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Vita Indipendente è una filosofia e un movimento internazionale che promuove la autodeterminazione delle persone con disabilità, il rispetto a sé stessi e le pari opportunità e che, attraverso il superamento della semplice logica dell'assistenzialismo e dell'istituzionalizzazione, mira alla piena inclusione nella società e nella collettività.
L'integrazione scolastica si ottiene attraverso l'affiancamento di un operatore qualificato nell'ambiente scolastico alla persona diversamente abile, e la programmazione di un'attività scolastica specifica tale da permetterle l'apprendimento e soprattutto la relazione nell'ambiente scolastico e sociale. Il ruolo della scuola è quello di aiutare l'alunno facendolo sentire partecipe e parte integrante del gruppo classe. Per raggiungere questo scopo la scuola è vista come una comunità, una rete, che coinvolge tutti coloro che ne fanno parte per la buona riuscita del progetto educativo. Essa opera per garantire, a tutti indistintamente, il diritto all'istruzione, accogliendo ognuno con le proprie peculiarità ed aiutandolo verso una crescita individuale e sociale. Affinché l'integrazione scolastica abbia un buon risultato, la persona che svolge il progetto deve creare delle attività che diano la possibilità all'alunno di aumentare il proprio livello di apprendimento, di socializzazione e di collaborazione. Per far questo è' molto importante inoltre sapersi relazionare anche con la famiglia dell'alunno.
I bisogni educativi speciali (BES) sono definiti dalla classificazione internazionale del funzionamento (ICF-International Classification of Functioning) come “qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento permanente o transitoria in ambito educativo o di apprendimento, dovuta all’interazione tra vari fattori di salute e che necessita di educazione speciale individualizzata”. Possono essere considerati come paradigma di lettura della complessità e della varietà delle difficoltà di apprendimento. Tale visione richiede di ampliare lo sguardo verso le esigenze formative di ogni individuo, andando oltre ai soli deficit certificabili e prendendo in considerazione ogni funzionamento che anche per il singolo soggetto diventa problematico. Per rispondere ai BES si ricorre al Piano didattico personalizzato (PDP), strumento utile per progettare modalità operative, strategie, sistemi e criteri di apprendimento per ciascun allievo.