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La storia dei servizi segreti italiani descrive l'evoluzione dei servizi segreti italiani, dall'unità d'Italia ad oggi. Il primo vero servizio segreto dello stato italiano unitario fu il Servizio informazioni militare (SIM), di impostazione militare, che iniziò a utilizzare anche membri dell'Arma dei Carabinieri nelle proprie fila, i servizi del dopoguerra con il SIFAR prima e il Servizio informazioni difesa (SID) dopo, poi la riforma del 1977 con la creazione di un servizio civile e uno militare (SISMI e SISDE), fino alla riforma del 2007, che ha diviso i servizi per competenze territoriali (AISI e AISE). Gli apparati di intelligence italiani hanno dato più volte adito a gravi scandali ed a sospetti di dubbia fedeltà verso gli interessi nazionali, tanto che è diventato un luogo comune giornalistico parlare di "servizi deviati", infatti molto spesso si è parlato di presunti rapporti tra servizi segreti italiani e criminalità. Tuttavia, è autorevole opinione di esperti dello specifico contesto storico che tale supposta deviazione dissimulasse la fedeltà ai vertici politico-istituzionali e alle esigenze di un ordine sovranazionale, legato alla logica dei blocchi contrapposti di superpotenze e - più in generale - all'adesione dell'Italia a protocolli internazionali non conoscibili dall'opinione pubblica italiana.
Stella di Napoli è un dramma lirico in tre parti di Giovanni Pacini su libretto di Salvadore Cammarano. L'opera fu rappresentata per la prima volta l'11 dicembre 1845 al Teatro San Carlo di Napoli.
Rionero in Vulture (AFI: /rioˈnero in ˈvulture/, Arrenéure in dialetto rionerese), chiamato generalmente Rionero, è un comune italiano di 12 986 abitanti della provincia di Potenza in Basilicata. Situato alle pendici del Monte Vulture, è stato insignito della medaglia d'argento al merito civile per atti di abnegazione durante il secondo conflitto mondiale. La città è conosciuta in Italia anche per la sua ricchezza di acque minerali, settore in cui opera l'azienda Fonti del Vulture, che imbottiglia, tra le altre, le acque Lilia e Sveva. Rionero in Vulture è anche sede del CROB, un centro sulla ricerca oncologica d'importanza nazionale.
I santi Antonio Primaldo e compagni martiri, conosciuti anche semplicemente come Martiri di Otranto, sono gli 813 abitanti della città salentina di Otranto uccisi il 14 agosto 1480 dai Turchi guidati da Gedik Ahmet Pascià, per aver rifiutato la conversione all'Islam dopo la caduta della loro città. Sono stati canonizzati il 12 maggio 2013 da papa Francesco; erano stati dichiarati beati il 14 dicembre 1771 da papa Clemente XIV.
Enel S.p.A. (originariamente acronimo di Ente nazionale per l'energia elettrica) è una multinazionale Italiana dell’energia e uno dei principali operatori integrati globali nei settori dell'energia elettrica e gas. Istituita come ente pubblico a fine 1962, si è trasformata nel 1992 in società per azioni e nel 1999, in seguito alla liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica in Italia, quotata in borsa. Lo Stato italiano, tramite il Ministero dell'economia e delle finanze, rimane comunque il principale azionista col 23,6% del capitale sociale, al 1º aprile 2016.Enel è l'84ª azienda al mondo per fatturato con 74,64 miliardi di euro e con una capitalizzazione di borsa di 90 miliardi di euro, la maggiore utility integrata d'Europa in termini di capitalizzazione.La società è quotata nell'indice FTSE MIB della Borsa di Milano.
Carlo Tito Dalbono (Napoli, 2 gennaio 1817 – Napoli, 2 novembre 1880) è stato uno storico, romanziere e critico d'arte italiano.
Carlo Sebastiano di Borbone (Carlos Sebastián de Borbón y Farnesio; Madrid, 20 gennaio 1716 – Madrid, 14 dicembre 1788) è stato duca di Parma e Piacenza con il nome di Carlo I dal 1731 al 1735, Re di Napoli senza numerazioni dal 1734 al 1759, re di Sicilia con il nome di Carlo III dal 1735 al 1759, e dal 1759 fino alla morte re di Spagna con il nome di Carlo III. Primogenito delle seconde nozze di Filippo V di Spagna con Elisabetta Farnese, era durante l'infanzia solo terzo nella linea di successione al trono spagnolo, cosicché sua madre si adoperò per dargli una corona in Italia rivendicando l'eredità dei Farnese e dei Medici, due dinastie italiane prossime all'estinzione. Grazie a un'efficace combinazione di diplomazia e interventi armati, la Farnese riuscì a ottenere dalle potenze europee il riconoscimento dei diritti dinastici di Carlo sul Ducato di Parma e Piacenza, di cui egli divenne duca nel 1731, e sul Granducato di Toscana, dove l'anno seguente fu dichiarato gran principe (cioè principe ereditario). Nel 1734, durante la guerra di successione polacca, al comando delle armate spagnole conquistò il Regno di Napoli e l'anno successivo quello di Sicilia, sottraendoli alla dominazione austriaca. Nel 1735 fu incoronato re delle Due Sicilie a Palermo, e nel 1738 fu riconosciuto sovrano dei due regni dai trattati di pace, in cambio della rinuncia agli stati farnesiani e medicei in favore degli Asburgo e dei Lorena. Capostipite della dinastia dei Borbone di Sicilia, inaugurò un nuovo periodo di rinascita politica, ripresa economica e sviluppo culturale. Alla morte del fratellastro Ferdinando VI nel 1759, fu chiamato a succedergli sul trono di Spagna, dove, allo scopo di modernizzare il paese, fu promotore di una politica riformista che gli valse la fama di monarca illuminato. In politica estera raccolse tuttavia diversi insuccessi a causa dell'alleanza con la Francia, sancita dal terzo patto di famiglia borbonico, che lo portò a contrapporsi con sorti alterne alla potenza marittima della Gran Bretagna.