Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La spedizione ateniese in Sicilia — anche seconda spedizione ateniese in Sicilia o grande spedizione ateniese in Sicilia per distinguerla da quella del 427 a.C. — avvenne tra la primavera e l'estate del 415 e quella del 413 a.C. Dopo le prime vittorie ateniesi, che misero in seria difficoltà l'esercito siracusano, le sorti della guerra furono capovolte grazie ai rinforzi spartani sotto il comando di Gilippo. La sconfitta della grande armata di Atene causò la prigionia dei soldati ateniesi sconfitti nelle latomie siracusane, costretti a vivere tra stenti e sofferenze sino alla morte; pochi furono i superstiti che riuscirono a ritornare in patria. Il fallimento della spedizione segnò l'avvio del definitivo declino militare e politico di Atene, seguito dal colpo di Stato aristocratico del 411 a.C. e dalla definitiva sconfitta nella guerra del Peloponneso (404 a.C.). Tucidide, storico ateniese, dedica due libri della sua opera Guerra del Peloponneso proprio alla spedizione ateniese, per sottolineare la grandezza e l'eccezionalità dell'evento. Egli diede così inizio a «un nuovo lavoro, un lavoro sulla Sicilia» che divenne lo sfondo della guerra del Peloponneso (431-404 a.C.). Le Vite parallele di Plutarco (in particolare la Vita di Nicia) e la Bibliotheca historica di Diodoro Siculo costituiscono altre importanti fonti sulla grande spedizione in Sicilia.
Don Pietro Carrera (Militello in Val di Noto, 12 luglio 1573 – Messina, 18 settembre 1647) è stato uno scacchista, scrittore e sacerdote italiano. È anche conosciuto per la sua cospicua attività di storico falsario, avendo contribuito, insieme a Ottavio D'Arcangelo e ad altri, a mettere in piedi una sorta di "prolifica accademia di falsari operanti a Catania e ad Acireale".
Ozymandias (pronuncia inglese: ˌɒzɪˈmændi.əs, in italiano "Osimandia") è un sonetto di Percy Bysshe Shelley scritto nel 1817, pubblicato per la prima volta nella rivista Examiner l'11 gennaio 1818, successivamente inserito nella raccolta dell'autore Rosalind and Helen, a modern eclogue with other poems nel 1819. È uno dei più famosi poemetti dello scrittore romantico, e uno degli esempi più illuminanti del filone politico di questo movimento letterario. In aggiunta alla potenza di temi e immagini, la poesia si distingue per il virtuosismo nella dizione. Lo schema delle rime del sonetto è insolito: ABAB ACDC EDE FEF.