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Resistance - La battaglia di Sebastopoli (Bitva za Sevastopol) è un film biografico di guerra improntato sulla vicenda di Ljudmyla Mychajlivna Pavličenko, una ragazza sovietica che si arruolò nell'Armata Rossa per combattere l'invasione nazista dell'Unione Sovietica diventando uno dei cecchini più mortali della Seconda Guerra Mondiale. Il film, una produzione russo-ucraina, è stato rilasciato in entrambi i Paesi il 2 aprile 2015; la sua prima internazionale ha avuto luogo due settimane più tardi al Beijing International Film Festival.Storicamente parlando, il film si svolge intorno agli eventi dell'assedio di Odessa e dell'assedio di Sebastopoli. Il film è stato diretto da Sergej Mokristkij e l'attrice Julija Peresild, nel ruolo della Pavlichenko, è stata premiata a Pechino come "Migliore Attrice". Il film ha partecipato anche al Festival di Cannes.
La guerra di Crimea fu un conflitto combattuto dal 4 ottobre 1853 al 1º febbraio 1856 fra l'Impero russo da un lato e un'alleanza composta da Impero ottomano, Francia, Gran Bretagna e Regno di Sardegna dall'altro. Il conflitto ebbe origine da una disputa fra Russia e Francia sul controllo dei luoghi santi della cristianità in territorio ottomano. Quando la Turchia accettò le proposte francesi, la Russia nel luglio 1853 la attaccò. La Gran Bretagna, temendo l'espansione russa verso il Mediterraneo, si unì alla Francia ed entrambe si mossero per difendere la Turchia, dichiarando guerra alla Russia nel marzo del 1854. L'Austria appoggiò politicamente le potenze occidentali e il Regno di Sardegna, nel timore che la Francia si legasse troppo all'Austria, nel gennaio 1855 inviò un contingente militare al fianco dell'esercito anglo-francese dichiarando a sua volta guerra alla Russia. Il conflitto si svolse soprattutto nella penisola russa di Crimea, dove le truppe alleate misero sotto assedio la città di Sebastopoli, principale base navale russa del mar Nero. Dopo vani tentativi dei russi di rompere l'assedio (battaglie di Balaklava, di Inkerman, della Cernaia) e l'attacco finale degli alleati, Sebastopoli fu abbandonata dai difensori il 9 settembre 1855, portando alla sconfitta della Russia. Il Congresso di Parigi del 1856 stabilì le condizioni di pace, avvicinando politicamente il Regno di Sardegna alla Francia e favorendo quel processo di intese che porterà nel 1859 alla seconda guerra di indipendenza.
Lo stadio di Corso Sebastopoli era uno stadio calcistico di Torino. Situato tra il corso da cui prendeva il nome e la piazza d'armi cittadina, aveva una capacità di circa 10 000 spettatori. Inaugurato l'8 marzo 1908, ospitò le gare casalinghe della Juventus fino all'ottobre 1922, data in cui il club si trasferì nello stadio di Corso Marsiglia.
Il derby d'Italia è il nome dato comunemente all'incontro di calcio tra le squadre italiane di Inter e Juventus. Con 238 incontri ufficiali disputati, si tratta della gara più volte giocatasi nel panorama calcistico italiano. Pur non essendo un derby nel senso stretto del termine, la contrapposizione sportiva tra Nerazzurri e Bianconeri mette di fronte due fra le formazioni più sostenute, titolate e con maggior tradizione sportiva, oltreché col maggior fatturato e valore borsistico d'Italia. Per quanto riguarda la Serie A, quello fra Inter e Juventus è spesso emerso come un dualismo per le prime posizioni della classifica, a volte determinante per l'assegnazione dello scudetto; la sfida è inoltre divenuta protagonista di alcune finali, tra cui due di Coppa Italia (1959 e 1965) e una di Supercoppa italiana (2005). Si tratta, in altre parole, di una «classica» del calcio italiano.L'incontro tra l'Inter e la Juventus spesso è vissuto come il riflesso tra la rivalità, sia in ambito economico sia politico, che divide Milano e Torino, le più grandi città del Nord-Ovest d'Italia nonché, assieme a Genova, componenti del cosiddetto triangolo industriale, la regione socioeconomica che ebbe il maggior sviluppo sportivo nel Paese, oltreché di quella tra i Moratti e gli Agnelli, le famiglie che ne hanno detenuto per più tempo la maggioranza societaria; motivo per cui è anche descritto come un «derby regionale».