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I libri di Samuele (ebraico שמואל' Σαμουήλ 1-2 samuèl oppure A'-B' Βασιλέων 1-2 basiléon, "1-2 re"; latino 1-2 Samuel) sono due testi contenuti nella Bibbia ebraica (Tanakh, dove sono contati come un testo unico) e cristiana. Sono scritti in ebraico e, secondo l'ipotesi maggiormente condivisa dagli studiosi, la loro redazione definitiva, ad opera di autori ignoti, è collocata al VI-V secolo a.C. in Giudea, sulla base di precedenti tradizioni orali e scritte, in particolare della cosiddetta fonte deuteronomista del VII secolo a.C. (vedi Ipotesi documentale). Il primo libro è composto da 31 capitoli descriventi il ministero profetico di Samuele, il regno di Saul e la gioventù di Davide, ambientati nella Giudea attorno al 1100-1010 a.C. Il secondo libro è composto da 24 capitoli descriventi il regno di Davide attorno al 1010-970 a.C. I due Libri di Samuele costituiscono, con i successivi due libri dei Re, un'opera continua, tant'è vero che la versione greca dei Settanta e quella latina di San Girolamo, la cosiddetta Vulgata, hanno preferito denominarli nella loro interezza i Quattro Libri dei Re (in greco Basileion). Il nome "Libri di Samuele" deriva dal fatto che un'opinione talmudica tardiva ne attribuiva la compilazione al profeta Samuele, il quale però occupa un ruolo di primo piano solo nei primi 15 capitoli del primo libro. Sia i libri di Samuele che quelli dei Re sono da ricondurre ad un unico progetto, quello di tratteggiare la vicenda storica di Israele dalla fine dell'epoca dei Giudici fino alla fine della monarchia con l'invasione babilonese di Nabucodonosor II: un arco di tempo che copre la bellezza di sei secoli. La redazione definitiva risale al VI secolo a.C. L'autore di questo ciclo letterario appartiene allo stesso ambito culturale e religioso in cui è fiorito il Deuteronomio, per cui si parla di autore Deuteronomista. Per ricostruire le vicende dei due regni di Israele, egli attinge a materiali d'archivio oggi non più in nostro possesso, alle tradizioni orali e alla memoria storica del suo popolo. Una delle caratteristiche dell'autore Deuteronomista è una descrizione molto appassionata e ricca di riflessioni, che non si preoccupa di riportare solo freddi dati storici, ma soprattutto la sua interpretazione religiosa di una vicenda, quella del popolo eletto, collegata a doppio filo con un ben preciso progetto divino. In merito alla fase redazionale dei libri di Samuele, gli studiosi della Bibbia Edizioni Paoline rilevano come "l'analisi letteraria dell'opera mette in evidenza il suo carattere compilatorio e composito. Si riscontrano diversi doppioni, si legge una duplice versione dell'istituzione della monarchia, una propizia e l'altra sfavorevole all'iniziativa. Si notano divergenze importanti per ciò che concerne l'occupazione filistea dei territori ebrei, l'attività di Samuele, l'unzione regale di Davide"; concordemente, gli esegeti dell'interconfessionale Bibbia TOB aggiungono che "è particolarmente sorprendente la presenza di doppioni: l'entrata di Davide al servizio di Saul, il mancato attentato di Saul contro Davide, l'intervento di Gionata in favore di Davide, l'arrivo di Davide presso i Filistei, la denuncia degli uomini di Zif, l'episodio di Davide che risparmia Saul sono narrati due volte" e sembra "che ci si trovi, nella maggioranza dei casi, di fronte a differenti tradizioni (già fissate oralmente o per iscritto) che i narratori o i redattori hanno tenuto a conservare e che hanno tentato di organizzare suddividendo la collezione con formule-sommari ed evidenziando con parole-chiave i termini dominanti di ogni parte".
Il delitto di Cogne è stato un caso di infanticidio commesso il 30 gennaio 2002 in una villetta di Montroz, frazione di Cogne in Valle d'Aosta. Vittima un bambino di tre anni, Samuele Lorenzi. Nel 2008 la corte suprema di cassazione ha riconosciuto colpevole del delitto la madre, Annamaria Franzoni. Ha scontato 6 anni di carcere e 5 di detenzione domiciliare, estinguendo la pena in anticipo per buona condotta, notizia comunicata successivamente il 7 febbraio 2019 dopo alcuni mesi dalla sua scarcerazione.Il caso ebbe grande rilevanza mediatica dopo il delitto anche grazie all'uso del mezzo televisivo e nelle prime fasi processuali divise l'opinione pubblica.
Davide, o David (in ebraico דָּוִד בֶּן יִשַׁי, David ben Yishay; Betlemme, 1040 a.C. ca – Gerusalemme, 970 a.C. ca), figlio di Iesse, è stato il secondo re d'Israele durante la prima metà del X secolo a.C. Le sue vicende, risalenti all'epoca ebraica, sono raccontate nel primo e nel secondo libro di Samuele, nel primo libro dei Re e nel primo libro delle Cronache. Valoroso guerriero, musicista e poeta, accreditato dalla tradizione quale autore di molti salmi, Davide viene descritto nella Bibbia come un personaggio dal carattere complesso, capace al contempo di grandi crudeltà e generosità, dotato di spregiudicatezza politica e umana ma al tempo stesso in grado di riconoscere i propri limiti ed errori. La vita di Davide è di particolare importanza nelle tre religioni abramitiche: ebraismo, cristianesimo e islam. Nell'ebraismo, Davide, della tribù di Giuda, è il re di Israele e da lui discenderà il Messia. Nel cristianesimo, da Davide discende Giuseppe, padre putativo di Gesù. Nell'islam, Davide è considerato un profeta. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica.