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Associazione fonografici italiani

L’Associazione Fonografici Italiani (AFI) riunisce e rappresenta gli interessi di circa 200 produttori indipendenti italiani. L'Associazione nasce nel 1948 dagli sforzi congiunti di alcune aziende del settore con lo scopo di rappresentare il movimento musicale nei principali eventi italiani e all'estero. Durante gli anni '50 definisce la prima collaborazione con la RAI. Negli anni ‘70 si registrano le prime iniziative strutturate rivolte alla tutela dei produttori discografici e dei diritti collegati al loro operato. Possono essere considerate a tal fine le attività riguardanti l'antipirateria e l'equiparazione dei prodotti musicali al resto dei prodotti culturali, ottenendo un'imposizione fiscale agevolata. Di pari passo si sviluppano le prime attività di formazione rivolte a soggetti affiliati ed esterni all'Associazione. Nel 1992 le aziende multinazionali, aderenti fino a quel momento ad AFI, si separano per costituire la FIMI e rappresentare autonomamente le maggiori imprese nel settore della discografia. Con il passare del tempo, in seguito alla scissione, la sua azione si rivolge sempre più alle PMI. L'AFI si caratterizza, infatti, per la centralità del proprio ruolo a tutela e difesa della cultura musicale italiana, difendendone il valore e promuovendone il sostegno presso le Istituzioni politiche nazionali e comunitarie.

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