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Un assistente sociale, nei vari ordinamenti giuridici, è un professionista che opera nel campo del lavoro sociale (social work) e dei servizi sociali.
Il Servizio missionario giovani (spesso indicato con la sigla SERMIG) è un gruppo fondato a Torino il 24 maggio 1964 da Ernesto Olivero insieme ad alcuni giovani cattolici con lo scopo di combattere la fame nel mondo tramite opere di giustizia, promuovere lo sviluppo e praticare la solidarietà verso i più poveri. Nato inizialmente come gruppo missionario con l'intento di cooperare con vari missionari sparsi nel mondo, successivamente il Sermig ha iniziato ad occuparsi anche della povertà presente in Torino, allargando poi la sua opera ad altri luoghi in varie parti del mondo.
Il Servizio P fu un'organizzazione costituita per la vigilanza, l'assistenza e la propaganda all'interno del Regio Esercito, voluta all'inizio del 1918 su disposizione del comando supremo militare italiano. L'attività di propaganda nell'esercito sotto la guida di Luigi Cadorna non fu considerata fondamentale, se escludiamo alcune iniziative autonome all'interno delle armate, ma ebbe un sostanziale impulso nel suo sviluppo dopo la rotta di Caporetto, quando i vertici politici e militari guidati dal nuovo comandante supremo, generale Armando Diaz, acquisirono la consapevolezza della necessità di far partecipare ai fini della guerra larghi strati della popolazione e soprattutto i soldati. Oltre ad essere stata una grave sconfitta militare, Caporetto all'epoca venne interpretata come un fallimento di tutta la società italiana e soprattutto della gestione politica dell'esercito; rese manifesta l'estraneità dei soldati alle motivazioni ed ai fini della guerra per cui combattevano, e sancì l'inizio di corposi stanziamenti per la propaganda che portarono all'istituzione presso il comando supremo del Servizio P. Questo servizio, con apposite sezioni e sottosezioni d'armata, aveva il compito di vigilare sul morale e sulla condizione umana e spirituale dei soldati, assisterli nella comunicazione con le famiglie e motivarli sulla necessità della guerra. Per questo compito furono incaricati diverse centinaia di ufficiali denominati «P», che vennero arruolati all'interno dell'esercito, ma che ebbero tra le loro file anche intellettuali, artisti, e uomini di spettacolo, che collaborarono nella stesura e nella distribuzione di materiale propagandistico di vario genere, destinato sia agli ufficiali di complemento, sia ai soldati. Il Servizio P si dimostrò di grande importanza, soprattutto durante gli ultimi e decisivi mesi di guerra, comportando notevoli miglioramenti nelle condizioni morale e materiale dei soldati, che durante il periodo di comando di Cadorna vennero sottoposti ad un pesante regime oppressivo e punitivo che li voleva relegare all'obbedienza assoluta. Dopo Caporetto però tutto ciò cambiò, e se l'obiettivo ultimo dell'organizzazione militare rimase il medesimo, il comando supremo volle realizzarlo dando al soldato una condizione più umana, utilizzando nel contempo nuove forme di propaganda atte a tale scopo. Per questo compito vennero incaricati gli ufficiali P, che instauravano contatti con ufficiali di complemento e avevano l'ordine di effettuare un capillare servizio di vigilanza morale nei confronti di ufficiali e soldati. Vennero stampati giornali di trincea, istituite le Case del soldato, allestiti luoghi atti allo svago e organizzate classi per combattere l'analfabetismo. Citando lo storico Giorgio Rochat si può quindi affermare che «il Servizio P fu dunque uno strumento duttile e articolato che consentì a Diaz e Badoglio di avere "il polso" della situazione nell'esercito e di curarne tempestivamente il morale e l'efficienza».
Il Servizio Aeronautico (dal 1913 Corpo Aeronautico) era un reparto destinato agli aeromobili dell'Esercito del Regno d'Italia. Istituito il 6 novembre 1884, venne fuso successivamente con l'aviazione della Regia Marina e l'istituzione nel 1923 della Regia Aeronautica.
La rivoluzione di novembre del 1918-19 condusse, nell'ultima fase della Prima guerra mondiale, alla trasformazione dello stato tedesco da una monarchia costituzionale in una repubblica pluralista, parlamentare e democratica. Le radici profonde della rivoluzione si possono trovare nelle tensioni sociali nell'Impero tedesco e nell'incapacità di riforma delle élite al potere. Nell'immediato, causa scatenante della rivoluzione fu la politica del Comando supremo dell'Esercito (Oberste Heeresleitung, OHL) e la decisione del Comando della Marina, pur essendo ormai certa la sconfitta bellica della Germania, di condurre ugualmente un'ultima battaglia navale contro la Royal Navy inglese. Ciò provocò la sollevazione dei marinai che, scoppiata inizialmente a Wilhelmshaven e a Kiel, si trasformò nel giro di pochi giorni in una rivoluzione che investì l'intera Germania. Il 9 novembre 1918 essa condusse alla proclamazione della repubblica, cui seguì poco dopo l'abdicazione formale del Kaiser Guglielmo II. Gli obiettivi dei rivoluzionari, guidati dalle idee socialiste, fallirono nel gennaio 1919 per l'opposizione dei capi del SPD. Per timore di una guerra civile essi – come anche i partiti borghesi – non vollero esautorare completamente le vecchie élite imperiali, bensì si sforzarono di riconciliarle con le nuove condizioni democratiche del potere. A tal fine essi conclusero un patto con l'OHL e permisero la soffocazione violenta della cosiddetta Sollevazione spartachista (Spartakusaufstand) con l'aiuto delle milizie nazionaliste dei Freikorps. La rivoluzione trovò la sua conclusione formale l'11 agosto 1919 con l'approvazione della nuova Costituzione di Weimar.
Gli istituti pubblici di assistenza e beneficenza (abbr. IPAB) sono organismi di diritto pubblico istituiti con regio decreto n. 2841 del 1923 e che hanno subìto numerosi interventi di riforma, non da ultimo con il D. Lgs. 4 maggio 2001, n. 207.
Il Dipartimento della Protezione Civile è la struttura del governo della Repubblica Italiana preposta al coordinamento delle politiche e delle attività in tema di difesa e protezione civile, facente capo alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Istituito dalla legge 24 febbraio 1992, n. 225 si occupa a livello nazionale della previsione, prevenzione, gestione e superamento di disastri, calamità, umane e naturali, di situazioni di emergenza inoltre si occupa anche di settori quali antincendio boschivo e rischio idrogeologico. L'attuale capo del Dipartimento è Angelo Borrelli. La citata normativa venne modificata nel 2012, sancendo la costituzione del servizio nazionale della protezione civile, che può anche avvalersi della collaborazione dei soggetti operanti nell'ambito del servizio civile nazionale.
Il consultorio familiare, in Italia è una tipologia di struttura sanitaria istituita con la legge del 29 luglio 1975, numero 405 (istituzione dei consultori familiari) allo scopo di intervenire in sostegno alla famiglia o al singolo che vi faccia ricorso. Esso è un servizio gestito ed organizzato dalle regioni italiane, fornito istituzionalmente dalle ASL alla quale compete l'organizzazione finanziaria e gestionale, rientrante nelle prestazioni del Servizio sanitario nazionale.
Benito Amilcare Andrea Mussolini, noto anche con il solo appellativo di Duce (Dovia di Predappio, 29 luglio 1883 – Giulino, 28 aprile 1945), è stato un politico, militare, giornalista e dittatore italiano. Fondatore del fascismo, fu presidente del Consiglio del Regno d'Italia dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943. Nel gennaio 1925 assunse de facto poteri dittatoriali e dal dicembre dello stesso anno acquisì il titolo di capo del governo primo ministro segretario di Stato. Dopo la guerra d'Etiopia, aggiunse al titolo di duce quello di "Fondatore dell'Impero" e divenne Primo Maresciallo dell'Impero il 30 marzo 1938. Fu capo della Repubblica Sociale Italiana dal settembre 1943 al 27 aprile 1945. Esponente di spicco del Partito Socialista Italiano, fu nominato direttore del quotidiano di partito Avanti! nel 1912. Convinto anti-interventista negli anni della guerra italo-turca e in quelli precedenti la prima guerra mondiale, nel 1914 cambiò opinione, dichiarandosi a favore dell'intervento in guerra. Trovatosi in netto contrasto con la linea del partito, si dimise dalla direzione dell'Avanti! e fondò Il Popolo d'Italia, schierato su posizioni interventiste, venendo quindi espulso dal partito socialista. Nell'immediato dopoguerra, cavalcando lo scontento per la "vittoria mutilata", fondò i Fasci italiani di combattimento (1919), poi divenuti Partito Nazionale Fascista nel 1921, e si presentò al Paese con un programma politico nazionalista e radicale. Nel contesto di forte instabilità politica e sociale successivo alla Grande Guerra, puntò alla presa del potere; forzando la mano alle istituzioni, con l'aiuto di atti di squadrismo e d'intimidazione politica che culminarono il 28 ottobre 1922 con la marcia su Roma, Mussolini ottenne l'incarico di costituire il Governo (30 ottobre). Dopo il contestato successo alle elezioni politiche del 1924, instaurò nel gennaio 1925 la dittatura, risolvendo con forza la delicata situazione venutasi a creare dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti. Negli anni successivi consolidò il regime, affermando la supremazia del potere esecutivo, trasformando il sistema amministrativo e inquadrando le masse nelle organizzazioni di partito. Nel 1935 intraprese l'attacco e l'occupazione dell'Etiopia, provocando l'isolamento internazionale dell'Italia. Appoggiò quindi i franchisti nella guerra civile spagnola e si avvicinò alla Germania nazionalsocialista di Adolf Hitler, con il quale stabilì un legame che culminò con il Patto d'Acciaio nel 1939. È in questo periodo che furono approvate in Italia le leggi razziali. Nel 1940, ritenendo ormai prossima la vittoria della Germania, decise per l'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale. In seguito alle disfatte subite dalle Forze Armate italiane e alla messa in minoranza durante il Gran Consiglio del Fascismo (ordine del giorno Grandi del 24 luglio 1943), fu arrestato per ordine del Re (25 luglio) e successivamente tradotto a Campo Imperatore. Liberato dai tedeschi, e ormai in balia delle decisioni di Hitler, instaurò nell'Italia settentrionale la Repubblica Sociale Italiana. In seguito alla definitiva sconfitta delle forze italotedesche, abbandonò Milano la sera del 25 aprile 1945, dopo aver invano cercato di trattare la resa. Il tentativo di fuga si concluse il 27 aprile con la cattura da parte dei partigiani a Dongo, sul lago di Como. Fu fucilato il giorno seguente insieme alla sua amante Claretta Petacci.