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Il teatro del Mar Nero comprende l'insieme dei combattimenti navali e delle operazioni anfibie svoltesi nel bacino del Mar Nero durante la seconda guerra mondiale, dal giugno del 1941 al settembre del 1944. Il teatro vide affrontarsi, nell'ambito del più vasto fronte orientale della seconda guerra mondiale, le forze navali, aeree e terrestri delle potenze dell'Asse (e in particolare di Germania, Romania e Italia, supportate da piccoli contingenti provenienti da Bulgaria e Stato Indipendente di Croazia) da un lato, e quelle dell'Unione Sovietica dall'altro. Le operazioni militari nel teatro cominciarono il 22 giugno 1941, con l'inizio dell'invasione tedesca dell'URSS: i sovietici dominavano la situazione navale nel bacino con la loro Flotta del Mar Nero, più numerosa e dotata di unità più pesanti della piccola marina militare rumena e delle poche unità leggere tedesche ed italiane inviate nel teatro; la situazione delle forze sovietiche si fece tuttavia critica per via della perdita delle principali basi navali della Flotta dopo la conquista tedesca dell'Ucraina. La prima fase dei combattimenti aero-navali fu incentrata sull'assedio della piazzaforte di Sebastopoli, con i sovietici che tentavano di rifornirla sotto i continui attacchi aerei e delle unità leggere dell'Asse, fino a che non fu espugnata nel luglio del 1942. In seguito le operazioni si spostarono lungo la costa orientale del bacino, con sbarchi anfibi tedeschi prima e sovietici poi nella regione della penisola di Taman'; le unità navali sovietiche continuarono ad operare in condizioni sempre più precarie, fino a che le grandi offensive dell'Armata Rossa sul finire del 1943 non ricacciarono indietro i reparti della Wehrmacht. Le operazioni navali nel Mar Nero cessarono nel settembre del 1944, con l'uscita dal conflitto di Romania e Bulgaria.
La seconda guerra d'indipendenza italiana è un episodio del Risorgimento. Fu combattuta dalla Francia e dal Regno di Sardegna contro l'Austria dal 27 aprile 1859 al 12 luglio 1859. La guerra ebbe come prologo gli accordi di Plombières del 21 luglio 1858 e l'alleanza sardo-francese del gennaio 1859 con i quali il Regno di Sardegna e la Francia prepararono la guerra all'Austria. Si aprì nell'aprile 1859 con l'attacco dell'Austria al Regno di Sardegna che non aveva accettato di smobilitare l'esercito. Proseguì con una serie di vittorie militari dei sardo-francesi, fra le quali la battaglia di Magenta e quella di Solferino e San Martino. Si concluse con l'armistizio di Villafranca (11-12 luglio 1859) e la sconfitta dell'Austria che fu costretta a cedere alla Francia la Lombardia, girata poi al Regno di Sardegna. La guerra ebbe come effetto il declino del sistema di ingerenze politiche dell'Austria in Italia stabilito dal congresso di Vienna. Come conseguenze portò all'annessione da parte del Regno di Sardegna, oltre che della Lombardia, anche dei territori (Toscana, Parma, Modena e Romagna pontificia) le cui autorità lasciarono il potere a governi provvisori filopiemontesi. Determinò inoltre la fase più incisiva del Risorgimento (spedizione dei Mille), al termine della quale si ebbe la formazione del Regno d'Italia (1861).
La guerra di Crimea fu un conflitto combattuto dal 4 ottobre 1853 al 1º febbraio 1856 fra l'Impero russo da un lato e un'alleanza composta da Impero ottomano, Francia, Gran Bretagna e Regno di Sardegna dall'altro. Il conflitto ebbe origine da una disputa fra Russia e Francia sul controllo dei luoghi santi della cristianità in territorio ottomano. Quando la Turchia accettò le proposte francesi, la Russia nel luglio 1853 la attaccò. La Gran Bretagna, temendo l'espansione russa verso il Mediterraneo, si unì alla Francia ed entrambe si mossero per difendere la Turchia, dichiarando guerra alla Russia nel marzo del 1854. L'Austria appoggiò politicamente le potenze occidentali e il Regno di Sardegna, nel timore che la Francia si legasse troppo all'Austria, nel gennaio 1855 inviò un contingente militare al fianco dell'esercito anglo-francese dichiarando a sua volta guerra alla Russia. Il conflitto si svolse soprattutto nella penisola russa di Crimea, dove le truppe alleate misero sotto assedio la città di Sebastopoli, principale base navale russa del mar Nero. Dopo vani tentativi dei russi di rompere l'assedio (battaglie di Balaklava, di Inkerman, della Cernaia) e l'attacco finale degli alleati, Sebastopoli fu abbandonata dai difensori il 9 settembre 1855, portando alla sconfitta della Russia. Il Congresso di Parigi del 1856 stabilì le condizioni di pace, avvicinando politicamente il Regno di Sardegna alla Francia e favorendo quel processo di intese che porterà nel 1859 alla seconda guerra di indipendenza.
Il Corpo di Spedizione Sardo in Crimea fu il contingente militare inviato dal Regno di Sardegna contro l'Impero russo nel corso della guerra di Crimea. Fu il primo corpo di spedizione italiano all'estero.
Charles George Gordon (Woolwich, 28 gennaio 1833 – Khartum, 26 gennaio 1885) è stato un generale britannico, eroe nazionale. Conosciuto in Cina come Gordon il cinese, in Africa come Gordon Pascià e in Sudan come Gordon di Khartum, fu un valente ufficiale e un coordinatore dell'esercito britannico, morto durante l'assedio di Khartum da parte dei seguaci sudanesi di Muhammad Ahmad. Eroe nazionale, fu nominato cavaliere dell'ordine del Bagno e viene ricordato per le sue imprese in Cina ed in Africa del Nord.
La battaglia della Cernaia, combattuta fra le truppe franco-piemontesi e quelle russe nei pressi dell'omonimo fiume il 16 agosto del 1855, è stata una battaglia della Guerra di Crimea. La battaglia è stata anche chiamata "di Traktir", dal ponte in muratura sul fiume nei pressi del quale maggiormente infuriò la battaglia. In realtà il nome russo del corso d'acqua, Čërnaja rečka (Чёрная речка, pron. ciòrnaia rièchka), letteralmente significa "(piccolo) fiume nero".
Con ammutinamento del Mar Nero si intende una serie di disordini e agitazioni che colpirono nell'aprile 1919 le navi della Marina militare francese stanziate nelle acque del Mar Nero, durante i più ampi eventi dell'intervento alleato nella rivoluzione russa. La decisione del governo di Georges Clemenceau di appoggiare direttamente la lotta delle forze dell'Armata Bianca contro-rivoluzionaria nella loro sanguinosa guerra civile con i bolscevichi portò, alla fine del 1918, allo sbarco di truppe francesi in varie località della costa meridionale dell'Ucraina; in un'operazione mal progettata e con risorse insufficienti, le forze francesi si ritrovarono ben presto a mal partito sotto le offensive dell'Armata Rossa, e tra il marzo e l'aprile 1919 dovettero essere frettolosamente evacuate con il concorso della flotta. Fu in questo scenario che, alla fine di aprile, a bordo delle navi francesi ancorate a Sebastopoli e Odessa si verificarono svariati episodi di insubordinazione sfociati in agitazioni e ammutinamenti su diverse unità: le agitazioni rientrarono solo dopo alcuni giorni grazie all'opera dialogante degli ufficiali superiori, non prima però che una manifestazione di marinai francesi e civili russi nelle strade di Sebastopoli fosse stata repressa nel sangue dalle truppe alleate. Gli eventi del Mar Nero furono poi di ispirazione per una seconda e più estesa serie di ammutinamenti che interessò l'intera flotta francese nei mesi seguenti. Benché gli ambienti della sinistra francese abbiano nel tempo mitizzato questi eventi, più che dagli ideali della rivoluzione d'ottobre propagandati dai bolscevichi gli ammutinati furono mossi da esigenze molto più contingenti, legate alle pessime condizioni di vita a bordo delle vetuste unità francesi, al generale senso di stanchezza seguente la conclusione della prima guerra mondiale e all'incomprensione dei motivi posti alla base dell'intervento della Francia nelle questioni della rivoluzione russa; conseguentemente, le condanne inflitte dalle corti marziali francesi furono relativamente contenute tanto nell'ampiezza delle pene quanto nel numero dei condannati, tutti del resto amnistiati nei primi anni 1920.