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Il Folclore d'Italia riguarda numerose leggende e racconti popolari diffusi sul territorio italiano. Su di esso, infatti, si sono succeduti nel tempo diversi popoli, ognuno dei quali ha lasciato le proprie tracce nell'immaginario popolare. Alcuni racconti provengono anche dalla cristianizzazione, specie quelli riguardanti demòni, che sono a volte riconosciuti dalla demonologia cristiana. Col termine folclore si può intendere tuttavia anche la scienza o la dottrina che studia quelle tradizioni, attraverso ricerche e opere sull'argomento.
Lo strego è un personaggio della tradizione popolare di Garfagnana, Lucchesia e Versilia. A differenza di streghe e stregoni classici, dediti a vari esercizi di stregoneria e volti esclusivamente a procurare il male alle persone, lo strego sembra avere un atteggiamento più ambiguo in quanto di norma si disinteressa degli altri esseri umani preferendo riunirsi in gruppi per svolgere cerimonie non bene identificate. Tuttavia, nelle storie relative agli streghi compaiono spesso anche le streghe classiche. Si ipotizza che gli streghi siano gli ultimi relitti di una tradizione sciamanica di origine eurasiatica risalente al paleolitico. Secondo lo scrittore Oscar Guidi, la figura dello strego della Garfagnana sarebbe analoga a quella del benandante friulano. Nei racconti, gli streghi si radunano sovente sugli alberi di noce dove a volte urlano e ballano. Generalmente invisibili, qualche volta appaiono individuabili per i lumini che talora portano. Non importunano gli umani se non per il chiasso che occasionalmente producono o per le loro improvvise apparizioni.
Poggio a Caiano è un comune italiano di 9 877 abitanti della provincia di Prato in Toscana. Con una superficie di soli 6 km² è uno dei comuni più piccoli della Toscana, costituito il 14 luglio 1962. Il territorio rappresenta l'ultima propaggine del Montalbano, protesa verso la piana di Prato e occupa alcune colline e rilievi (tra cui emerge il "poggio" che dà nome al comune) oltre che una piccola zona pianeggiante sulla sponda destra del fiume Ombrone. Si trova in una posizione strategica a circa 15 km da Firenze.
Il Piemonte (AFI: /pje'monte/; Piemont [pje'mʊnt] in piemontese, in occitano e in francoprovenzale; Piemont [pje'mont] in walser; Piémont [pje.mɔ̃] in francese) è una regione a statuto ordinario di 4 289 836 abitanti dell'Italia nord-occidentale, con capoluogo amministrativo – nonché capitale storica – la città di Torino. Confina ad ovest con la Francia (regioni Alvernia-Rodano-Alpi e Provenza-Alpi-Costa Azzurra), a nord-ovest con la Valle d'Aosta, a nord con la Svizzera (cantoni Vallese e Ticino), ad est con la Lombardia, a sud-est per un breve tratto con l'Emilia-Romagna e a sud con la Liguria. È la seconda regione italiana per superficie, settima per numero di abitanti, seconda per maggior numero di comuni, la più occidentale d'Italia e fa parte dell'Euroregione Alpi-Mediterraneo, della Macroregione alpina e, limitatamente ai territori delle province di Novara e VCO, della Regio Insubrica. È inoltre la quarta regione per esportazioni, con una quota del 10% sul totale nazionale, e quinta per valore del prodotto interno lordo (PIL), con circa 143 miliardi di euro totali. Il reddito pro capite è superiore alla media italiana.
Italo Bianchi (Castelnuovo di Garfagnana, 13 agosto 1936) è un compositore e docente italiano. Sacerdote dell'arcidiocesi di Lucca, ha studiato composizione con i maestri Cicionesi, Bortone e Bartolucci e dal 1970 è titolare di armonia, contrappunto e fuga presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma. Attualmente in pensione, vive a Castelnuovo di Garfagnana.
Imperia (, Impêia in ligure) è un comune italiano di 42 602 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Liguria; situato nella Riviera di Ponente, è nato nel 1923 dall'accorpamento amministrativo di Oneglia (Ineja in lingua ligure) e Porto Maurizio (U portu in lingua ligure), rispettivamente a sinistra e a destra del torrente Impero, oltre che dei comuni minori di Borgo Sant'Agata, Caramagna Ligure, Castelvecchio di Santa Maria Maggiore, Moltedo Superiore, Montegrazie, Piani, Poggi, Torrazza e Costa d'Oneglia.
Le guerre jugoslave sono state una serie di conflitti armati, inquadrabili tra una guerra civile e conflitti secessionisti, che hanno coinvolto diversi territori appartenenti alla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, una decina di anni dopo la morte di Tito, tra il 1991 e il 2001, causandone la dissoluzione. Diverse le motivazioni che sono alla base di questi conflitti. La più importante è il nazionalismo imperante nelle diverse repubbliche a cavallo fra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta (in particolare in Serbia, Croazia e Kosovo, ma in misura minore anche in Slovenia e nelle altre regioni della Federazione), con una propaggine finale nel XXI secolo del conflitto nella Repubblica di Macedonia del 2001. Influenti anche le motivazioni economiche, culturali, gli interessi e le ambizioni personali dei leader politici coinvolti e la contrapposizione spesso frontale fra etnie e religioni diverse (cattolici, ortodossi e musulmani), fra le popolazioni delle fasce urbane e le genti delle aree rurali e montane, oltre che gli interessi di alcune entità politiche e religiose (anche esterne) a porre fine all'esperienza della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
Telecity è una storica emittente televisiva privata del Piemonte. Trasmetteva da Castelletto d'Orba, dal "Lavagello" sulle frequenze del canale UHF 65. Successivamente si diffonde in Lombardia, Liguria e Valle d'Aosta. Ora trasmette con il logo e i programmi di 7 Gold, alternando perciò trasmissioni a carattere regionale con trasmissioni di interesse nazionale.