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Il termine ruteni designava, in passato, un gruppo etnico di slavi orientali abitante un territorio molto vasto, che ad occidente confinava con Ungheria, Slovacchia e Polonia, mentre verso oriente confinava con la Russia. Con un po' di approssimazione essi possono essere identificati con i moderni Ucraini. In seguito il termine passò ad indicare un preciso gruppo etnico decisamente più ristretto. Questi ultimi parlano il ruteno, un idioma appartenente al ceppo delle lingue slave orientali. Sono, al giorno d'oggi, concentrati nella Polonia meridionale, nella Slovacchia nord-orientale (regione di Prešov) e nell'oblast' di Transcarpazia (in Ucraina), nonché nella regione della Vojvodina in Serbia. Nella zona di origine i ruteni sono stati in gran parte assimilati alle nazioni di cui fanno parte. Molti ruteni emigrati negli Stati Uniti e in Canada, di cui il più famoso è l'artista Andy Warhol, mantengono le loro tradizioni.
La lingua italiana in Canada ha conosciuto una grande diffusione a partire dal XIX secolo, in particolare in virtù dell'emigrazione italiana. Nel 2020, nel Paese, 407.485 cittadini canadesi sono madrelingua italiani (1,23%) e l’italiano risulta essere la lingua non ufficiale più diffusa dopo punjabi, cinese, spagnolo e tedesco. In Canada l'italiano è inoltre oggetto di apprendimento come lingua straniera da parte di 37.375 alunni.
L'emigrazione italiana è un fenomeno emigratorio su larga scala finalizzato all'espatrio che interessa la popolazione italiana, che ha riguardato dapprima l'Italia settentrionale e poi, dopo il 1880, anche il Mezzogiorno d'Italia, conoscendo peraltro anche consistenti movimenti interni, compresi cioè all'interno dei confini geografici del Paese. Sono stati tre i periodi durante i quali l'Italia ha conosciuto un cospicuo fenomeno emigratorio destinato all'espatrio. Il primo periodo, conosciuto come Grande Emigrazione, ha avuto inizio nel 1861 dopo l'Unità d'Italia ed è terminato negli anni venti del XX secolo con l'ascesa del fascismo. Il secondo periodo di forte emigrazione all'estero, conosciuto come Migrazione Europea, è avvenuto tra la fine della seconda guerra mondiale (1945) e gli anni settanta del XX secolo. Tra il 1861 e il 1985 hanno lasciato il Paese, senza farvi più ritorno, circa 18.725.000 italiani. I loro discendenti, che sono chiamati "oriundi italiani", possono essere in possesso, oltre che della cittadinanza del Paese di nascita, anche della cittadinanza italiana dopo averne fatto richiesta, ma sono pochi i richiedenti che risiedono fuori Italia. Gli oriundi italiani ammontano nel mondo a un numero compreso tra i 60 e gli 80 milioni. Una terza ondata emigratoria destinata all'espatrio, che è cominciata all'inizio del XXI secolo e che è conosciuta come Nuova Emigrazione, è causata dalle difficoltà che hanno avuto origine nella grande recessione, crisi economica mondiale che è iniziata nel 2007. Questo terzo fenomeno emigratorio, che ha una consistenza numerica inferiore rispetto ai due precedenti, interessa principalmente i giovani, spesso laureati, tant'è che viene definito come una "fuga di cervelli". Secondo l'anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE), il numero di cittadini italiani che risiedono fuori dall'Italia è passato dai 3.106.251 del 2006 ai 4.973.942 del 2017, con un incremento pari al 60,1%.
Gli Assiri o Siriaci (in siriaco: ܐ݇ܣܘܪܝܝܐ, Sūryōyɛ) formano un gruppo etnico ampiamente diffuso nel Levante e nel Vicino Oriente, in particolare in paesi quali Siria, Turchia, Iran e Iraq. In tempi più recenti molti di essi sono emigrati in Europa, Stati Uniti, Canada, Australia, Germania, Svezia, Paesi Bassi e Svizzera.