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Derivato dal tipo XVIII, l'U-Boot tipo XXI (conosciuto anche come "Elektroboot") era una classe di U-Boot della Kriegsmarine progettata per operare stabilmente in immersione, piuttosto che come un battello di superficie che si immergeva temporaneamente per non essere individuato o sferrare un attacco. Per questa caratteristica e per le sue prestazioni, il tipo XXI rimane la classe di sottomarini tecnologicamente più avanzata della seconda guerra mondiale (pur avendo servito solo per pochi giorni prima della fine del conflitto) ed è considerato il progenitore dei moderni sottomarini: diversi sommergibili realizzati nel dopoguerra dalle maggiori potenze mondiali (in particolare dagli Stati Uniti d'America) furono sviluppati proprio a partire da questo modello.
Lo U-Boot Tipo VII è stata una classe di sommergibile oceanico tedesco, attivo tra la seconda metà degli anni trenta e la fine della seconda guerra mondiale. Si tratta di un battello di dimensioni relativamente ridotte, caratterizzato da una ottima manovrabilità e da una buona rapidità di immersione. Il progetto del Tipo VII fu scelto scartando lo studio del precedente Tipo I-A, ciò soprattutto per la mole inferiore che permetteva la produzione di più U-Boot all'interno dei limiti di dislocamento imposti dal Trattato di Pace firmato dalla Germania alla fine della Prima Guerra Mondiale. Il progetto del tipo VII formò la spina dorsale della Flotta U-Boot con più di 700 sommergibili di tutti i sottotipi completati, rendendolo di gran lunga il Tipo di U-Boot prodotto nel maggior numero. La Regia Marina italiana doveva essere fornita di 9 di questi battelli (U-428, U-746, U-747, U-429, U-748, U-430, U-749, U-1161 e U-750, ribattezzati nell'ordine da S1 a S9) che avrebbero composto la Classe S in cambio di 9 battelli italiani stanziati a BETASOM (da riconvertire al trasporto di metalli rari e prodotti preziosi per l'industria bellica da e per l'Estremo Oriente), ma l'Armistizio di Cassibile causò l'annullamento della consegna.
U-Boot è il termine tedesco per indicare genericamente sommergibili, ed è l'abbreviazione di Unterseeboot, letteralmente "battello sottomarino". Il termine è utilizzato nelle altre lingue per indicare i battelli sottomarini impiegati durante la prima e la seconda guerra mondiale dalla marina militare tedesca (Kaiserliche Marine e Kriegsmarine). Talvolta è utilizzata la forma anglicizzata U-Boat.
Il sottomarino è un mezzo navale progettato per operare principalmente in immersione e questa caratteristica lo distingue dal sommergibile di cui costituisce un'evoluzione. Un sottomarino può essere impiegato per scopi militari, scientifici e di soccorso, i diversi ambiti d'impiego ne determinano le caratteristiche.. Lo sviluppo del mezzo subacqueo ha avuto impulso a partire dal 1850 in conseguenza dell'interesse militare per le sue potenzialità belliche ed ha portato il sommergibile a divenire un importante strumento della guerra marittima nel XX secolo. Dalle 200 tonnellate di dislocamento dei sommergibili realizzati nei primi anni di quel secolo si è passati alle 1 800 tonnellate (in immersione) dei sottomarini tedeschi U-Boot Tipo XXI del 1944 per arrivare ai moderni sottomarini nucleari lanciamissili balistici che possono superare le 20 000 tonnellate ed ospitare equipaggi di oltre 170 persone. Il progresso tecnologico nell'ingegneria navale ha avuto un ruolo fondamentale nel successo del sottomarino persino superiore a quello rappresentato dallo sviluppo di sistemi d'arma (come il siluro ed i missili a cambiamento d'ambiente) e di sensori (soprattutto il sonar) sempre più efficienti.
La Kriegsmarine /ˈkʀiːksmaˌʀiːnə/ (in tedesco: Marina da Guerra) era il nome della Marina militare tedesca durante la seconda guerra mondiale, erede della Kaiserliche Marine. Il trattato di Versailles aveva imposto rigorosi limiti alla marina tedesca e le aveva proibito la progettazione e realizzazione di sommergibili, portaerei, aerei navali e artiglieria costiera pesante; il dislocamento delle nuove navi non poteva superare le 10.000 tonnellate. Ma il 18 giugno del 1935 fu firmato il trattato navale anglo-tedesco che, pur limitando la forza della marina tedesca al 35% di quella inglese, permetteva alla Germania di avere sommergibili e altri tipi di navi che il trattato di Versailles le aveva proibito. Nel 1937 ebbe così inizio un ambizioso piano di costruzioni navali (piano Z) e al settembre del 1939 la marina tedesca contava 2 vecchie corazzate, 3 corazzate tascabili, 2 incrociatori pesanti, 6 incrociatori leggeri, 22 cacciatorpediniere, 20 torpediniere e 59 U-Boot. Nel corso del conflitto entrarono in servizio le corazzate Tirpitz e Bismarck, l'incrociatore pesante Prinz Eugen, le navi da battaglia veloci Scharnhorst e Gneisenau e altri 15 cacciatorpediniere.
I film di sottomarini sono quelle pellicole cinematografiche dove l'azione si svolge quasi per intero all'interno di un sottomarino o di un sommergibile, o dove comunque le vicende di un sottomarino e di tutto o parte del suo equipaggio rappresentano la parte centrale della trama; in un senso più esteso, possono essere considerati film di sottomarini anche le pellicole dove un sottomarino e il suo equipaggio rappresentano l'antagonista principale della trama. Sovente si tratta di film di guerra, spesso ambientati nel corso della seconda guerra mondiale, ma non mancano opere di fantascienza (non di rado apocalittica e post apocalittica) o di ambientazione fantastica. Come detto, per essere definito "film di sottomarini" l'azione deve svolgersi prevalentemente all'interno di questi; film dove solo parte della trama si svolge all'interno di un sottomarino, quali Agente 007 - La spia che mi amava (1977), 1941 - Allarme a Hollywood (1979) o La leggenda degli uomini straordinari (2003) non rientrano di solito nella categoria.
L'Enrico Tazzoli era un sommergibile della Regia Marina appartenente alla classe Calvi, una classe di sommergibili oceanici composta da tre battelli, costruiti negli anni trenta presso i Cantieri Navali del Muggiano (La Spezia): Calvi, Finzi e Tazzoli. Esso prendeva il nome dall'eroe del Risorgimento, don Enrico Tazzoli.