenzo de' Medici detto il Vecchio, fratello di Cosimo il Vecchio, il primo Signore de facto di Firenze; mentre era discendente per via materna dal ramo principale stesso, in quanto la madre era figlia di Lucrezia de' Medici, a sua volta figlia di Lorenzo il Magnifico, signore di Firenze. In questo modo Cosimo I portò al potere il ramo cadetto dei Popolani e diede vita alla linea granducale.
L'Assunzione di Maria al cielo è un dogma di fede della Chiesa cattolica, secondo il quale Maria, madre di Gesù, al termine della sua vita terrena, andò in paradiso in anima e corpo. Questo culto si è sviluppato a partire dal V secolo d.C., diffondendosi e radicandosi nella devozione popolare. Il 1º novembre 1950, Papa Pio XII, avvalendosi dell'infallibilità papale, proclamò il dogma con la costituzione apostolica Munificentissimus Deus con la seguente formula: «La Vergine Maria, completato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo». Queste parole volutamente non chiariscono se l'Assunzione di Maria sia stata preceduta o meno da sonno profondo o da morte naturale (Dormitio Virginis, espressione che in effetti può riferirsi sia ad un sonno che alla morte naturale): pertanto la Dormizione di Maria non è oggetto di dogma nella Chiesa cattolica. È parte integrante della fede della Chiesa cattolica, delle Chiese ortodosse, delle Chiese ortodosse orientali; solo una piccola parte degli anglicani la accetta come uno degli adiaphora, mentre il resto degli anglicani, come pure tutte le Chiese protestanti o evangeliche, la rifiuta. Alcune Chiese cristiane accettano il dogma in anima e corpo, con dormizione oppure senza pronunciarsi in merito. È una solennità celebrata il 15 agosto dalle Chiese cristiane che accettano questo articolo di fede; nel calendario liturgico della Chiesa cattolica è una festa di precetto, riconosciuta in numerosi Paesi come giorno non lavorativo, e come festività (sotto differenti denominazioni) da alcune Chiese che partecipano alla Comunione anglicana.