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La polizia nazionale afghana (ANP; pashto: د افغانستان ملي پولیس; persiano: پلیس ملی افغانستان) è la forza di polizia nazionale dell'Afghanistan, che funge da unica agenzia di applicazione della legge in tutto il paese (vi sono poi le forze armate afghane). L'agenzia è sotto la responsabilità del ministero degli interni afghano, guidato da Masoud Andarabi. L'ANP contava 116.000 membri a dicembre 2018.La polizia afghana affonda le sue radici all'inizio del XVIII secolo, quando a Kandahar si stabilì la dinastia Hotak, seguita dall'ascesa al potere di Ahmad Shah Durrani. Le forze di polizia vennero gradualmente modernizzate dopo il 1880, quando l'emiro Abdur Rahman Khan stabilì relazioni diplomatiche con l'India britannica. Negli anni '80 iniziò a ricevere addestramento e attrezzature dall'ex Unione Sovietica, dopo l'invasione sovietica dell'Afghanistan. L'attuale ANP è stato istituito dopo la rimozione del regime talebano alla fine del 2001, durante la guerra in Afghanistan. Diverse agenzie governative degli Stati Uniti, nonché la Bundespolizei tedesca e il MDP del Regno Unito hanno fornito la maggior parte della formazione iniziale. Nel 2007 la missione guidata dall'Unione Europea (EUPOL Afghanistan) era a capo della polizia civile nell'area di Kabule nel 2005 gli Stati Uniti hanno istituito programmi di formazione in tutte le province dell'Afghanistan. Dal 2009, la polizia nazionale afghana ha iniziato a ricevere una formazione avanzata dalle forze NATO impegnate nell'Operazione Sostegno Risoluto.
La guerra in Afghanistan del 1979-1989, talvolta indicata anche come guerra russo-afghana, invasione sovietica dell'Afghanistan o intervento sovietico in Afghanistan, fu un conflitto intercorso tra il 24 dicembre 1979 e il 15 febbraio 1989 nel territorio dell'Afghanistan, e che vide contrapposte da un lato le forze armate della Repubblica Democratica dell'Afghanistan (RDA), sostenute da un massiccio contingente di truppe terrestri e aeree dell'Unione Sovietica, e dall'altro vari raggruppamenti di guerriglieri afghani collettivamente noti come mujaheddin, appoggiati materialmente e finanziariamente da un gran numero di nazioni estere; il conflitto viene considerato parte della guerra fredda nonché prima fase della più ampia guerra civile afghana. Il conflitto ebbe inizio con l'invasione del paese a opera delle forze dell'Armata Rossa sovietica, intenzionate a deporre il presidente della RDA Hafizullah Amin per rimpiazzarlo con Babrak Karmal; l'intervento militare dell'URSS provocò una recrudescenza della guerriglia afghana contro il regime della RDA, già da tempo molto estesa nel paese: i combattenti mujaheddin, divisi in più schieramenti e partiti che mai nel corso del conflitto ebbero una guida unitaria, intrapresero quindi una lunga campagna di guerriglia a danno delle forze sovietico-afghane, spalleggiati in questo senso dagli armamenti, dai rifornimenti e dall'appoggio logistico fornito loro (in modo non ufficiale) da nazioni come gli Stati Uniti, il Pakistan, l'Iran, l'Arabia Saudita, la Cina e il Regno Unito. Dopo più di nove anni di guerra, che provocarono vaste distruzioni all'Afghanistan nonché ampie perdite di vite civili, l'intervento sovietico nel conflitto ebbe termine con una ritirata generale delle proprie truppe conclusa il 15 febbraio 1989, dopo la firma degli accordi di Ginevra tra RDA e Pakistan; gli scontri tra mujaheddin e truppe governative proseguirono nell'ambito della guerra civile afghana, fino alla caduta del governo della RDA nell'aprile del 1992. Viene definito da alcuni storici come il "Vietnam sovietico", tracciando un parallelo con la guerra del Vietnam intrapresa dagli Stati Uniti.
L'Afghanistan è un paese montuoso situato tra l'Asia centrale e quella meridionale, senza sbocco al mare - la costa più vicina è quella che si estende lungo il mar Arabico, circa 480 km a sud - e, sia a causa del suo isolamento che della sua instabile storia politica, rimane una delle aree meno approfonditamente studiate del mondo. Confina a est e a sud con il Pakistan (anche con le aree del Kashmir amministrate dal Pakistan ma rivendicate dall'India), a ovest con l'Iran, e a nord con gli stati centroasiatici di Turkmenistan, Uzbekistan e Tagikistan. Condivide inoltre un breve tratto di confine con lo Xinjiang, Cina, alla fine del lungo e stretto Wakhan (corridoio del Vacan), all'estremità nord-orientale del Paese. La sua superficie totale è all'incirca due volte quella della Norvegia.