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Timor Est, ufficialmente Repubblica Democratica di Timor Est, è un Paese del sud-est asiatico, composto dalla metà orientale dell'isola di Timor, dall'exclave di Oecusse sulla costa nord della parte occidentale di Timor, dall'isola di Atauro, a nord, e dall'isolotto di Jaco, al largo della punta orientale dell'isola. L'unico confine terrestre è condiviso con l'Indonesia, con le acque territoriali confinanti a sud con le acque australiane nel Mar di Timor. La sua capitale è Dili, città costiera a nord dell'isola. Conosciuto in passato come Timor portoghese in quanto il Paese è stato una colonia portoghese fino al 1975, l'indipendenza fu dichiarata unilateralmente il 28 novembre dello stesso anno, a opera di fazioni filo-comuniste. Il timore di avere un governo comunista indipendente all'interno dell'arcipelago indonesiano nelle fasi più concitate della guerra fredda portò l'Indonesia a invadere Timor Est su vasta scala, con il supporto dei governi occidentali, nel dicembre 1975 e a dichiararlo come la propria 27ª provincia il 17 luglio 1976, col nome di Timor Timur. Il 30 agosto 1999 gli abitanti optarono per l'indipendenza in un referendum organizzato dalle Nazioni Unite, approvato a larga maggioranza della popolazione. È diventata la prima nazione a raggiungere l'indipendenza nel XXI secolo. La lingua principale parlata è stata l'indonesiano per i 25 anni di occupazione militare, ma oggi è la lingua tetum, più parlata nella capitale. Tetum e portoghese formano le due lingue ufficiali del Paese, che fa parte della Comunità dei Paesi di lingua portoghese. Indonesiano e inglese, inoltre, sono classificati dalla Costituzione di Timor Est come lingue di lavoro, indispensabili per i rapporti commerciali con i Paesi della regione. È uno dei due Paesi prevalentemente cattolici presenti in tutta l'Asia, l'altro è l'arcipelago delle Filippine. Si stima infatti che circa il 97% della popolazione professi la religione cattolica.Timor Est al 2019 è un paese ancora molto povero economicamente, anche se dal 2008 l'economia timorese ha incominciato a registrare un'importante crescita economica, grazie alla scoperta e allo sfruttamento di consistenti riserve di petrolio, e all'aumento costante degli investimenti sia interni che esteri nel Paese.
La Thailandia (pron. /taiˈlandja/) o Tailandia (in thailandese: ประเทศไทย?, traslitterato: Prathet Thai ), ufficialmente il Regno di Thailandia (in thailandese: ราชอาณาจักรไทย?, traslitterato: Ratcha Anachak Thai ), è uno Stato del Sud-est asiatico, confinante con Laos e Cambogia a est, golfo di Thailandia e Malaysia a sud, con il mare delle Andamane e la Birmania a ovest e con Laos e Birmania a nord. Secondo il censimento del 2010, gli abitanti erano 65 981 659.È nota anche come Siam (pron. /ˈsiam/; in thailandese: สยาม?; /saˈja:m/ ), che fu il nome ufficiale della nazione fino al 24 giugno 1939 e dal 1945 fino all'11 maggio 1949, data della definitiva assunzione dell'attuale denominazione.Tra gli anni ottanta e novanta, la Thailandia ha dato il via a un significativo processo di industrializzazione che l'ha portata ad essere una delle potenze a medio reddito tra i paesi che si affacciano sul Pacifico, diventando uno dei paesi più potenti del Sud Est Asiatico; i settori chiave dell'economia thailandese sono quello turistico, manifatturiero e l'export.
Il sud-est asiatico è una regione geografica dell'Asia situata a sud della Cina e a nord dell'Australia, tra Oceano Indiano e Oceano Pacifico. In base alla ripartizione del mondo effettuata dalle Nazioni Unite, è una delle macroregioni in cui è divisa l'Asia ed è costituito da due regioni geografiche: Sud-est asiatico continentale o Indocina Sud-est asiatico marittimo o Insulindia
Con il termine Cinesi d'oltremare o anche diaspora cinese (cinese semplificato: 海外华人; cinese tradizionale: 海外華人; pinyin: Hǎiwài Huárén) si intendono le persone di nascita o discendenza cinese che vivono fuori dalla Cina. In questo gruppo si possono far rientrare anche gli individui di parziale ascendenza cinese che vivono fuori dalla Cina. Il termine "Cinesi d'oltremare" può riferirsi in senso stretto a quelli di etnia Han o, in senso più ampio, a tutti i 56 gruppi etnici riconosciuti della Cina, intesi come parte dei cosiddetti Zhonghua minzu (cittadini di nazionalità cinese). Ad esempio, i membri della diaspora tibetana possono viaggiare in Cina con dei lasciapassare concessi a certi Cinesi d'oltremare. Nel Sud-est asiatico e particolarmente in Malesia e Singapore, lo stato classifica i Peranakan come cinesi malgrado la loro parziale assimilazione nella cultura malese. Come già detto, il concetto di Cinesi d'oltremare è piuttosto elastico: soprattutto nel caso dei Cinesi di etnia non Han, si possono fissare dei criteri più o meno selettivi, che hanno in gran parte a che fare con l'atteggiamento delle persone stesse rispetto alla loro cultura d'origine. Questo può accadere se ci sono prove di discendenza da gruppi che vivono dentro o sono originari dalla Cina, se le persone conservano ancora la loro cultura, si identificano con la cultura cinese, o riconoscono la loro origine sebbene non siano classificate come Cinesi di etnia Han. In questo ambito più ristretto, i Cinesi d'oltremare delle "minoranze etniche" ammontano a circa 7 milioni, ossia l'8,4% della popolazione totale all'estero.
La Cambogia, ufficialmente Regno di Cambogia (in lingua khmer: ព្រះរាជាណាចក្រ កម្ពុជា, Preăh Réachéanachâkr Kâmpŭchea), è uno Stato (181 040 km², 14 494 293 abitanti al 30 luglio 2009, capitale Phnom Penh) del Sud-est asiatico. Confina a nord con Thailandia e Laos, a est col Vietnam, a sud ancora con Vietnam e il golfo del Siam, a ovest ancora con golfo del Siam e Thailandia. La Cambogia è una monarchia costituzionale, l'attuale capo di Stato è il re Norodom Sihamoni e il capo del governo è Hun Sen. La lingua ufficiale è lo khmer. La religione ufficiale è il Buddhismo e la maggior parte della popolazione ne pratica la dottrina Theravada.In seguito alla caduta del prospero Impero Khmer, la Cambogia subì per secoli l'influenza politico-militare dei paesi limitrofi, per poi diventare un protettorato francese nel 1863. Ottenuta l'indipendenza nel 1953, la Cambogia attraversò un periodo di instabilità e guerre con il coinvolgimento nel conflitto vietnamita (gli Stati Uniti hanno bombardato massicciamente il paese fino al 1975. Tra 600 000 e 800 000 cambogiani sono stati uccisi durante questa campagna militare) il colpo di Stato di Lon Nol, il regime di terrore degli Khmer rossi e l'invasione vietnamita. A seguito delle elezioni del 1993, tenute sotto l'egida dell'ONU, è stata promulgata una nuova Costituzione: la Cambogia è attualmente una monarchia parlamentare indipendente basata su un sistema democratico multipartitico.
Angkor è il sito archeologico più importante della Cambogia e uno dei più importanti del Sud-est asiatico. Nel periodo compreso fra il IX ed il XV secolo ospitò la capitale dell'Impero Khmer, di cui fu il centro religioso e politico. Il sito occupa parte della vasta pianura alluvionale compresa tra il grande lago Tonlé Sap e il gruppo montuoso del Phnom Kulen. La città di Siem Reap, sviluppatasi a partire dagli anni venti parallelamente all'aumento del flusso turistico, è il punto principale di accesso. La maggioranza dei templi più noti e visitati è concentrata in un'area di circa 15 km per 6,5 km a nord di Siem Reap ma l'area totale definibile come Angkor è molto più vasta. Il "parco archeologico di Angkor", istituito per decreto reale nel 1994, si estende su 400 km² e comprende siti come Kbal Spean, distante 40 km dalla zona centrale.Studi recenti del "Greater Angkor Project" hanno confermato l'esistenza passata di una vasta conurbazione a bassa densità, intervallata da campi di riso ed ampia più di 1.000 km², con una popolazione di diverse centinaia di migliaia di abitanti. Secondo tali stime Angkor fu perciò il più vasto sito abitato in epoca pre-industriale.Le costruzioni principali sono circa un'ottantina ma in totale nell'area vi sono centinaia di templi induisti e buddisti, per quanto di molti esistano solo tracce o rovine costituite da modeste pile di mattoni. Quelli più visitati sono stati ripuliti dalla vegetazione e in larga misura ricostruiti secondo il metodo dell'anastilosi nel periodo della dominazione coloniale francese, in particolare dal primo dopoguerra in avanti. Il tempio più conosciuto è il famoso Angkor Wat, considerato il più vasto edificio religioso del mondo, la cui effigie stilizzata compare nella bandiera cambogiana. I monumenti visibili hanno tutti carattere religioso perché gli edifici comuni, compresa la residenza reale, erano costruiti in materiali deperibili quali il legno e ne sono sopravvissuti solo pochi resti.