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Lev Nikolàevič Tolstòj, in russo: Лев Николаевич Толстой?, [ˈlʲɛf nʲɪkɐˈɫaɪvʲɪtɕ tɐɫˈstoj] , in italiano anche noto come Leone Tolstoi (Jàsnaja Poljana, 9 settembre 1828 – Astàpovo, 20 novembre 1910), è stato uno scrittore, filosofo, educatore e attivista sociale russo. Divenuto celebre in patria grazie a una serie di racconti giovanili sulla realtà della guerra, il nome di Tolstoj acquisì presto risonanza mondiale per il successo dei romanzi Guerra e pace e Anna Karenina, a cui seguirono altre sue opere narrative sempre più rivolte all'introspezione dei personaggi e alla riflessione morale. La fama di Tolstoj è legata anche al suo pensiero pedagogico, filosofico e religioso, da lui espresso in numerosi saggi e lettere che ispirarono, in particolare, la condotta nonviolenta dei tolstoiani e del Mahatma Gandhi.
Resistance - La battaglia di Sebastopoli (Bitva za Sevastopol) è un film biografico di guerra improntato sulla vicenda di Ljudmyla Mychajlivna Pavličenko, una ragazza sovietica che si arruolò nell'Armata Rossa per combattere l'invasione nazista dell'Unione Sovietica diventando uno dei cecchini più mortali della Seconda Guerra Mondiale. Il film, una produzione russo-ucraina, è stato rilasciato in entrambi i Paesi il 2 aprile 2015; la sua prima internazionale ha avuto luogo due settimane più tardi al Beijing International Film Festival.Storicamente parlando, il film si svolge intorno agli eventi dell'assedio di Odessa e dell'assedio di Sebastopoli. Il film è stato diretto da Sergej Mokristkij e l'attrice Julija Peresild, nel ruolo della Pavlichenko, è stata premiata a Pechino come "Migliore Attrice". Il film ha partecipato anche al Festival di Cannes.
Il Khanato dell'Orda d'Oro (conosciuto anche come Khanato Kipchak) fu un regno tataro-mongolo fiorito in Russia nei secoli XIII-XVI, fondato da Batu Khan, un nipote di Gengis Khan. L'Orda d'Oro fu uno dei quattro khanati in cui venne diviso l'Impero mongolo dopo la morte di Gengis Khan: gli altri furono l'Ilkhanato di Persia, il Khanato Chagatai nell'Asia Centrale e la Dinastia Yuan (1271-1368) in Cina.
L'Impero ottomano o Sublime Stato ottomano o Impero turco, noto anche come Sublime porta (in lingua turca ottomana , Devlet-i Aliyye-i Osm niyye; in turco moderno: Osmanl Devleti o Osmanl mparatorlu u; in arabo: , al-Dawla al- Uthm niyya), stato un impero turco che durato 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa. Fu uno degli imperi pi vasti della storia e il pi vasto del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuit con il Sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero Bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli ad opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero arriv all'apice del potere diventando un'entit politica multiculturale, multilinguistica e multietnica che controllava un vastissimo territorio che si estendeva dai confini meridionali del Sacro Romano Impero alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando gran parte dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo ed in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un vasto controllo sulle coste del Mediterraneo, l'Impero fu al centro dei rapporti tra Oriente e Occidente per circa cinque secoli. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continu a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo, tuttavia, il lungo periodo di pace che and dal 1740 al 1768 comport un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne nel tempo pi arretrato rispetto a quelli in forza ai suoi rivali. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello stato, noto come Tanzimat. Nonostante questo andarono incontro ad ulteriori perdite territoriali, specialmente nei Balcani dove nacquero nuovi stati indipendenti. Alleatisi con l'impero germanico all'inizio del XX secolo, nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli ottomani combatterono nella prima guerra mondiale nella parte delle potenze centrali. Nonostante avessero dimostrato di poter affrontare il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella Rivolta Araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo il governo ottomano si macchi di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'Impero e l'occupazione di parte del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della fine della guerra provocarono la sua spartizione e la perdita dei territori mediorientali che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita Guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti port all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia e all'abolizione del sultanato ottomano.
La guerra russo-turca fu combattuta dall'aprile 1877 al marzo 1878 dall'Impero Russo e i suoi alleati da un lato e dall'Impero ottomano dall'altro. Ebbe origine dalle sollevazioni del 1875 degli slavi cristiani dei territori dell'Impero ottomano in Europa. Tali rivolte furono appoggiate dalla Russia che in questi eventi vide una possibilità di estendere la sua influenza fino al Mediterraneo. In difesa degli slavi e dopo una preparazione diplomatica con le altre potenze, nell'aprile 1877 lo zar Alessandro II iniziò la guerra contro la Turchia facendo entrare il suo esercito nel Principato di Romania. Sebbene formalmente sottoposto ai turchi, il principe Carlo I di Romania, allo scopo di ottenere l'indipendenza del suo Paese, dichiarò guerra al sultano turco Abdul Hamid II. Passato il Danubio, le forze russe e rumene, entrarono nella Bulgaria turca, dove già l'anno prima le popolazioni si erano ribellate nella rivolta d'aprile. Dopo una serie di battaglie e il lungo assedio di Pleven, i russi ebbero ragione dell'esercito turco, arrivando all'inizio del 1878 alle porte della capitale ottomana Costantinopoli (oggi Istanbul). La Gran Bretagna intanto, antagonista della Russia in Asia, aveva mandato come avvertimento la sua flotta nel mar di Marmara. Lo Zar si decise quindi alla pace e nel marzo del 1878 concluse il vantaggioso trattato di Santo Stefano rettificato poi dal congresso di Berlino.
Camillo Paolo Filippo Giulio Benso, conte di Cavour, di Cellarengo e di Isolabella, noto semplicemente come conte di Cavour o Cavour (Torino, 10 agosto 1810 – Torino, 6 giugno 1861), è stato un politico, patriota e imprenditore italiano. Fu ministro del Regno di Sardegna dal 1850 al 1852, presidente del Consiglio dei ministri dal 1852 al 1859 e dal 1860 al 1861. Nello stesso 1861, con la proclamazione del Regno d'Italia, divenne il primo presidente del Consiglio dei ministri del nuovo Stato e morì ricoprendo tale carica. Fu protagonista del Risorgimento come sostenitore delle idee liberali, del progresso civile ed economico, dell'anticlericalismo, dei movimenti nazionali e dell'espansionismo del Regno di Sardegna ai danni dell'Austria e degli stati italiani preunitari. In economia promosse il libero scambio, i grandi investimenti industriali (soprattutto in campo ferroviario) e la cooperazione fra pubblico e privato. In politica sostenne la promulgazione e la difesa dello Statuto albertino. Capo della cosiddetta Destra storica, siglò un accordo (Connubio) con la Sinistra con la quale realizzò diverse riforme. Contrastò apertamente le idee repubblicane di Giuseppe Mazzini e spesso si trovò in urto con Giuseppe Garibaldi, della cui azione temeva il potenziale rivoluzionario. In politica estera coltivò con abilità l'alleanza con la Francia grazie alla quale, con la seconda guerra di indipendenza, ottenne l'espansione territoriale del Regno di Sardegna in Lombardia. Riuscì a gestire gli eventi politici (sommosse nel Granducato di Toscana, nei ducati di Modena e Parma e nel Regno delle Due Sicilie) che assieme all'impresa dei Mille portarono alla formazione del Regno d'Italia.
La battaglia di Balaklava o Balaclava (rus. Балаклавское сражение, Balaklavskoe sraženie), combattuta il 25 ottobre 1854, fu un episodio della guerra di Crimea che vide le forze alleate del Regno Unito, della Francia, del Regno di Sardegna e dell'Impero ottomano contro l'Impero russo. Fu il primo dei due tentativi della Russia di rompere l'assedio di Sebastopoli, attaccando il campo britannico di Balaklava, importante base di rifornimento, e prendendo alle spalle le forze assedianti. Nella battaglia si verificarono due famosi episodi della storia militare britannica: "la sottile linea rossa" (il 93º Reggimento di fanteria Highlanders rimase saldo di fronte a una carica della cavalleria russa) e "la carica della brigata leggera" o "Carica dei 600", quando la brigata leggera di cavalleria britannica, circondata sui fianchi dalla fanteria e artiglieria nemiche, caricò frontalmente una batteria russa.
L'assedio di Sebastopoli del 1941-1942 si svolse durante la seconda guerra mondiale nella penisola di Crimea, nel corso dei combattimenti sul fronte orientale, tra le truppe tedesche della Wehrmacht, supportate da reparti dell'Esercito rumeno, e la forte guarnigione dell'Armata Rossa asserragliata nelle poderose posizioni fortificate che difendevano l'importante base navale di Sebastopoli. L'11. Armee tedesca, guidata dal generale Erich von Manstein sferrò un primo attacco in forze contro la piazzaforte nell'autunno 1941 che tuttavia dovette essere interrotto a causa dell'accanita resistenza sovietica e per l'intervento di riserve dell'Armata Rossa attraverso la penisola di Kerč. Dopo l'inverno, i tedeschi ripresero l'iniziativa a maggio 1942 e infine al termine di un mese di violenti e sanguinosi combattimenti ravvicinati, riuscirono, con l'aiuto degli attacchi aerei e del fuoco dell'artiglieria pesante, a conquistare la fortezza di Sebastopoli nonostante la tenace difesa della guarnigione sovietica. La Wehrmacht ottenne quindi una importante vittoria strategica e propagandistica ma molte divisioni della 11. Armee uscirono fortemente indebolite a causa delle perdite subite nei logoranti combattimenti.