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La storia di Pistoia si estende per oltre due millenni. Ricordata come oppidum romano nel II secolo a.C. da Ammiano Marcellino, dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, nel 477, fu distrutta dagli Ostrogoti. Fu quindi assoggettata al potere dei Longobardi. Durante il dominio di questi ultimi, la città visse un periodo di splendore e forte rinascita economica. Divenuta Comune durante il Medioevo, durante l'epoca rinascimentale fece parte dei territori della signoria medicea, evolutasi in seguito nel Granducato di Toscana. Dopo l'unità d'Italia, la città divenne, con l'avvento del Fascismo, capoluogo dell'omonima provincia.
La provincia di Pistoia è una provincia italiana della Toscana di 292 502 abitanti. È la sesta provincia toscana per numero di abitanti, ed è la nona e penultima provincia toscana per superficie.
Cino da Pistoia, altrimenti trascritto come Guittoncino di ser Francesco dei Sigibuldi (Pistoia, 1270 – Pistoia, 1336), è stato un poeta e giurista italiano, di parte guelfa nera.
La cattedrale di San Zeno è il principale luogo di culto cattolico di Pistoia, sede vescovile dell'omonima diocesi. Secondo la tradizione, inizialmente la cattedrale era intitolata a San Martino, fu sotto la dominazione longobarda che fu poi intitolata a San Zeno. La cattedrale presenta una facciata in stile romanico sul modello di altre chiese presenti nella città costruite alla stessa epoca (San Bartolomeo e Sant'Andrea). Sulle due estremità della cuspide della facciata sono poste le due statue marmoree dei santi patroni, san Zeno e san Jacopo, un tempo collocate nel loggiato. L'edificio, con campanile e battistero, ha interno a tre navate con presbiterio rialzato e cripta, ed è stato costruito probabilmente nel X secolo. Nel corso del tempo ha subìto diversi rimaneggiamenti ed è stato riportato alle forme primitive da un restauro avvenuto tra il 1952 e il 1966, completato nel 1999. Nel dicembre del 1965 papa Paolo VI l'ha elevata alla dignità di basilica minore.
Bologna (, AFI: /boˈloɲ:a/; Bulåggna, AFI: /buˈlʌɲ:ɐ/, in dialetto bolognese;) è un comune italiano di 394 843 abitanti, capoluogo dell'omonima città metropolitana, a sua volta capoluogo dell'Emilia-Romagna, posta al centro di un'area metropolitana di circa un milione di abitanti. Sede della più antica università del mondo occidentale, ospita numerosi studenti che ne animano la vita culturale e sociale. Nota per le sue torri, i suoi lunghi portici, e un ben conservato centro storico, fra i più estesi d'Italia. La città, i cui primi insediamenti risalirebbero almeno al I millennio a.C., fu un importante centro urbano dapprima sotto gli Etruschi e i Celti, poi sotto i Romani e, nel Medioevo, come libero comune. Capitale settentrionale dello Stato Pontificio a partire dal Cinquecento, ebbe un ruolo molto importante durante il Risorgimento e, durante la seconda guerra mondiale, fu un importante centro della Resistenza. Nel secondo dopoguerra, come buona parte dell'Emilia, è stata governata quasi ininterrottamente da amministrazioni di sinistra. Bologna è un importante nodo di comunicazioni stradali e ferroviarie del nord Italia, in un'area in cui risiedono importanti industrie meccaniche, elettroniche e alimentari. È sede di prestigiose istituzioni culturali, economiche e politiche, e di uno dei più avanzati quartieri fieristici d'Europa. Nel 2000 è stata "capitale europea della cultura", mentre dal 2006 è "città della musica" UNESCO.
Atto o Attone (Beja, 1070 – Pistoia, 21 giugno 1153) è stato un abate e un vescovo, forse di origine portoghese o secondo alcuni studiosi nativo della Val di Pesa. Venerato come santo dalla Chiesa cattolica.
Gli anarchici parteciparono alla Resistenza italiana e furono impegnati nell'antifascismo in Italia.
L'Ager Pisternensis era il nome di una pianura in una zona limitrofa alla città di Pistoia (in latino: "Pistoria"), resa famosa dallo scontro finale tra l'esercito consolare romano inviato dalla Repubblica e l'esercito dei congiurati comandati da Lucio Sergio Catilina, avvenuto - in base alla versione maggiormente accreditata dagli storici il 5 gennaio 62 a.C. L'esercito di Catilina, dichiarato due giorni prima "Nemico Pubblico" venne completamente annientato, nonostante avesse combattuto in modo valoroso ed il cadavere di Catilina venne scaraventato nel fiume Reno. L'identificazione di questo Ager Publicus non è univoca, nonostante la ricchezza di particolari geografici che Gaio Sallustio Crispo cita nel suo "De Coniuratione Catilinae". Tale battaglia ("Battaglia di Pistoia") si svolse - con ogni probabilità - sull'appennino pistoiese nei pressi dell'attuale abitato di Campo Tizzoro, una frazione di San Marcello Pistoiese, alla confluenza del torrente Maresca nel fiume Reno. una piana che effettivamente consente lo schieramento a battaglia di 50.000 legionari (3 legioni repubblicane contro 2 legioni d'insorti).