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La cementazione è uno dei meccanismi con cui si verifica la litificazione dei sedimenti e consistente nella precipitazione di sostanze, portate in soluzione, dalle acque circolanti, nei pori del sedimento. Il processo di litificazione, ossia della trasformazione di un sedimento incoerente in uno coerente (duro), può verificarsi con azioni meccaniche (costipamento) e con azioni chimiche (la cementazione, per l'appunto). Le azioni meccaniche consistono nella riduzione degli spazi vuoti, ossia dei pori, occupati generalmente da acqua o aria, per mezzo della compressione meccanica con conseguente riduzione del volume. Le reazioni chimiche determinano un'ulteriore riduzione del volume in quanto le acque interstiziali, ossia le acque contenute nei pori, determinano la precipitazione delle sostanze contenute nei pori del sedimento.
I batteri solforiduttori detti anche solfobatteri, sono batteri anaerobi stretti, capaci di compiere la respirazione anaerobica utilizzando come accettori di elettroni numerosi composti ossidati dello zolfo riducendoli parzialmente ad H2S. Sono microrganismi sessili, facoltativamente autotrofi, anaerobi con possibilità di svilupparsi anche in ambiente aerobico ma localmente anaerobico. I solfobatteri sono per eccellenza causa di corrosione microbiologica.
L'azione termoregolatrice del mare è un processo che si instaura nelle zone in prossimità della costa. A causa della sua enorme massa d'acqua, e quindi della sua altissima capacità termica, il mare cambia la sua temperatura in modo molto più lento rispetto alla terra emersa. Questo meccanismo genera una differenza di temperatura tra il mare e la terra che provoca uno scambio di calore tra questi, così che d'estate il mare (più freddo della terra) assorbe spontaneamente calore dalla terra vicina e d'inverno lo rilascia gradualmente. La conseguenza di questo fenomeno è che gli ambienti circostanti al mare, e in generale ai grandi specchi d'acqua, hanno un clima più mite con minore escursione termica annuale: meno afoso d'estate e leggermente più caldo in inverno. Un esempio di questo fenomeno è ben rappresentato dal mar Mediterraneo. Questo mare, essendo chiuso (ovvero comunica con gli oceani attraverso aperture poco ampie e poco profonde), è perciò composto da acque tiepide. Esse, rilasciando lentamente il calore assorbito con il riscaldamento solare, addolciscono il clima delle regioni che vi si affacciano, che è così molto gradevole: in estate l'aria è secca e calda, ma ventilata; in inverno è fredda ma mai gelida. L'escursione termica risulterà quindi poco elevata, grazie al mare che attenua gli sbalzi di temperatura.
Le acque aggressive per i calcestruzzi armati sono acque che agendo sul manufatto cementizio indurito possono reagire con alcuni dei suoi componenti, aumentandone la porosità, causando fessurazioni ed innescando l'ossidazione delle armature, rendendo il manufatto più vulnerabile all'azione dell'ambiente e di conseguenza riducendone il grado di durabilità. Per tale motivo, per la produzione del calcestruzzo, devono essere impiegate solo acque potabili e di riciclo conformi alla UNI EN 1008.