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L'Unione per il Mediterraneo è un'organizzazione intergovernativa che raggruppa 42 Paesi europei e del bacino del Mediterraneo: i 27 Stati membri dell'Unione europea e 15 Paesi mediterranei partner del Nordafrica, del Medio Oriente e dell'Europa sud-orientale. È stata fondata nel luglio 2008 in occasione del Vertice di Parigi per il Mediterraneo al fine di rafforzare il Partenariato euro-mediterraneo (Euromed) istituito nel 1995 sotto il nome di Processo di Barcellona. L'Unione ha lo scopo di promuovere la stabilità e l'integrazione in tutta la regione mediterranea. L'UpM è un forum di discussione di questioni strategiche regionali basato sui principi di comproprietà, codecisione e responsabilità condivisa tra le due sponde del Mediterraneo. Il suo obiettivo principale è quello di aumentare l'integrazione Nord-Sud e Sud-Sud nella regione mediterranea al fine di sostenere lo sviluppo socioeconomico dei diversi Paesi e garantire la stabilità nella regione. Mediante il suo piano d'azione, l'ente si concentra su due pilastri principali: favorire lo sviluppo umano e promuovere lo sviluppo sostenibile. A tal fine, individua e assiste in progetti di interesse regionale a geometrie variabili, ai quali conferisce il proprio marchio in seguito alla decisione unanime dei 43 Paesi. Questi progetti ed iniziative si concentrano su 6 settori di attività, come prescritto dagli Stati membri dell'UpM: Sviluppo imprenditoriale Alta formazione e ricerca Affari sociali e civili Energia e azioni per il clima Trasporti e sviluppo urbano Acqua e ambiente
L'Unione europea, abbreviata in UE o Ue (pron. /ˈue/), è un'organizzazione internazionale politica ed economica a carattere sovranazionale, che comprende 27 Stati membri d'Europa. Nata come Comunità economica europea con il trattato di Roma del 25 marzo 1957, e considerata una potenziale superpotenza, nel corso di un lungo processo di integrazione europea, con l’adesione di nuovi Stati membri e la firma di numerosi trattati modificativi, tra cui il trattato di Maastricht del 1992 e l'Unione economica e monetaria con la valuta unica nel 2002, ha assunto la denominazione e la struttura attuale con il trattato di Lisbona del 2007. Regolata a livello giuridico dal diritto comunitario con il suo ordinamento giuridico, le sue funzioni politico-economiche la rendono simile per certi aspetti a una federazione di stati (per es. per quanto riguarda gli affari monetari o le politiche ambientali), mentre in altri settori l'Unione è più vicina a una confederazione (mancando di una politica interna e politica industriale comuni) o a un'organizzazione politica sovranazionale (come per la politica estera). Fra i suoi scopi formalmente dichiarati vi è l'incremento del benessere socio-economico e l'attenuazione delle differenze socio-economiche tra i vari stati membri attraverso l'integrazione economica, la crescita economica e il progresso scientifico e tecnologico, promuovendo la pace, i valori sociali e il benessere dei popoli europei, lottando contro l'esclusione sociale, la discriminazione e a favore dei diritti umani (ad es. con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea). Le competenze dell'Unione spaziano dunque dalle politiche economiche (agricoltura e commercio) con una politica agraria comune e la presenza di fondi strutturali per il raggiungimento degli obiettivi socio-economici preposti, agli affari esteri con una politica estera comune, alla difesa e alla protezione ambientale, con ciascun stato membro che concorre al bilancio comunitario in misura diversa, mantenendo buona parte della propria sovranità nazionale (ad es. politica interna) a mezzo dei rispettivi parlamenti e governi nazionali. Come effetto delle politiche dell'Unione, ad esempio, oltre a confermare la libera circolazione di persone già stabilita dai precedenti trattati europei, essa permette la libera circolazione di merci, servizi e capitali all'interno del suo territorio attraverso il mercato europeo comune (senza dazi doganali all'interno) costruito a partire dal 1957 coi Trattati di Roma, e fornisce una cittadinanza dell'Unione europea. Le decisioni di unione economica e monetaria dell'Unione europea hanno portato nel 2002 all'introduzione di una moneta unica, l'euro, attualmente adottata da 19 su 27 stati dell'Unione, che formano la cosiddetta eurozona, con una politica monetaria comune governata dalla Banca centrale europea (BCE). Il 12 ottobre 2012 è stata insignita del premio Nobel per la pace, con la seguente motivazione: «per oltre sei decenni ha contribuito all'avanzamento della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa».
L'Organizzazione delle Nazioni Unite, in sigla ONU, abbreviata in Nazioni Unite, è un'organizzazione intergovernativa a carattere mondiale. Tra i suoi obiettivi principali vi sono il mantenimento della pace e della sicurezza mondiale, lo sviluppo di relazioni amichevoli tra le nazioni, il perseguimento di una cooperazione internazionale e il favorire l'armonizzazione delle varie azioni compiute a questi scopi dai suoi membri. L'ONU è l'organizzazione intergovernativa più grande, più conosciuta, più rappresentata a livello internazionale e più potente al mondo. Ha sede sul territorio internazionale a New York, mentre altri uffici principali si trovano a Ginevra, Nairobi, Vienna e L'Aia. Istituita dopo la seconda guerra mondiale con l'obiettivo di prevenire futuri conflitti, ha sostituito l'inefficace Società delle Nazioni. Il processo che ha portato alla sua fondazione iniziò il 25 aprile 1945, quando i rappresentanti di 50 governi si incontrarono a San Francisco per una conferenza iniziando a redigere la Carta delle Nazioni Unite, poi approvata il 25 giugno dello stesso anno ed entrata in vigore il 24 ottobre successivo, la data di inizio ufficiale delle attività. Ai sensi della Carta, gli obiettivi dell'organizzazione includono il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, la protezione dei diritti umani, la fornitura di aiuti umanitari, la promozione dello sviluppo sostenibile e il rispetto del diritto internazionale. Al momento della fondazione, l'ONU contava 51 Stati membri, un numero poi cresciuto fino ad arrivare a 193 nel 2011, rappresentando la stragrande maggioranza degli stati sovrani del mondo. Nei primi decenni di vita, l'obiettivo di preservare la pace nel mondo venne reso complicato dalla guerra fredda intercorsa tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica, con i loro rispettivi alleati. In quel periodo, le missioni ONU consistettero principalmente in attività di osservazione non armata e l'impiego di truppe leggermente armate con ruoli di monitoraggio, comunicazione e rafforzamento della fiducia. L'adesione all'ONU è cresciuta in modo significativo a seguito della diffusa decolonizzazione avvenuta a partire dagli anni 1960. Da allora, 80 ex colonie hanno guadagnato l'indipendenza, tra cui 11 territori fiduciari che erano stati monitorati dal consiglio di amministrazione fiduciaria. A partire dagli anni 1970, il bilancio delle Nazioni Unite per i programmi di sviluppo economico e sociale hanno superato di gran lunga le spese per il mantenimento della pace. Dopo la fine della guerra fredda, l'ONU spostò e ampliò le sue operazioni sul campo, intraprendendo un'ampia varietà di compiti complessi.Le Nazioni Unite sono composte da sei organismi principali: l'Assemblea Generale, il Consiglio di sicurezza, il Consiglio economico e sociale (ECOSOC), il consiglio di amministrazione fiduciaria, la Corte internazionale di giustizia e il segretariato delle Nazioni Unite. Il sistema delle Nazioni Unite comprende inoltre una moltitudine di agenzie specializzate, come il Gruppo della Banca mondiale, l'Organizzazione mondiale della sanità, il Programma alimentare mondiale, l'UNESCO e l'UNICEF. Inoltre, organizzazioni non governative possono ottenere lo status consultivo, come ECOSOC e altre agenzie per partecipare ai lavori delle Nazioni Unite. Il direttore amministrativo delle Nazioni Unite è il segretario generale, attualmente è il politico e diplomatico portoghese António Guterres, che ha iniziato il suo mandato quinquennale il 1º gennaio 2017. L'organizzazione è finanziata da contributi volontari e valutati dei suoi Stati membri. Alle Nazioni Unite, ai suoi dirigenti e alle sue agenzie sono stati conferiti diversi premi Nobel per la pace, sebbene alcune valutazioni della sua efficacia siano state contrastanti. Alcuni commentatori ritengono che l'organizzazione sia una forza importante per la pace e lo sviluppo umano, mentre altri l'hanno definita inefficace, di parte o corrotta.
Il tema dei diritti delle donne si è sviluppato giuridicamente sul finire del XVIII secolo grazie alla Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina (Déclaration des droits de la femme et de la citoyenne, 1791) di Olympe de Gouges, la quale si ispirò al modello della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (1789) e della Rivendicazione dei diritti della donna (A Vindication of the Rights of Woman, 1792) di Mary Wollstonecraft.La rivendicazione per le donne dei diritti civili, della condizione economica femminile e dei diritti politici (suffragio femminile) nonché di un miglioramento della condizione femminile costituiscono la base del femminismo a partire dal XIX secolo attraverso la prima ondata femminista e sviluppatasi nel corso del XX secolo. In alcuni paesi questi diritti sono istituzionalizzati o supportati dalla legge, dall'abitudine locale e dal comportamento, mentre in altri vengono ignorati e soppressi. Essi si differenziano dalle nozioni più ampie dei diritti umani attraverso le pretese di un giudizio storico e tradizionale inerente all'esercizio di tali diritti a favore della controparte maschile. I problemi comunemente associati alla nozione di diritti femminili includono, tuttavia non limitandosi ad essi, al diritto all'integrità e all'autonomia corporea, di essere liberi dalla paura di violenza sessuale (più in genere violenza contro le donne), di votare e reggere pubblici uffici, di stipulare contratti legali, di avere uguali diritti nel diritto familiare, di lavorare ed ottenere una retribuzione equa o uguale a quella maschile, di avere diritti riproduttivi, di possedere proprietà ed infine di avere accesso all'istruzione.
Le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura (abbreviato in CCIAA, comunemente note come camere di commercio), nell'ordinamento giuridico italiano, sono enti pubblici locali non territoriali dotati di autonomia funzionale. Le Camere di commercio, benché sottoposte alla vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico, godono per effetto del decreto legislativo n. 112 del 1998 di una certa autonomia, rientrando tra le amministrazioni pubbliche che compongono le cosiddette "autonomie funzionali". Le singole camere si possono unire in Unioni Regionali e a livello nazionale sono rappresentate da Unioncamere, ente pubblico con sede a Roma, in piazza Sallustio.
L’Associazione Fonografici Italiani (AFI) riunisce e rappresenta gli interessi di circa 200 produttori indipendenti italiani. L'Associazione nasce nel 1948 dagli sforzi congiunti di alcune aziende del settore con lo scopo di rappresentare il movimento musicale nei principali eventi italiani e all'estero. Durante gli anni '50 definisce la prima collaborazione con la RAI. Negli anni ‘70 si registrano le prime iniziative strutturate rivolte alla tutela dei produttori discografici e dei diritti collegati al loro operato. Possono essere considerate a tal fine le attività riguardanti l'antipirateria e l'equiparazione dei prodotti musicali al resto dei prodotti culturali, ottenendo un'imposizione fiscale agevolata. Di pari passo si sviluppano le prime attività di formazione rivolte a soggetti affiliati ed esterni all'Associazione. Nel 1992 le aziende multinazionali, aderenti fino a quel momento ad AFI, si separano per costituire la FIMI e rappresentare autonomamente le maggiori imprese nel settore della discografia. Con il passare del tempo, in seguito alla scissione, la sua azione si rivolge sempre più alle PMI. L'AFI si caratterizza, infatti, per la centralità del proprio ruolo a tutela e difesa della cultura musicale italiana, difendendone il valore e promuovendone il sostegno presso le Istituzioni politiche nazionali e comunitarie.
Andrea Riccardi (Roma, 16 gennaio 1950) è uno storico, accademico, attivista e politico italiano, fondatore nel 1968 della Comunità di Sant'Egidio. Dal 22 marzo 2015 è presidente della Società Dante Alighieri. Professore ordinario di Storia contemporanea e noto studioso della Chiesa cattolica in età moderna e contemporanea, è autore di molti studi, pubblicati in diverse lingue, che vertono sul rapporto fra mondi religiosi differenti e sul tema della coabitazione religiosa in particolare nell'area mediterranea tra il XIX e il XX secolo. Ha ricoperto la carica di ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione nel Governo Monti, dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013.
L'allargamento dell'Unione europea è il processo in base al quale nuovi stati chiedono di far parte dell'Unione europea tramite un percorso di adeguamento legislativo concordato, reso possibile grazie all'ampliamento dei contenuti dei trattati costitutivi delle tre Comunità Europee. Dai sei stati fondatori delle Comunità europee il numero di stati membri è cresciuto fino ai 27 attuali stati membri e altri stati europei hanno in corso trattative per l'adesione all'Unione. Secondo le norme attuali, per aderire all'Unione uno stato deve: essere uno stato europeo (articolo 49 Trattato sull'Unione Europea (TUE)); rispettare i principi di libertà, di democrazia, di rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, nonché dello Stato di diritto (art. 6 TUE); rispettare una serie di condizioni economiche e politiche conosciute come criteri di Copenaghen.Per valutare i progressi raggiunti dai paesi in preparazione dell'adesione all'Unione europea, la Commissione europea ha presentato rapporti regolari al Consiglio europeo. Questi rapporti sono la base attraverso la quale il Consiglio prende la decisione sulla chiusura dei negoziati di adesione.
L'Associazione ricreativa e culturale italiana, in acronimo ARCI, è un'associazione di promozione sociale italiana fondata a Firenze il 26 maggio 1957. Si riconosce genericamente negli ideali della sinistra antifascista. Attualmente ha la sua sede nazionale a Roma in Via dei Monti di Pietralata, 16, ed è una associazione di promozione sociale, ai sensi della legge 7 dicembre 2000, n. 383. L'attuale presidente è Francesca Chiavacci, eletta il 14 giugno 2014.